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Recensione di La donna della mia vita

Creato il 15 dicembre 2010 da Sky9085

 

Locandina

Due fratelli sono innamorati della stessa donna, senza saperlo. Ma la vera donna della loro vita è un’altra: la mamma. Questa mamma ingombrante e premurosa (Sandrelli) che ci introduce fin da subito nel film diventa man mano la vera protagonista del film. La sua è una figura materna protettrice, amorevole e diabolica allo stesso tempo.

Peccato che il film La donna della mia vita non si soffermi affatto su questo interessantissimo ultimo aspetto e risolva tutto in un battito di ciglia di una sempre ottima Stefania Sandrelli. La ragazza contesa (Lodovini) perde man mano di spessore e relega la brava e e bell’attrice a un ruolo poco gratificante. Non va meglio ai due personaggi maschili interpretati da Argentero, all’inizio presentato come timido protagonista che perde di visibilità nella sua evoluzione; e Gassman che vive il procedimento contrario, acquistando lentamente maggior spessore drammatico, tanto da diventare il più credibile dei personaggi.

La summa di questa commedia degli equivoci è che nulla è come sembra. Un’occasione un po’ sprecata per Luca Lucini che firma probabilmente il suo film più debole (sorvolando il famigerato Tre metri sopra il cielo) e ambizioso: da sempre ispirato dalla sofisticata commedia statunitense, questa volta mira a Cukor e a Sirk, fallendo.


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