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Recensione di Dither, Dither, Henceforth records, 2010

Creato il 13 febbraio 2012 da Empedocle70
Recensione di Dither, Dither, Henceforth records, 2010
Incomincia in maniera quasi innocente questo cd, diversi secondi si suoni tenui e impalpabili, quasi glitch sfocati in lontananza, costringono a elevare la soglia dell’attenzione,a guardare il minutaggio sul lettore, a chiedersi se non sia il caso di alzare il volume … non fatelo, dopo quasi un minuti quattro chitarre distorte scaricano un suono cupo, pesante, da Black Sabbath in astinenza e passati al rallentatore mentre un tamburo ripete ossessivo un tuo tum-tum, altrettanto cupo e inquietante che starebbe bene nella colonna sonora del Signore degli Anelli.Le chitarre ripetono ad libitum il loro mantra che più che al minimalismo storico o al massimalismo di Glenn Branca sembra rimandare alla No Wave nichilista e anfetaminica della New York fine anni ’70. Ma non è tutto così, il primo brano dopo sei minuti comincia a dare segni di sfaldamento, si inseriscono feedback a cascata, mentre il tutto progressivamente collassa. Guardo con sospetto sia la copertina del disco che il lettore cd, dopo un inizia così cosa aspettarmi? E invece Dither si rivela un disco di contrasti, di luci e di ombre, di continue citazioni alla No Wave, al minimalismo, al massimalismo, al post rock (le chitarre di Pantagruel sembrano decisamente i primi Tortoise), alla congestione del post modernismo. Tutto viene citato, rielaborato e risputato, delicati arabeschi che ricordano i migliori Fripp e Eno inseriti dentro geometrie nichiliste e contorte, drones di chitarre metal che pescano dal doom scandinavo che si uniscono con strutture degne di Branca e Chatham. Sono di New York i Dither, i modelli sono Elliott Sharp (che firma lo scritto all'interno della confezione del disco) e certe cose uscite di recente in casa Clean Feed, sono bravi, sono pesanti, e non nascondono una certa ironia, siamo a tutta avangarde cerebrale ma non radical chic, niente salotti buoni, ma tanto feedback. Prego astenersi ammiratori di Lenny Bernstein.http://feeds.feedburner.com/ChitarraEDintorni

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