è di nuovo Lunedì, tempo di ricominciare con la solita routine purtroppo, ma anche un ottimo momento per una nuova recensione!
Oggi vi parlo di Black Ice, ultimo romanzo di Becca Fitzpatrick uscito per Piemme lo scorso 7 Ottobre.
Ero davvero curiosa di leggerlo perché di questa autrice avevo letto tempo fa Il bacio dell'angelo caduto, primo volume della serie Hush, hush che non mi aveva fatta impazzire ma non mi era nemmeno dispiaciuto. Black Ice invece è un romanzo autoconclusivo di genere completamente diverso, ma dato che mi era piaciuto lo stile della'autrice, ho deciso di leggerlo e vedere come se la cavasse questa autrice con i thriller.
TRAMA
Britt si è preparata per più di un anno a un trekking sul Teton Range. Quello a cui non era preparata, però, è scoprire che Calvin, il suo ex ragazzo e unico grande amore, si unirà a lei. Prima che Britt abbia tempo di esplorare i propri sentimenti, si scatena una terribile tormenta che la obbliga a rifugiarsi in una baita sperduta. Peccato che gli occupanti, entrambi giovani e molto affascinanti, siano anche due fuggitivi decisi a prenderla in ostaggio. Britt sa che la conoscenza dei sentieri e l'attrezzatura da trekking che ha con sé rappresentano la sua assicurazione sulla vita, e che deve solo resistere abbastanza a lungo perché Calvin la raggiunga, eppure... In una disperata corsa contro il tempo e il freddo, Britt scoprirà che sotto la neve si nascondono moltissimi segreti e che forse il suo rapitore, la cui gentilezza è decisamente seducente, non è quello che sembra.LA MIA OPINIONE
Questo romanzo mi aveva incuriosita già quando avevo letto per la prima volta la trama. In particolare ero curiosa rispetto all'ambientazione, così inusuale ed estrema, senza contare che io odio il trekking, le montagne e la neve, quindi ero anche curiosa di leggere come i personaggi si muovevano in questo ambito.
Britt e Korbie stanno per passare le loro vacanze di primavera in montagna nella baita di quest'ultima. La situazione per Britt si complica già prima della partenza, quando scopre che Calvin, fratello di Korbie nonché suo ex, le raggiungerà in montagna. Ma Britt non vuole lasciarsi scoraggiare e decide di partire comunque, ma quello che l'aspetta è davvero molto peggio di una settimana con il suo ex. Una tormenta di neve imprevista blocca Britt e Korbie mentre sono in viaggio per la baita e le due sono costrette ad abbandonare la jeep e cercare aiuto per ripararsi, almeno per una notte. Dopo quello che sembra un tempo infinito, finalmente le due ragazze riescono a trovare una baita abitata. Ad aprire loro la porta sono Mason e Shaun, due ragazzi molto affascinanti che nel giro di poche ore, però, si rivelano essere due fuggiaschi che le prendono in ostaggio.Da quel momento in poi la vita di Britt si muove sul filo del rasoio, deve stare attenta a non fare passi falsi per salvare non solo la sia vita, ma anche quella di Korbie.
Chi mi segue da un po' sa quanto amo i thriller, la suspance, l'adrenalina ed il mistero che contengono questi romanzi.Indubbiamente in Black Ice ritroviamo tutti questi elementi, che si sposano però con quelli dello young adult, in una combinazione nuova e che ero curiosa di scoprire.Come esperimento secondo me funziona, ma poteva funzionare sicuramente meglio perché già poco dopo la metà del romanzo il finale comincia a diventare prevedibile e questo sicuramente incide sulla mia valutazione.La protagonista, Britt, non mi è stata granché simpatica, soprattutto nei primi capitoli. Mi ha urtato molto il fatto che non riuscisse a prendere una decisione ferma rispetto ai suoi sentimenti per Calvin, nonostante lui nei suoi confronti si fosse comportato davvero male. La situazione è migliorata nella seconda parte del romanzo, quando comincia a strutturarsi il suo rapporto con Mason. Non mi è piaciuto nemmeno il fatto che continuamente Britt tornasse indietro con i pensieri e ricordasse alcuni momenti della sua storia con Calvin. Penso che queste siano state delle parti noiose nel romanzo e credo che potessero essere inserite in modo migliore piuttosto che dedicare a questi anche interi capitoli.Nonostante la prevedibilità del finale, però, è proprio nella seconda parte che si concentrano i colpi di scena e nella mia ottica alcuni hanno funzionato, altri un po' meno.Quello che sicuramente funziona benissimo in questo romanzo è l'ambientazione. Le montagne terribili e misteriose, la tormenta di neve incessante. Anche se è poco credibile che una tormenta di questo calibro non sia stata prevista e che Britt e Korbie si siano lanciate praticamente all'avventura contro questo disastro atmosferico, è comunque servita a creare il contesto e il motivo portante di tutta la storia.Funziona anche lo stile dell'autrice. La lettura è scorrevole anche se con qualche piccolo intoppo che capita sui ricordi di Britt, ma molto coinvolgente, quasi totalizzante. La Fitzpatrick è brava a trascinare il lettore nel mondo che ha creato, anche se con la protagonista non sono riuscita a creare poi una così grande empatia.Black Ice è sicuramente un romanzo che ha qualche difetto, ma anche insolito, un mix che sicuramente anche chi non ama troppo i thriller può apprezzare, data la fusione con lo YA.Consigliato a chi ama i romanzi pieni di di suspance e colpi di scena!