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Recensione di Un giorno, altrove di Federico Roncoroni

Creato il 10 settembre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

10 Flares 10 Flares × Recensione di Un giorno, altrove di Federico RoncoroniUn giorno, altroveFederico Roncoroni
Pubblicato daMondadori
Data pubblicazione in Italia:
Formato:
Collana:Scrittori italiani
Genere:Narrativa ContemporaneaRomanzo epistolare
Pagine:
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La trama:
Filippo, un affascinante scrittore che vive solo in una villa sul lago, dopo anni di silenzio riceve un'email dalla sua ex compagna. E' il primo anello di una lunga catena di corrispondenza, il cui finale, per quanto inatteso, conferma il potere immenso dell'amore, la sua forza capace di contrastare la distanza e l'assenza.

Siamo lontani sia nello spazio sia nel tempo.

Ma cos’è, l’amore? Passione, complicità, condivisione, fiducia, desiderio. Sesso, in tutte le sue declinazioni più fantasiose. Forse è anche arte, emozione, poesia, tramonti, cieli stellati, pioggia. Forse può essere nostalgia, può essere attesa. Certamente può divenire assenza.

L’assenza è lo sfondo della storia d’amore tra Filippo e Isabella, o meglio, del loro reciproco completarsi in un amore eterno. Tanto tenace da non disperdersi nonostante le tragedie che la vita riserva, tanto forte da resistere al tempo e al dolore, alle interferenze sentimentali, agli oscuri e incomprensibili percorsi del destino.

Filippo, io narrante del romanzo epistolare di Federico Roncoroni, è l’uomo che molte donne vorrebbero avere accanto. Intellettuale coltissimo, vivace e affascinante, libertino per vocazione e per convinzione, scrittore e saggista di successo. Forse un alter ego dell’autore. Piacevolmente ironico, abbastanza solitario da apparire misterioso, dolcemente egocentrico, edonista al punto giusto per contrastare le disavventure di una vita che dà e toglie a piacimento e senza preavviso. E le disavventure, nella sua vita, non sono mancate, prima che potesse rinchiudersi in una villa affacciata sul lago, dove la sua vita scorre tra il lavoro, la lettura, pochi amici e qualche appuntamento romantico. Poi, da quel regno del nulla e dei pensieri dispersi che è il web, arriva, inattesa, un’email. È Isabella, l’unico vero e grande amore del seduttore Filippo, che, dopo una separazione improvvisa e drammatica avvenuta sette anni prima, sembra annunciare il proprio ritorno. E in un appassionato, quasi struggente, scambio di parole, la loro storia si riallaccia, intrecciando fittamente nostalgia, passione e ricordi con un ritmo che giorno dopo giorno si fa sempre più serrato.

Un giorno, altrove ha il ritmo di un romanzo epistolare, dove non ci è dato di leggere le mail di Isabella, ma dalle risposte Filippo, emozionato per il ritorno di lei e nel contempo impaziente di averla vicina, possiamo percepire chiaramente la forza del filo che li unisce. Apparentemente lontana, quasi distaccata, lei sembra smaniosa di conoscere, con un’insistenza a volte ossessiva, ciò che di lui le è mancato in questi sette anni, ciò che forse non aveva avuto tempo di comprendere nei giorni trascorsi insieme. Il loro era stato un amore intenso, vivo e ardente, dove il sentimento, l’arte, la poesia, la musica, la bellezza e la passione si erano magicamente fusi in un’unica, sublime entità. Un amore indistruttibile, poiché, al di là di tempo e spazio, riesce a rinascere e ad evolversi ancora, completandosi nella virtualità e nella distanza là dove si era interrotto.

A Filippo, però, questo amore fatto di assenza, di lontananza, di citazioni letterarie e di ricordi, non basta più. Egli dapprima spera, poi desidera sempre più intensamente che l’unica donna amata nella sua vita sia ritornata per raggiungerlo e continuare insieme la strada. Percepisce nelle lettere di lei un’emozione repressa, un disagio interiore, una ricerca di spiritualità quasi maniacale alla quale, oltre un certo limite, egli non sa dare risposta. Lui è solo un uomo, innamorato di Isabella, perdutamente e per sempre, esaltato dalla ricomparsa di lei ma disperato per l’incompletezza stessa di questo ricongiungimento. Scrivendosi hanno ripercorso insieme, è vero, quegli anni in cui erano lontani, ma ora lui riesce solo a vedere un futuro condiviso, fino alla fine. Dopo tutto, quel destino che, sette anni prima, ha sottratto Filippo alla morte, è lo stesso che ora li vuole di nuovo insieme.

Ma Isabella è sfuggente, ansiosa, indecisa, a volte dolcissima, a volte pare addirittura che si allontani, e che nasconda a Filippo un segreto. Ed è il suo segreto la chiave che chiuderà tutta la loro storia, dopo cinque mesi di email, il colpo di scena di un destino a prima vista sadico e perverso, ma, ripensandoci, altro non è se non la conferma che l’amore, quando è sincero, quando è profondo, quando è vero, trova sempre ed ovunque la strada e il mezzo per compiersi. Anche da lontano, anche a distanza di tempo, ecco che un giorno, altrove, l’amore eterno ritorna e si rivela.

Un giorno, altrove è un romanzo insolito e affascinante, dove l’atmosfera romantica dello scambio di email si unisce ad un’ininterrotta serie di citazioni poetiche. Il romanzo d’amore di un intellettuale del terzo millennio.



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