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Recensione di Ricomincio da te di Eloy Moreno

Creato il 09 giugno 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

6 Flares 6 Flares × Recensione di Ricomincio da te di Eloy MorenoRicomincio da teEloy Moreno
Pubblicato daCorbaccio
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Narratori Corbaccio
Genere:Narrativa Contemporanea
Pagine:
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La trama:

“Vedi che alla fine ce l’hai fatta!” Ecco la frase che ho sottolineato nel libro-diario di Eloy Moreno. Ricomincio da te da tenere come biblioterapia per tutti quelli che hanno un’età in cui sembra che tutto precipiti verso il peggio e sanno che in futuro tutto sarà solo più deprimente. A volte potrebbe bastare “el bolígrafo de gel verde perché la self fulfilling prophecy non si avveri!

L’ha scritto auto-pubblicato, in seguito l’ha promosso attraverso i vari social network e il passaparola (solo in un secondo momento il romanzo fu notato e acquistato dalla casa editrice Espasa) : muy bien Eloy Moreno ! Ma proprio molto bene direi, visto che il libro El bolígrafo de gel verde ha venduto più di 80.000 copie ed è stato tradotto in catalano e olandese come the green gel pen ed è uscito nel 2012 in Italia con il titolo semplice ed efficace Ricomincio da te. Ha vinto il Premio Onda Cero Castellón 2011 per lo sforzo realizzato nella diffusione ed è stato finalista ai Premi della Critica Valenciana 2012 nella sezione di narrativa. Come primo romanzo, per un informatico che racconta la sua storia in un diario, mi sembra un grande traguardo o meglio un ottimo punto di partenza.

Può ora indossare la casacca da scrittore ed entrare in campo insignito del titolo onorario di scrittore di bestseller oltre che di eroe del self-publishing. Tutto nel giro di pochi anni. Sembra quasi una leggenda metropolitana, invece è realtà. Mi domando: com’è potuto succedere, in un momento di crisi del libro? Alla Marzullo mi faccio una domanda e mi do una risposta, dopo averlo divorato in poche ore. Leggere un libro, dovrebbe essere una conversazione tra chi legge e chi scrive, dunque più è semplice, chiaro e fluido il tipo di linguaggio adoperato dallo scrittore, maggiore sarà la comunicazione e il lettore si sentirà più coinvolto nelle decisioni, nei sentimenti e soprattutto nel risolvere qualcosa in comune. Ne uscirà una tiratura del romanzo maggiore e le possibilità di successo e diffusione superiori.

Eloy Moreno è stato assai bravo in questo con Ricomincio da te: il narratore è interno, in prima persona, il registro linguistico assai colloquiale, fatto per lo più da parole e pensieri interiorizzati, flash-back continui espressi in tempo di ordine reale, con tanto di data e a volte ora precisa. Diversi flussi di coscienza, rimuginamenti tra sé e sé che portano a un ragionamento quasi matematicamente corretto con finale positivo. Suddiviso in tre parti con introduzione dell’argomento, esposizione dei fatti con descrizioni sintetiche ma efficaci, sufficienti a dare unità, chiarezza e coerenza e infine quasi una soluzione che dovrebbe essere l’uovo di colombo, ma -se posso dare la mia opinione- la solita Campbell’s Condensed riscaldata neanche tanto. Avrei preferito , essendo Moreno ispanico . di più una paella,magari con qualche ingrediente originale e nuovo,ma mi rendo conto che i lettori, in un periodo di grossa crisi assiologia,desiderino tuffarsi in letture leggere, sotto certi versi con conclusioni lapalissiane e soprattutto con una rivincita ,alla faccia di chi ci vuole depressi e distimici.

Vogliamo tutti che il finale sia come nelle fiabe … e vissero felici e contenti, anche perché nella vita forse forse –e qua addio pensiero positivo ma mi assumo la responsabilità del punto di vista discorsivo cognitivo super generalizzato e dicotomico- è più comune che non vada per il verso giusto, nonostante cambiamenti, perché cambiare vita è quasi impossibile, ma per i miracoli ci dovremmo attrezzare, magari con strumenti come i buoni libri testimonianza di vita vissuta-sembra- e non ho gli strumenti oggettivi per metterlo in dubbio.

Zarania



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