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Recensione di L’ultima diva di Emma Straub

Creato il 09 novembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

9 Flares 9 Flares × Recensione di L’ultima diva di Emma StraubVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Emma Straub
Pubblicato da:Mondadori
Collana:Omnibus
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
in offerta
scontato
usato
Trama:

Nell’America degli anni trenta, Elsa Emerson è una mite ragazza di campagna con la passione per la recitazione ed un’infanzia segnata da un grave lutto. Il suo incontro con un famoso produttore di Los Angeles le porta grande ricchezza e fama, barattandola però con la sua felicità.


L’ultima Diva, romanzo nato dalla felice penna di Emma Straub, è un libro che mi ha fatto molto riflettere e che, pur essendo adatto sia ad un pubblico maschile che ad un pubblico femminile, consiglierei a qualunque giovane ragazza.

Incredibilmente attuale e dai toni disincantati, ripercorre con un linguaggio molto simile al verismo la storia di una vita fragile sedotta dalla realtà opulenta dello show business. La protagonista, Elsa Emerson, viene definita sin dalla prima frase del romanzo l’incidente più biondo e più felice di tutti. Volutamente o forse solo inconsciamente, Emma Straub insinua nella descrizione della piccola l’indizio del suo futuro brillante. Non programmata, eppure splendente come la stella di un cielo terso, Elsa Emerson si aggira nella campagna del Wisconsins, facendo passivamente da spettatrice alle tragedie sentimentali delle sorelle, ai problemi dei genitori ed alla drastica decisione della bellissima Hildy di togliersi la vita. Ma è proprio in questo travagliato ambiente familiare che Elsa impara ad amare la vita e la recitazione, e questo amore smisurato le dà il coraggio di accettare ciò che il destino vuole offrirle. E’, infatti, al compimento dei diciassette anni che inizia la seconda vita di Elsa. Ed anche se il romanzo non è suddiviso in parti, in realtà è come se lo fosse, talmente è ben scandito il ritmo della vita della giovane.

La protagonista sposa Gordon, di un solo anno più grande di lei, e presto rimane incinta di Clara. Il suicidio di Hildy ha turbato talmente tanto il suo cuore, che Elsa spera segretamente, attraverso il parto, di far simbolicamente rinascere a nuova vita la sorella perduta in maniera così tragica.

Approfondimento

Elsa incarna perfettamente il ruolo di madre e di moglie, ma i suoi sogni la spingono oltre, verso il mondo incantato di Los Angeles, che le mostra lustrini e vite dorate intrise di inutile ma celebrata vacuità. Ed anche se l’ambizioso e geloso marito Gordon tenta di tenerla al riparo dalle luci del divismo e di puntarle solo su di lui, quando il noto produttore Green la nota, la salita verso il traguardo del divismo è inarrestabile. Forse è proprio da qui che inizia la terza parte della vita di Elsa, ribattezzata Laura Lamont per fini prettamente commerciali. Acquisire una nuova identità, più conforme alle aspettative del prossimo e ad un mondo fatto di egoistiche illusioni sembra un successo finché gli altri sorreggono il fragile trono su cui ci hanno messo.

Ma cosa capita se il nostro vero io spinge, prepotente, per uscire? Con questo romanzo Emma Straub denuncia magistralmente la perdita del contatto con il nostro vero essere ed il conformismo alle imposizioni di un’industria che sforna sogni ed illusioni destinati ad influenzare le nostre vite, fino ad allontanarci da noi stessi. E forse è anche per questo che il suo stile di scrittura è privo di fronzoli: ce ne sono già troppi nel mondo fintamente magico che tenta di soffocare la piccola Elsa, e che accompagna il lettore ad un finale delicato ed inaspettato.

Marika Lopa



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