Recensione di "Albion"

Creato il 31 maggio 2013 da Clody

Benvenuti alla Locanda dei Libri!Oggi sono qui per parlarvi di "Albion", di Bianca Marconero, romanzo urban fantasy che proprio domani 1 giugno segna il debutto della nuova casa editrice Limited Edition Books!!!Ringrazio molto la casa editrice per avermi mandato il libro in anteprima ^^
Una leggenda antica.Un ragazzo in cerca di se stesso.L'eredità di cavalieri immortali.Mistero. Magia. Amore.Benvenuti all'Albion College.

Titolo: AlbionAutrice: Bianca MarconeroEditore: Limited Edition Books Anno di pubblicazione: 2013Formato: Cartonato con sovracoperta lucida  Pagine: 398Genere: Urban FantasyPrezzo di copertina: €14.90
TRAMA
Marco Cinquedraghi è un ragazzo privilegiato, ma non fortunato. Cresciuto senza madre, privato del fratello maggiore, morto misteriosamente, il giorno del funerale del nonno riceve la notizia che gli sconvolgerà la vita: dovrà partire per l'Albion College, la misteriosa scuola in cui, da sempre, si diplomano i Cinquedraghi. Ma il blasonato collegio svizzero riserva non poche sorprese: si studia il sassone, ci si confronta, lance in resta, in turni di giostra. E tra un duello con spade antiche e possenti e lezioni di filologia romanza, tra la scoperta di mistici poteri e occulte organizzazioni che tramano nell'ombra, Marco scoprirà che gli amici si trovano là dove meno te lo aspetti e che l'amore vero vale il più grande dei sacrifici. 
Nell'ombra di un guerriero leggendario. Nell'eco di un amore indimenticabile. Nel ridestarsi di amicizie che superano i confini del tempo e nell'arcano potere del più grande tra i maghi, Marco Cinquedraghi dovrà trovare il coraggio per affrontare un destino di gloria e sacrificio. L'eredità del più grande dei re!  
AUTRICE
Bianca Marconero, laureata in Lettere con lode, presentando una tesi su un misconosciuto poema cavalleresco in ottave, non ha mai superato l'infatuazione per la lirica cortese.Dal 2008 lavora come redattrice di riviste per teenagers, legate a popolari brand (Hello Kitty Magazine, Flor speciale come te, Paciocchini) . Nel 2012 ha ideato e scritto i testi di una serie di libri per la prima infanzia, editi da RTI Mediaset.Vive in una casa minuscola con una fatina, un folletto dispettoso e il principe azzuro.

RECENSIONE
Quando mi è stato proposto di leggere questo libro, che prometteva di rispolverare il mitico ciclo bretone in chiave moderna, ho pensato: "Questo è proprio pane per i miei denti" e ho riposto in "Albion" parecchie aspettative... forse un po' troppe. Aspettative che però non sono state del tutto disilluse, ecco perché su Anobii gli ho assegnato tre stelline.
Come avrete quindi capito il romanzo non mi ha particolarmente emozionata e appagata, però è stata una lettura piacevole e non troppo impegnativa... questo certamente sì!
Come può uno scrittore dedito al fantasy non lasciarsi sedurre e ispirare da re Artù e dai suoi prodi Cavalieri, dall'imperscrutabile Merlino, dalla sinistra fata Morgana, dall'illecito amore tra lady Ginevra e Lancillotto?
Bianca Marconero, infatti, ha voluto portare questa leggenda ai giorni nostri, all'interno delle mura dell'Albion College, un'antica ed esclusiva scuola situata in Svizzera, molto severa e selettiva, le cui regole di ammissione sono inconsuete: l'iscrizione per diritto ereditario corre lungo una precisa linea di sangue... il sangue dei fondatori.
Decisamente insolite sono anche alcune delle materie che vengono insegnate agli allievi dell'Albion: lingue antiche, scherma antica, la giostra medievale, tiro con l'arco, e la caccia all'uomo.
Tutto ciò asseconda fortemente la curiosità del lettore, ma scopriremo che le regole interne dell'Albion non sono poi così differenti da quelle di tante altre comuni scuole: ci troviamo davanti alla realtà che divide gli allievi ricchi da quelli poveri, regolari da una parte e borsisti dall'altra, borse sonanti da un lato e borse di studio dall'altro. Un'apprezzabile squarcio sulla realtà.
Esiste però qualcosa che contraddistingue questi ragazzi... potremmo chiamarle "particolari capacità" per alcuni, e veri e propri "poteri paranormali" per altri.
L'intenzione dell'autrice secondo me è buona e originale, un tentativo meritevole ma non pienamente riuscito (almeno per i miei gusti!).
Avrei tanto voluto sentire il clangore delle spade, il sudore che corre lungo la schiena durante un duello, l'eccitazione del cacciatore e il timore della preda, avrei voluto assistere a delle eccitanti scene di giostra. Questa è la parte che forse avrei trovato più interessante, qualcosa che non si vede più nel nostro tempo, qualcosa che se davvero esistesse in qualche scuola... bé, mi ci iscriverei al volo!
Invece in quasi 400 pagine ci vengono più che altro raccontati i viluppi adolescenziali che, a parte qualche bizzarro dettaglio sbriciolato qua e là (che ci
fa intuire che l'Albion non è una scuola come le altre), sono uguali a qualsiasi altra storia che vede protagonisti ragazzi e ragazze sedicenni.Non mi ha nemmeno del tutto convinta il finale... vorrei evitare spoiler ma forse questa volta non ci riesco, quindi se non volete saperne troppo, non leggete le prossime righe: questo vincolo tra Cavalieri e Templari in una sorta di unità militare predisposta a fare del bene nel mondo (forse!), non mi attrae proprio.
Però, va anche riconosciuto che in questo libro (che dovrebbe essere il primo di una saga) spicca marcatamente il suo carattere introduttivo, il quale ha lo scopo di farci conoscere i personaggi, l'Albion College e le sue dinamiche. Una storia che per il momento è stata imbastita e che sicuramente ha ancora molto da raccontare.
I personaggi? Senza infamia e senza lode... nessuno di loro ha lasciato il segno per ora.
Spendendo due parole sul protagonista, Marco Cinquedraghi, posso dire che io l'ho trovato davvero tanto tanto impostato e costruito ad hoc: il ragazzino di nobili natali, tra i più ricchi e "fighi" della scuola, borioso ma solo per nascondere la sua fragilità, naturalmente segretamente attratto invece dalla ragazza più morigerata, carina, semplice ed intelligente. Marco Cinquedraghi non mi suscita troppa simpatia... no!
Fermo restando che "Albion" è stata una lettura gradevole, leggera e rilassante (decisamente giusta da frapporre a libri più impegnativi), spero che questo primo capitolo ci garantisca un seguito molto più intenso e avventuroso: meno chiacchiere e inciuci (o perlomeno inciuci di qualità!) e più avventura.
Ma soprattutto spero che il sequel di "Albion" renda veramente giustizia alla straordinaria leggenda della Tavola Rotonda e dei suoi Cavalieri... il potenziale c'è!

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