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Recensione di Samhain di Andrea Righi

Creato il 14 marzo 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di Samhain di Andrea RighiVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Andrea Righi
Pubblicato da:Edizioni Il Fiorino
Genere:FantasyThriller
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
scontato
Trama:

Roberto, scrittore di gialli, si trova coinvolto nelle indagini di una serie di omicidi a Bologna, ma non sarà un normale colpevole quello che dovrà incastrare. La notte dei morti viventi si sta avvicinando e con lei tutte le sue creature.


Samhain è un nome di origini gaeliche che indicava presso i celti il loro Capodanno. Si celebrava tra il 31 ottobre e il 1 novembre, dei giorni che fino ai nostri tempi sono rimasti, soprattutto nelle culture nordiche, carichi di tenebra e di storie inquietanti.

Nel nostro libro, Samhain, la notte di Halloween è il giorno in cui un potente rito si compirà e un demone potrà avere finalmente la vita eterna dopo trent’anni di attesa. In questo rito si trovano coinvolti i due protagonisti, Anna e Roberto. Anna viene dal sud Italia, ma per incomprensioni familiari ha voluto allontanarsi dalla terra natale e trovare un po’ di pace per se stessa. Ha deciso, contro la volontà del padre, di entrare in polizia, e appena le è stato possibile ha chiesto un trasferimento che l’ha portata a Castelfranco Emilia. Qui ha trovato un ambiente di lavoro cordiale e amichevole, proprio quello che le serviva per stare meglio. Roberto è invece uno scrittore con alle spalle quattro romanzi gialli di successo, scritti grazie alle sue amicizie in polizia, con le quali riesce a farsi passare i particolari delle indagini in corso nella zona per poterci ricamare una storia attorno. A un nuovo omicidio a Bologna, Roberto corre dall’amico (maresciallo) Massimo per avere succulente notizie e poter così iniziare a scrivere il nuovo libro: Le strade di Bologna. Il maresciallo Massimo pare non volersi aprire troppo con lo scrittore questa volta, perché sembra un affare più grosso del solito, a partire da degli strani segni trovati sul corpo della vittima. D’altra parte, però, Roberto incontra fortunatamente Anna, che è una sua fan sfegatata e lavora con Massimo. Decide così di collaborare con Roberto per la stesura del nuovo libro. Comincia così un rapporto di amicizia tra i due, che presto si trasforma in qualcosa di più, soprattutto perché Anna si sente sempre meno al sicuro in casa sua. La gatta nera che gironzola lì attorno la inquieta, sente voci, ha delle visioni, ma non capisce per quale motivo. E più si avvicina il giorno di Samhain, peggio si sente. Nulla le sarà davvero chiaro fino a quando non le si sveleranno davanti le forze dell’oscurità che per molti anni hanno atteso il momento opportuno per uscire e riprendere una caccia messa da parte troppo a lungo. E a quel punto si rivelerà la sua vera natura di Anna, diventerà parte di oscuri riti e magie esoteriche appartenenti a un tempo antico. Accanto a lei combatteranno sia Roberto che un cacciatore di demoni, uno per amore, l’altro per chiudere una partita cominciata 30 anni prima.

Samhain è un libro che sembra partire come un thriller un po’ macabro, ma in poche pagine rivela pienamente il suo lato fantasy. Inizialmente mi sembrava un giallo come ce ne sono tanti altri: uno scrittore geniale che ha pure la grande abilità di risolvere casi in cui non si raccapezza neppure la polizia. Nulla di nuovo. Poi hanno cominciato a comparire i demoni, riti oscuri e porte degli inferi aperte. E già la cosa ha cominciato a farsi appetitosa. Purtroppo non mi ha completamente coinvolto. Soprattutto nella parte dello scontro finale tra il cacciatore e il demone c’era un po’ di confusione: si arriva alla soluzione del mistero, si capisce cosa succede, ma lascia un po’ a bocca asciutta, come se mancasse qualcosa. Nulla va tolto però al fatto che dell’azione c’è stata, e quando comincia prende subito quota per non scendere fino alla fine del libro.

Approfondimento

Samhain è un romanzo di poche pagine, e la maggior parte dell’azione è confinata nella parte finale. Prima di arrivare al cuore vero e proprio della storia, se ne devono leggere di righe, e forse è stato un po’ anche questo il problema che ho avuto: non mi sono sentita pienamente coinvolta fino a quando non si è passati dalle parole ai fatti.

Sono stati molto belli invece gli estratti che Andrea Righi ha scritto come se fosse Roberto a scrivere il suo libro. Quindi oltre alla storia “reale”, si dipanava parallelamente anche quella del romanzo di Roberto, dove il suo protagonista, l’ispettore Cisco, indagava sullo stesso caso del suo autore. E proprio grazie a questa collaborazione che si viene a capo del significato di quei segni sui corpi delle vittime. Anche questo è stato un punto un po’ forzato secondo me: ammetto che quando si lascia libera la mente e si lavora di fantasia il cervello può arrivare a cose straordinarie, ma mi è sembrato un po’ esagerato che senza nessuno stimolo esterno Roberto capisse il significato un particolare così importante. Mi è sembrata un po’ troppo presente la mano del vero autore di Samhain. Resta comunque un libro apprezzabile, che sconsiglierei però ai più impressionabili.



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