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Recensione di Onora te stesso di Benito Gagliardi

Da Leggere A Colori @leggereacolori
Handcuffs01_2003-06-02In questo romanzo, i veri protagonisti non sono i personaggi, benché siano indispensabili per veicolare il messaggio voluto dall’autore. Protagonista del libro è una coppia che ognuno di noi conosce, che rimbalza di televisione in televisione, di quotidiano in quotidiano: Napoli e la camorra. La vicenda, che ruota fondamentalmente intorno a Gennaro e a suo nipote Gianni, non ha una sola voce narrante e il fil rouge del rapporto tra città e criminalità organizzata passa, come un testimone, da un personaggio all’altro della storia. Il romanzo si apre con uno scorcio della vita di Gennaro, cinquantenne che incarna perfettamente l’ideale dell’italiano medio, con le sue piccole beghe familiari, l’amante che viene dall’Est, la figlia da sposare e pochi soldi in cassa. La madre di Gennaro gli ha sempre raccomandato, quand’era bambino, di farsi amici tutti, sia i buoni che i cattivi. Diventato adulto, ha continuato a vivere seguendo questa massima, intrattenendo rapporti di collaborazione con la camorra e ricorrendo a criminali di ogni genere ogni qualvolta gli si presentava una necessità economica o familiare. Quando sale su un aereo che lo porterà in Marrakesch, lo fa perché ha preso accordi con la camorra e dovrà fare un lavoretto, uno semplice, per accaparrarsi i soldi destinati alla dote di sua figlia. In Marrakesch lo aspetta Nino D’Angelo, uno che non ha niente né dell’angelo né del cantante napoletano, che lo guida in un i Continua a leggere

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