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Recensione di "La collezionista di voci" - Kimberly Derting

Creato il 15 gennaio 2014 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
oggi scrivo questo post per recensire la mia ultima lettura, La collezionista di voci (The body finder) di Kimberly Derting.
Avevo aspettative altissime su questo libro, ma prima di spiegarvi cosa ne penso, come al solito, ecco i dati del libro: uscito nel 2011 per Mondadori, conta 321 pagine. Il prezzo è di € 17,00 per la versione rilegata e con sovracopertina.
E' il primo volume di una tetralogia, della quale in Italia però sono stati pubblicati soltanto i primi due volumi.


Recensione collezionista vociTRAMA

Violet custodisce un dono insieme terribile e prezioso, un potere da cui proteggere se stessa. Washington. Pioggia. All'inizio sono animali del bosco, le creature di cui Violet si trova ad annusare l'agonia, posando piccole croci in un cimitero improvvisato. Voci. Echi. Impalpabili scie odorose di sangue, che è costretta a classificare in una macabra collezione. Solo l'amico Jay conosce il suo segreto. A otto anni Violet trova sepolto sotto un'umida coltre di foglie il cadavere di una ragazza. A sedici un'altra voce la chiama e comprende che anche il predatore reca su di sé le impronte di morte della preda. Violet si scopre l'unica persona al mondo in grado di identificare il serial killer che ha l'hobby di massacrare giovani sconosciute. Poi amiche. Infine compagne di scuola. Cerchi concentrici in cui la morte si manifesta e, come in un'orribile danza, si fa vicina. Forse solo Jay e il suo amore possono aiutarla.



LA MIA OPINIONE
Come vi dicevo all'inizio del post, su questo libro avevo veramente grandi aspettative, e non perché avessi letto chissà quante recensioni positive, ma la trama, la trama mi ispirava davvero troppo.
Cominciamo proprio dalla storia: la storia di Violet comincia quando lei, a soli otto anni, ritrova il cadavere di una ragazza brutalmente uccisa. Ai suoi genitori basta poco per capire che ha ereditato un dono, o forse una maledizione, che apparteneva alla nonna della bambina. Violet infatti riesce a percepire gli echi della morte, che sono suoni, colori, sapori e immagini che riescono a condurla non solo ai morti, ma che restano attaccati anche agli assassini. Dopo questo episodio, Violet continua a scoprire cadaveri di piccoli animali, dai cui echi è ossessionata. Solo quando li riconduce entro la recinzione del piccolo cimitero che ha costruito dietro casa sua riesce a darsi pace. Solo i suoi familiari e Jay, il suo migliore amico, conoscono il suo segreto e la accompagnano nei piccoli rituali di sepoltura che deve compiere quando percepisce questi echi.
Ritroviamo poi Violet a sedici anni, con una vita abbastanza normale e alle prese con un piccolo grande problema. La ragazza infatti si è presa una bella cotta proprio per Jay, ma come nel più classico dei casi, non ha intenzione di parlargliene per paura che la loro amicizia sia compromessa in qualche modo.Recensione collezionista voci
Ma ben presto la vita di Violet si complicherà ulteriormente, e ancora una volta dovrà fare i conti con la morte: un serial killer ha cominciato a colpire proprio nella cittadina in cui vivono Violet e Jay, ed è toccato proprio a lei scoprire il primo cadavere.Ma non è tutto, perché il killer si avvicina sempre di più, e sempre più pericolosamente a Violet.Non dico altro perché come sapete, le storie che vedono nella loro trama dei serial killer e degli omicidi sono interessanti soltanto quando si leggono in prima persona, ed io non ho intenzione di spoilerarvi nulla!
Per quanto riguarda le mie aspettative, devo dire che non sono state deluse, ma mi aspettavo di più da questo romanzo.Violet è un'adolescente come tante altre, se non fosse per questo dono particolare che ha. Il problema è che di solito, soprattutto quando il romanzo è narrato in prima persona come in questo caso, io riesco ad immedesimarmi nella protagonista e a vivere le sue emozioni, mentre stavolta non ci sono riuscita.Le emozioni, i sentimenti e le paure di Violet, mi sono rimasti indifferenti, e solo in pochissimo momenti sono rimasta coinvolta dal suo personaggio, tanto che in alcuni casi l'ho trovata molto banale, così come è un po' un cliché il fato che lei si sia innamorata del suo migliore amico. Per esperienza, però, posso dirvi che un cliché in un romanzo può funzionare, tutto sta nel saperlo gestire e sviluppare bene, e in questo caso non mi è sembrato che questo elemento fosse gestito al meglio. Jay, dall'altra parte, è il ragazzo perfetto. Carino, romantico, ama Violet da ancora prima che lei si accorgesse di amare lui ed è molto protettivo nei suoi confronti.Ovviamente la storia diventa particolare nel momento in cui ci spostiamo sul piano del thriller, che sicuramente ha un suo perché. Nel romanzo, infatti, leggiamo ogni tanto anche il PoV del killer che rapisce delle ragazze, delle sconosciute per lui, e le uccide in modo brutale. Ovviamente la polizia locale si attiva per dargli la caccia e riuscire finalmente a porre fine alla serie di omicidi che sta compiendo, ma non è semplice. Lo zio di Violet, capo della polizia, conosce il dono della nipote e sa che non può fare a meno del suoi aiuto per fermare il killer, ma per quanto Violet possa essere utile nella ricerca, questo suo ruolo attira inesorabilmente l'attenzione su di lei, che pur non esposta in prima persona e costantemente protetta dai genitori e dallo zio, si guadagna le attenzioni del killer, passando così anche lei da cacciatrice a preda. La tensione ovviamente sale, soprattutto sul finale del romanzo, che lascia con il fiato sospeso fino all'epilogo.
Sicuramente questo non è il romanzo meglio costruito che io abbia mai letto, ma sicuramente ho apprezzato che l'autrice abbia sperimentato, cercando di mixare il paranormal romance con il thriller. Nel complesso ne viene fuori un romanzo originale, scorrevole ed avvincente, soprattutto sul finale.Per quanto riguarda l'aspetto romantico del romanzo, non posso dire che mi sia piaciuto o che da questo punto di vista la storia si possa definire originale, ma sono sicura che le lettrici con qualche anno meno di me apprezzeranno di più.
Non sono curiosissima di leggere il seguito del romanzo, ma come sapete per ogni libro c'è il suo momento, quindi chissà, magari un giorno o l'altro se mi ispira leggerò anche Ancora un respiro.

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Il mio voto per questo romanzo è tre riccetti!

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