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Recensione di L’ultima lezione di Ermanno Rea

Creato il 23 febbraio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di L’ultima lezione di Ermanno ReaVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Ermanno Rea
Pubblicato da:Einaudi
Collana:Einaudi tascabili
Genere:Biografia
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
Trama:

«Un uomo che scompare compie un gesto che è dentro di noi, oscuramente, perché tutti abbiamo pensato, almeno una volta, di sparire». Il 15 aprile 1987, Federico Caffè esce di casa all'alba. Di lui non si saprà più nulla, nonostante le minuziose ricerche di parenti, allievi e amici. Suicidio o ritiro in convento? Ma chi era Federico Caffè?


Ciao, lettori colorati. Abbiamo letto per voi L’ultima lezione, un libro inchiesta che tratta la scomparsa di Federico Caffè, economista famoso, edito da Einaudi.

Il punto centrale di questa scomparsa è la solitudine. Qualunque fosse la sua intima e imperscrutabile curvatura, la condizione della solitudine viene evocata immancabilmente quando si torna a parlare di Federico Caffè e della sua storia. Un uomo che non si separava mai dalle sue chiavi di casa, dal suo portafogli e dall’orologio. Il 15 aprile 1987, la sera della scomparsa, posati questi tre oggetti su un mobile di casa, uscì e da allora né la sua famiglia né gli amici dell’Università ne hanno avuto più notizie di lui.

Ermanno Rea, anche se non ha mai conosciuto personalmente Caffè, ci offre un ritratto veritiero e chiaro. Descrive come Federico Caffè era davvero, e non come l’economista arido e privo di passioni. Delinea la sua solidarietà sociale, e l’amore per i suoi studenti, la frustrazione di un uomo, le sue fobie, le delusioni delle attese degli altri, in quella sensitiva vulnerabilità che metteva spesso a disagio i suoi interlocutori. La sua scomparsa è destinata a restare un mistero per tutti, anche per lo stesso Rea.

L’ultima lezione non è una proprio biografia, ma ripercorre diversi momenti centrali della vita di Federico Caffè. È la storia di un caso umano, che ha per protagonista un intellettuale di prestigio, ed un pezzo di storia della nostra Italia. Un giallo che non ha finale. Una domanda irrisolta. Un mistero che è restato tale.

Lo stile di Ermanno Rea è metodico, continuo, coinvolgente, scrupoloso in ogni passaggio, anche se personalmente a tratti un po’ pesante. È ben scritto, e ci trasporta con lui in questa ricerca, senza tralasciare nulla.

Un libro che resta. Un tributo ad uomo che per molti è stato una guida, un esempio, un caro amico e fratello e figlio presente.

Maria Capasso

Ermanno Rea

(Napoli, 1927) è giornalista e scrittore. Ha collaborato con numerosi quotidiani e settimanali.

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