16 Flares 16 Flares × L’ultima scenaHarris Charlaine
Pubblicato daDelosbooks
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Odissea. Novels
Genere:Gialli
Pagine:
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Il libro su Goodreads
La trama:
Aurora Teagarden, la bibliotecaria, meglio conosciuta con il soprannome di Roe, lo scrittore Robin Crusoe, l’attrice televisiva Celia Shaw e la città di Lawrenceton sono i protagonisti indiscussi di questo nuovo e certamente intricato caso da risolvere. E come in tutti i gialli che ambiscono ad essere tali non mancano uno o più casi di omicidio e naturalmente la o le vittime. Chissà poi se tra Roe e Robin si riaccenderà l’antica passione, anche se non occorre essere degli attenti lettori per intuirlo fin all’inizio. La vita degli abitanti di Lawrenceton - solitamente scandita dalla noia e dal ritornello “qui non succede mai niente” – viene sconvolta da un film che si gira in città e catapultata in un vorticoso girone dantesco nel quale voi lettori sarete bravi se riuscirete a districarvi. I nomi più svariati riempiono infatti quasi ogni pagina del libro riuscendo solo a confondervi le idee dato che in fin dei conti i personaggi da ricordare sono forse una decina. Ah dimenticavo: il film in questione è tratto dal best seller scritto da Robin la cui protagonista è niente di meno che Roe, la bibliotecaria ex fidanzata dello scrittore, mentre quella del film è Celia Shaw l’attuale compagna. Un po’ di confusione? Normale siete solo all’inizio!
La bibliotecaria Aurora Teagarden detta Roe e Robin Crusoe, affermato scrittore di gialli e suo ex corteggiatore, tornano in questo settimo volume della saga mistery di Charlaine Harris. Unendo le loro forze (e non solo quelle!) cercheranno di risolvere un ennesimo intricato caso di omicidio. Ma facciamo un breve riassunto dei passati episodi: dal loro precedente caso – risolto con la cattura dell’assassino che seminava il panico tra gli abitanti di Lawrenceton – Robin ha preso lo spunto per scrivere un romanzo dal titolo “Bizzarri Omicidi” (avete mai sentito parlare di un omicidio bizzarro?) diventato in breve tempo un best seller e dal quale viene deciso di girare un film. Mentre la città di Lawrenceton, ormai abituata ad avere l’attenzione dei media, attende con impazienza il primo ciak, altrettanto non si può dire di Roe che vive in maniera conflittuale l’inizio di questa nuova avventura. Aurora infatti – rimasta vedova da poco più di un anno – pensa che crogiolarsi nel suo dolore e lavorare in biblioteca sia l’unica cosa che vuole. Quando invece scopre che le riprese di Bizzarri Omicidi inizieranno a breve proprio a Lawrenceton, dove lei voleva crogiolarsi e che – suo malgrado – lei è la persona cui il film si ispira, interpretata da Celia Shaw ora nuova fiamma di Robin, la domanda le sorge spontanea: ne sarà all’altezza?
Inoltre avrà di nuovo tra i piedi Robin, con il quale, proprio durante la risoluzione del primo caso, era nata una breve ma intensa storia d’amore vissuta a Hollywood. Riuscirà Aurora a riavvolgere la pellicola del suo passato senza farsi più coinvolgere dalla passione? E riuscirà a conoscere Celia Shaw vincitrice di una statuetta per il premio Emmy e attuale compagna di Robin senza ucciderla? A quanto pare ci penserà qualcun altro visto che, già al primo ciak, l’attrice verrà trovata morta nel suo camper con accanto la statuetta insanguinata. Nel frattempo Aurora ricomincerà a frequentare il suo ex, divenendo così la prescelta di un susseguirsi di minacce, lettere e pedinamenti. L’arguto detective Arthur Smith, districandosi in mezzo ad una quantità di persone del tutto inutili, capirà che chi frequenta Robin è in pericolo. Ah scusate, ma nella fretta dimenticavo di citare i circa 70 personaggi che pagina dopo pagina vedranno la luce in questa storia per poi spegnersi quasi subito. Qualcuno di loro mi è rimasto in mente però, e non sono in ordine di importanza, ma spero di semplificarvi un po’ le cose…I registi Joel Park Brooks e Mark Cheney; Barret il figliastro di Aurora; il capo dei cameramen Will Weir oltre che naturalmente l’attrice principale Celia Show che verrà ricordata perché assassinata – altrimenti di lei si sarebbero già dimenticati tutti – e il detective Arthur Smith che capisce poco o niente del caso.
Ne ho citati solo alcuni, visto cha all’appello mancano il produttore Jessiie Bruckner, l’attore che interpreta Robin Chip Brodnax, Tracy la cameriera del Molly’s Moveable Feasts e tanti altri ancora…. ma non voglio togliervi la gioia di scoprirli e di tenerli nella vostra memoria sicuramente più funzionante della mia. Questo continuo susseguirsi di nomi e di personaggi diminuisce la concentrazione del lettore e toglie, invece di creare, la suspense che un incallito lettore di gialli si aspetta da un libro che possa appartenere anche solo vagamente a questo genere. E mi permetto di darvi un suggerimento: cari lettori non riflettete troppo quando vi imbatterete in strane traduzioni che dovrete leggere più volte, magari pensando che ormai la vostra vista si sia annebbiata, per comprendere il significato della frase. Termini come “ruminare” invece di rimuginare o espressioni come “alle bocce dello stomaco” invece che alla bocca o ancora “una cagna da pedigree” invece che un cane di razza o da pedigree sono solo alcuni esempi dello strano, per non dire sconclusionato modo di tradurre il testo. La traduzione, ahimè, non è così fluida e non solo non rende giustizia ad un libro che, se letto nella sua lingua nativa, potrebbe avere un certo appeal ma ostacola la lettura impedendo a chi lo legge di cambiare marcia, passando dalla terza alla quarta. Con il rischio di annoiare o, peggio ancora, di addormentare per sempre il lettore che – non riuscendo ad arrivare alla fine del libro – non scoprirà mai di chi sia la mano che uccide. Sarebbe un peccato!
Nicoletta Panciera