Un libro delicato, romantico, che fa sognare e riflettere. La sua delicatezza traspare già dalla cover e dai colori scelti e una volta aperto il libro, da ogni singola frase.
Questo libro parla della paura di vivere fino al momento in cui invece non si decide di spiccare il volo, ma anche della paura di amare, di quanto sia importante scoprire il mondo perché dura un attimo, della bellezza della vita paragonata a una sigaretta e ai fiori, ma anche della natura e dei sentimenti.
Conosciamo un angelo che vuole diventare umano, perché le sue sembianze non gli permettono di provare sentimenti e ascoltiamo il suo racconto fatto da tanti volti e tante persone incontrate nel suo cammino, che non hanno vissuto, che rischiano, che hanno vissuto a metà, e a poco poco le sue ali perdono ogni piuma, stando a significare che si avvicina sempre di più ad essere umano.
L'angelo però non è l'unico a voler capire le emozioni, perché anche una demone di nome Sera vuole capire che cosa significa amare, e anche lei entrerà in contatto con molte persone, le cui vite sono legate a volte a quelle incontrate dall'angelo.
Passato e presente, in un turbine di emozioni, nell'attesa che l'angelo e Sera riescano a rivedersi.
Un finale molto commovente.
Un bellissimo esordio di un'autrice giovanissima, italiana e molto poetica.
Trovo appropriata la canzone "I giardini di Marzo" di Lucio Battisti, soprattutto per l'inizio di questa storia.
L'AUTRICEGisella Laterza studia Lettere moderne all’Università di Pavia. Ha cominciato a lavorare a questo romanzo quando aveva sedici anni.
Avrei voluto scrivere molto di più su questo romanzo, ma essendo passato molto tempo dalla sua lettura, ho cercato di scrivere le impressioni che non mi hanno abbandonata. Spero che riuscirete comunque a trovarla interessante :)
Scusate come sempre per i problemi di blogger (la parte evidenziata in bianco).