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Recensione: Di me diranno che ho ucciso un angelo, di Gisella Laterza
Creato il 12 giugno 2013 da Mik_94Titolo: Di me diranno che ho ucciso un angelo Autrice: Gisella Laterza Editore: Rizzoli Numero di pagine: 183 Prezzo: € 15,00 Sinossi: E' quasi l’alba. Aurora, di ritorno da una festa, sta per addormentarsi sul tram che la porta a casa. Forse è stanca e stordita, forse sta solo fantasticando, ma lo sconosciuto che all’improvviso le rivolge la parola ha un fascino così misterioso da non sembrare umano. In un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, Aurora ascolta la sua storia. La storia di un angelo caduto sulla terra per amore di una demone, deciso a compiere un lungo viaggio alla scoperta dei sentimenti umani per divenire mortale. Un’avventura che forse non è soltanto una fiaba, perché raccontare una storia – e ascoltarla – è il primo passo per farla diventare reale. La recensione "Prima di imparare a vivere, l'angelo capì che avrebbe dovuto imparare a leggere." Nell'attimo sospeso in cui la notte incontra il giorno e la luna il sole, prima che una luce color pesca e lillà rischiari le strade e spenga una ad una le fiammelle dei lampioni di viali e piazze vuote, un'adolescente cerca pace sui seggiolini consunti di un tram che sembra viaggiare verso l'infinito. Non arrivare mai. E' giovane, e quella è la prima volta in cui qualcuno le spezza il cuore. Di quella notte da dimenticare restano giusto il rimmel sbavato, la testa che gira, abiti scomodi e il ricordo di un lui senza nome che l'ha fatta sentire una nullità; morire dentro. Vuole dormire e dimenticare. E' tardi ed i suoi pensieri si scontrano ora contro quell'acuto dolore, ora tornano agli occhi buoni di suo padre e al suo cipiglio severo: è tempo di tornare a casa. Si chiama Aurora, lei: come quella bellissima principessa caduta in un sonno perpetuo. Leggere Di me diranno che ho ucciso un angelo vuol dire spiare sotto le sue palpebre chiuse dolcemente, entrare – senza che se ne accorga – nel cuore di luce del suo sogno incantato. Il romanzo è una voce che risuona in un sogno. E' la voce di un sogno. Di una delicatezza assordante e pura, che infrange i silenzi eterni e i muri di spine.
In tram, Aurora incontra un angelo caduto: un Peter Pan in cerca della Wendy che lo aiuti con la sua ombra; Pinocchio. Ha bisogno di diventare umano. Ma lui non è un bambino di legno, ma un ragazzo dai lineamenti che sembrano cesellati in un blocco di marmo candido, pulito, perfetto. I suoi capelli sono d'oro puro e i suoi occhi d'ambra sono bellissimi: profondi come l'abisso, scavato dalle Leggi Divine, per separare Bene e Male. Eppure non sono quelli gli occhi di cui ha bisogno. E' venuto sulla terra per diventare un uomo, per imparare l'importanza di un nome, come Romeo, e il mondo di emozioni nascosto dietro la parola “amore”. Lui racconta le la sua storia, le suggestive e imperdibili tappe di un pellegrinaggio dell'anima attraverso i lidi più misteriosi della ragione e del cuore. Tutto ha avuto inizio quando la Luna si è innamorata di una stella. E una demone ha cercato l'amore della parte sbagliata del cielo. Lo sguardo dorato di un angelo gentile. "Gli sfiorò il viso e sentì di amarlo come i viaggiatori amano le stelle, con quella forza dolce e misteriosa che unisce due cose che sono, per natura, irrimediabilmente lontane."
E' lui che vuole qualcuno che gli insegli a vivere o è la giovane Aurora che, attraverso quel racconto di amori tristi e impossibili, tragici o a lieto fine, impara a farlo? Gisella Laterza firma un esordio incantevole e complesso. Una versione italiana di Il piccolo Principe, che, tuttavia, parla un linguaggio universale che ogni cuore riesce a comprendere. Una storia spirituale e fiabesca, che sa di filosofia antica, infanzia ed età adulta. Che - vellutata, tenue, dolce – suona come l'amore spiegato da un bambino a un essere senza peccato. Inizialmente, ingannato dal meraviglioso e indimenticabile titolo, pensavo si trattasse di una raccolta di aforismi; di un volume di poesie. Poi, letta la trama, ho pensato subito a un urban fantasy. Una volta strettolo tra le mani e contemplato a lungo quella copertina gotica e magica, ho compreso subito che la verità, per una volta, era esattamente al centro delle due cose: tra l'urban fantasy e la poesia c'è la favola, ed è lì che Aurora e il suo angelo inquieto e romantico vivono sospesi su un cielo di carta. In mezzo alla vita. Tra gli uomini e le donne – ... tante storie da raccontare - di Paola Calvetti, Sara Rattaro, Dorotea De Spirito e del Donato Carrisi di La donna dei fiori di carta.
Con il tempo che scarseggia sempre di più, in questo periodo, l'ho letto quasi sempre la sera tardi. Non nascondo che il sonno mi è sembrato più dolce, in sua compagnia. La prosa di Gisella culla, accarezza, abbraccia. E finché l'umanità avrà bisogno di un abbraccio, be', questo sarà il libro perfetto. Uno di quelli da salvare in caso di incendio. Il mio voto: ★★★★ Il mio consiglio musicale: James Blunt – You're Beautiful
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