Magazine Cultura

Recensione di Prima di uccidere di Marc Raabe

Creato il 30 luglio 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

4 Flares 4 Flares × Recensione di Prima di uccidere di Marc RaabePrima di uccidere Marc Raabe
Pubblicato daNewton Compton
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Nuova narrativa Newton
Genere:Thriller
Pagine:
Acquista il libro IN SCONTO
Acquista l´eBook
Il libro su Goodreads
La trama:

Laura Bjely scompare durante una vacanza in Costa Azzura: gli amici non si preoccupano, non è la prima volta che sparisce. Ma Jan Floss, innamorato di lei dai tempi della scuola, non è convinto che sia una delle sue solite fughe. Torna a Berlino a cercarla, ma senza successo. Il messaggio “NON LAURA” scritto sulla fronte del cadavere della sua vicina gli toglie ogni dubbio! Braccato dalla polizia che lo ritiene responsabile dell’omicidio, continua implacabile la sua ricerca, scandagliando il passato di Laura e portando alla luce i suoi segreti.

Adoro conoscere tutti gli scheletri nell’armadio dei personaggi e Laura Bjely, la protagonista di Prima di uccidere, ne ha davvero tanti, forse troppi: tutto gravita intorno a lei, al suo passato, alla sua famiglia e ai suoi segreti, ai suoi misteri. Jan, poveraccio, ci si trova, suo malgrado, impelagato a tal punto da rischiare la propria vita. Si trovano in vacanza in Costa Azzurra perché Kathy, la sorella di Jan, ha pensato per l’ennesima volta di trovare una fidanzata per il fratello e contemporaneamente di distrarsi dal suo problematico matrimonio con l’amico palestrato, Greg.

Invitare Laura è una scelta forzata ai fini della narrazione e sembra anche un po’ azzardata ai personaggi stessi: lei e Jan non si vedono dai tempi della scuola, quando lui, timido ed impacciato, ne era segretamente innamorato e ignaro di essere ricambiato. Tutto finisce quando lei lascia la scuola a metà anno senza salutare né lasciare traccia di sé. La scintilla si riaccende la notte prima della sparizione di Laura: pochi minuti sul balcone e un bacio da brividi adolescenziali bastano ai due “innamorati” per ritrovarsi. Nella foga, non si accorgono che qualcuno li spia. Il misterioso voyeur è la stessa persona che seguirà Laura, Greg e Kathy e che Laura filmerà con il telefonino quando cercherà di buttarli fuori strada. A pochi chilometri da casa una lite in auto porta Greg a far scendere Laura dall’auto e da lì si perdono le sue tracce. È buio e piove a dirotto, ma Jan va subito a cercarla, prima in strada, dove troverà solo il suo telefono, e poi direttamente a Berlino dove il cadavere della vicina di casa lo aspetta nel freezer. Un inquietante messaggio sulla sua fronte lo preoccupa ancora di più: “Non Laura”. È la conferma, non solo che lei non si è allontanata volontariamente, ma anche che, chiunque ci sia dietro, oltre ad averlo messo nel mirino della polizia, conosce i recenti sviluppi della loro relazione!

Intanto Laura è stata catturata dal pirata della strada: ha riconosciuto la sua auto mentre andava via a piedi dal punto in cui Greg l’aveva scaricata, ma il tentativo di fuga fallisce miseramente difronte a un fucile. Nuda, legata ad una sedia e con un gran mal di testa è sicura di trovarsi nelle mani di uno psicopatico, ma non può fare nulla. Il suo rapitore, vestito di bianco con il viso e la testa completamente tatuate, così sembra, di strisce nere, le mostra orgoglioso la sua personalissima e agghiacciante collezione di cadaveri di donna. Come se fossero prigioniere ognuna in un acquario costruito su misura e incastonato nella parete, quelle donne, pallide ed eteree, sono tutte identiche a Laura. Solo l’età e il colore dei capelli le distinguono, ma l’inverosimile psicopatico, con un lampo rosso negli occhi, la rassicura: “ Sei perfetta!”

Sì, in effetti, il nostro cattivo è inverosimile, eccessivo, quasi carnevalesco con quelle strisce nere sulla pelle, e i lampi rossi negli occhi sono la ciliegina: non fa paura, anzi rasenta il ridicolo! È il primo personaggio che conosciamo: Froggy, un bambino maltrattato dal padre alcolizzato e costretto dalla madre a truccarsi il viso e a tingersi i capelli per sembrare normale. Perché essere albino era una vergogna da nascondere non solo alla vista degli estranei, ma dei genitori stessi che lo chiudevano nella sua cameretta per non trovarselo tra i piedi. La prima volta che usa le strisce nere sul viso, fatte con l’eyeliner della mamma, è per imbucarsi ad una festa in maschera e per avvicinarsi al suo grande amore, Jenny: bionda e pallida, come le sue vittime. Con le strisce sul viso non è più Froggy, nessuno può prenderlo in giro, nessuno può riconoscerlo. Neanche noi lettori! Siamo nella sua testa, lo seguiamo con pena nella sua infanzia e con ribrezzo nei suoi delitti, ma se volete giocare a fare Sherlock Holmes avete sbagliato libro!

Non avrete soddisfazione nel cercare il colpevole: Raabe non dà gli indizi necessari per scoprirlo, ma, dopo averci sfinito con una quantità immane di particolari sul passato dei protagonisti, mette fine ad ogni nostro sforzo con un disonesto colpo di scena! Non vado oltre perché rischierei lo spoiler! Non dico che il romanzo non sia ben costruito ed i personaggi ben studiati, anche perché scorre talmente bene che si legge in pochi giorni, ma in troppe occasioni il tutto sembra esasperato e raffazzonato. Il finale, poi, non è finito! Mai sottotitolo fu più azzeccato: “Un passato inquietante che ritorna. Un incubo senza fine” Spero per il signor Marc Raabe che ci sia un seguito, altrimenti ha davvero sprecato la carta su cui è stampato il romanzo!



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines