Magazine Cultura

Recensione di Per dieci minuti di Chiara Gamberale

Creato il 22 marzo 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Per dieci minuti di Chiara GamberaleVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Chiara Gamberale
Pubblicato da:Feltrinelli
Collana:I narratori
Genere:Sentimentale
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
usato
Trama:

Dieci minuti al giorno per un mese. Per fare qualcosa di nuovo, per sconvolgere la propria vita, per ritrovarla. Una terapia che sa di gioco, una terapia che aiuterà Chiara a ritrovare se stessa.


Chiara e i suoi problemi: “costretta” a trasferirsi da Vicarello a Roma, perde il suo lavoro e viene abbandonata da suo marito che non riesce più a trovare in lei la ragazza spensierata di un tempo. Chiara messa alle corde da eventi che non riesce più a controllare, lei che ha necessità di ricominciare, di ritrovare la sua strada, di mettere pace nel suo cuore in subbuglio.

Chiara e la sua soluzione: per dieci minuti al giorno deve fare qualcosa mai fatto prima, qualcosa che la aiuti a guardare la nuova realtà, qualcosa che la aiuti a ritrovare se stessa. E allora Chiara inizia col dipingersi le unghie, col cucinare, col ricamare col fare attenzione alla persone e alle cose che le girano intorno. Chiara ricomincia a fare pace con la sua vita, a darsi una seconda possibilità, a dare un’altra chance a suo marito, a vivere la città, Roma, che prima la spaventava.

Per dieci minuti è la storia di un cambiamento, è la storia di un’evoluzione, è una storia in cui i particolari fanno la differenza. Un diario, quello tenuto da Chiara, in cui ogni giorno è diverso dall’altro, dove il suo coraggio e la sua forza di volontà emergono sempre di più, in ogni pagina, fino alla riconciliazione finale con se stessa. Una storia per metà autobiografica (così l’ha definita la stessa autrice) che sa di terapia per superare una crisi che sembra senza rimedio. Nel mezzo, la delicata e toccante storia di Ato, ragazzo immigrato eritreo, a cui Chiara è particolarmente legata. Tanti piccoli spunti, tante piccole quotidianità vissute per la prima volta dalla protagonista che scopre pian piano la città in cui vive e le persone che la circondano.

Approfondimento:

Per dieci minuti è un romanzo nel complesso sufficiente, pieno di buoni sentimenti, a tratti però troppo poco vicino alla realtà. Lo stile di Chiara Gamberale è piuttosto lineare, facile da leggere, ma lo scrivere in prima persona da sempre una certa soggettività al racconto: si ha sempre lo stesso punto di vista degli avvenimenti e delle riflessioni, dando così al lettore una possibilità di giudizio limitata.

L’idea del diario mi è piaciuta e man mano che si va avanti con la lettura ci si affeziona a Chiara e al suo modo di vivere i suoi dieci minuti, alla sua voglia di riscatto, alle sue emozioni. Alcune esperienze vissute dalla protagonista sono piuttosto divertenti ma l’evolversi della storia sembra abbastanza scontato. Forse mi aspettavo di più da questo romanzo che ho fatto fatica a giudicare, ma di certo è una lettura che mi sento di consigliare. Alcune riflessioni mi sono particolarmente piaciute, ne cito una su tutte:

Leggiamo per noia, per curiosità, per scappare dalla vita che facciamo, per guardarla in faccia, per sapere, per dimenticare, per addomesticare i mostri tra la testa e il cuore, per liberarli.

Chiara Gamberale

è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile (Marsilio). Ha scritto, tra gli altri, il bestseller internazionale Le luci nelle case degli altri (Mondadori 2010), L’amore quando c’era (Mondadori 2012) e Per dieci minuti (Feltrinelli 2013). È autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici come “Quarto piano scala a destra” su Rai Tre e “Io, Chiara e L’Oscuro” su Radio Due. Collabora con “La Stampa” e “Vanity Fair” e ha un blog sul sito di “Io Donna” del “Corriere della Sera”.

Blog ufficialeFacebookGoodreads



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :