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Recensione di "Raven Boys" - Maggie Stiefvater

Creato il 02 aprile 2014 da Annie_caffeine @annie_caffeine

Cari visitatori della Tana,oggi finalmente, dopo circa 10 giorni, riesco a scrivere una nuova recensione.
Come vi ho raccontato nell'ultimo appuntamento con Clock Rewinders, ultimamente non sono stata molto attiva sul piano delle letture, un po' una crisi da lettrice.
Ispirata tuttavia dalla recensione di Alaisse, ho deciso di cominciare Raven Boys, e devo dire che è stato il romanzo che mi ha aiutata ad uscire un po' dalla crisi. Mi sono presa un po' più di tempo per leggerlo, ma finalmente sono riuscita a terminare qualcosa.

Raven Boys, uscito in Italia nel 2013, è il primo volume della serie The Raven Circle. Edito da Rizzoli, conta 466 pagine e il prezzo per la versione rilegata con sovracopertina è di €16,00.

TRAMAÈ la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s'innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la "linea di prateria" che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un'antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un'avventura che la porterà molto più lontano del previsto.

LA MIA OPINIONENella piccola e un po' sperduta cittadina di Henrietta, Virginia incontriamo Blue Sargent, una sedicenne molto ordinaria, rispetto alle altre donne della sua famiglia. Da sempre infatti la ragazza vive con un numero imprecisato di parenti, tutte donne, che hanno un dono in comune: sono delle veggenti. Blue invece ha un potere molto diverso, anche se altrettanto particolare, quello di amplificare i poteri delle veggenti, rendendo le loro visioni più chiare e precise. Da sempre Blue convive con una profezia che sempre più spesso le è stata ripetuta nel corso degli anni: nel momento in cui bacerà il suo vero amore, questi morirà.La notte di San Marco, in cui solitamente si manifestano tutti gli spiriti di coloro che moriranno nel prossimo anno, Blue vede per la prima volta uno spirito, quello di un ragazzo  che indossa un maglione con lo stemma della Aglionby, una prestigiosa accademia maschile del posto, e che gli rivela di chiamarsi Gansey.Blue può averlo visto solo perché ne causerà la morte. Ma Blue non potrebbe mai innamorarsi di un ragazzo della Aglionby, no?
Il problema è che ben presto le strade di Blue e di Gansey si intrecciano per una ricerca che il ragazzo sta facendo e che riguarda Glendover, leggendario re scozzese che sarebbe stato sepolto sulla linea di prateria, una linea sulla quale la magia esiste per davvero. Glendover attende solo di essere risvegliato.
Ma Gansey non è da solo nella sua missione. A collaborare con lui ci sono Adam, timido e dolce, Noah, per niente loquace e infine Ronan, un ragazzo impulsivo dal passato tormentato.
Non avevo ancora letto nulla della Stiefvater, e devo ammettere che questo romanzo è stato una lettura molto piacevole.
All'inizio pensavo di trovarmi davanti al solito paranormal romance/young adult, in cui l'elemento fantasy si disperde strada facendo per dare spazio alla storia d'amore, invece no.Questo libro mi ha sorpresa innanzitutto per questo motivo.Altro elemento che mi a sorpresa è stato il fatto che il PoV non è soltanto quello di Blue, ma la storia viene raccontata dal punto di vista di tutti i personaggi principali, cose che all'inizio mi ha un po' destabilizzata perché i personaggi e i loro PoV sono introdotti nel giro di poche pagine, quindi ho avuto bisogno di concentrarmi molto per seguire la storia e ogni tanto tornare indietro di qualche pagina per capire meglio il tutto.
Ma il punto forte di questo romanzo sono proprio i suoi personaggi

Innanzitutto ci sono i Raven Boys, che all'inizio conosciamo attraverso gli occhi di Blue e quindi possiamo solo guardare loro con diffidenza, ma alla fine ci si affeziona a tutti.Gansey, cha all'inizio può sembrare solo un ragazzo troppo ricco, troppo testardo e troppo supponente, si rivela un personaggio molto complesso, un ragazzo generoso e intelligente, che sente su di sé il peso della responsabilità della missione che sta portando avanti.Dall'altra parte c'è Adam, che porta su di sé un altro peso, quello di non essere della stessa estrazione sociale degli altri ragazzi della Aglionby e soprattutto quello della sua situazione familiare, che è a dir poco disastrosa. Vuole a tutti i costi essere indipendente e cavarsela da solo, anche se per lui non è affatto facile.Noah potrebbe passare tranquillamente inosservato. Per come lo descrivono gli altri è un ragazzo perennemente stropicciato, dall'aria sempre stanca. La sua storia però è davvero particolare, e indissolubilmente intrecciata con la ricerca del gruppo.Ronan invece non potrebbe passare inosservato anche se volesse. Ha un carattere molto complesso, e vive un rapporto complicato con la sua famiglia, in particolare con Declan, su fratello maggiore, che rappresenta tutto ciò che Ronan era una volta ma che non vuole essere più. Credo che sia il personaggio che nel corso della lettura mi ha stupita di più. E poi anch'io mi sono innamorata di Motosega. 
Ho apprezzato particolarmente i personaggi maschili perché su di loro ci sono poche descrizioni fisiche, ma soprattutto perché non sono descritti come "bellissimi e dannati" come succede in moltissimi young adult. Rispetto alle loro fattezze è lasciato molto spazio all'immaginazione e l'autrice ci da soltanto i tratti essenziali.Per quanto riguarda Blue, è ovvio che io mi sia affezionata anche a lei, è un personaggio con cui sono riuscita ad immedesimarmi bene, e ho molto apprezzato il rapporto che si viene a creare tra lei e i ragazzi.

Sicuramente ho trovato Raven Boys un romanzo originale e coinvolgente, che si basa su una tematica della quale non avevo mai letto. Ricerca, mistero e leggenda si intrecciano perfettamente in questo primo volume della saga. La Stiefvater mi è riuscita a stupire davvero, sia con la storia che con i personaggi, tuttavia è necessario assolutamente leggere il seguito, perché, nonostante alcune vicende trovino la loro conclusione alla fine di questo volume, ci sono moltissime questioni irrisolte alle quali è necessario dare una risposta, cosa che credo proprio l'autrice farà nei prossimi volumi.

Infatti per lasciare spazio alla costruzione della "base" della serie, il finale di questo primo romanzo resta parecchio aperto.Una pecca poi che ho riscontrato riguarda l'edizione italiana, nella quale ho trovato alcuni refusi e qualche periodo che non scorreva proprio fluidamente. Odio quando succede, soprattutto quando un romanzo mi prende molto, e credo che soprattutto le case editrici di un certo livello dovrebbero curare molto di più questo aspetto.

Nel complesso però ribadisco che questo è un romanzo che merita di essere letto e del quale aspetto il seguito! 


Il mio voto per questo romanzo è quattro riccetti!

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