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Recensione di: Un viaggio chiamato vita di Banana Yoshimoto

Da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Se qualcuno mi chiedesse cosa penso della vita di una determinata persona non farei altro che esprimere una mia opinione sulle vicende di maggiore importanza del suo vissuto, esperienze e ricordi indelebili nell'animo, le quali hanno contribuito alla sua formazione personale e professionale, scrivere una recensione su questo testo è come giudicare l'esperienze di vita di Banana Yoshimoto, infatti in questo libro diviso in tre parti descrivere le sensazioni, l'emozioni ed i ricordi più importanti della sua vita, nella prima parte parla dei suoi viaggi soprattutto in Italia (paese molto caro alla scrittrice giapponese), nella seconda parte si sofferma molto sulle problematiche del suo paese poste a confronto con lo stile di vita dei paesi europei, ed infine nell'ultima parte parla maggiormente di lei, dal suo primo amore, alla scoperta di quando era in cinta, alla vacanza con il suocero, il marito, e gli amici, dei suoi animali domestici, delle vicisittudini di tutti i giorni, e dei battibecchi con il proprietario di un bar nipponico (sgorbutico nei confronti della clientela), della sua amicizia con le tartarughe, il viaggio alle Hawaii, in sud amoerica, i ricordi della sua infanzia e della sua adolescienza, il rapporto con i genitori e la sua amica del cuore ecc… Questo testo è prima di tutto un opera autobiografica, per questo motivo non credo sia giusto esporre cosa c'è di positvo e di negativo, sarebbe come giudicare sulla vita altrui, considerando che ciascuno di noi ha un suo passato e dovremmo dare merito alla Yoshimoto se ha deciso di scrivere un opera in cui parla moltissimo di lei, condividendo sentimenti, emozioni e parte della sua vita con i suoi lettori. Tra tutte le citazioni di questo scritto ripoto questa che mi ha emozionato maggiormente e parla del rapporto di Banana con il proprio figlio:
- Al bambino non piace molto essere preso in braccio da me. Piùtosto sembra che gli piaccia alzarsi sulle gambe e strofinare la testa sul mio petto.Poi appoggiamo le pance una all'altra, e restiamo per un pò a guardarci fisso. Io chiamo questa cosa la “carica”. E’ bello che le nostre batterie si scaricano nello stesso momento. Giorni fa, mentre eravamo in “carica”, mi è sembrato di ricordare una cosa importante. Qualcosa che dormiva in un angolo della memoria.-
Conclusioni finali: Se adorate i romanzi di Banana Yoshimoto, consiglio di leggere questo libro, da una parte per sentirvi molto più vicino alla vostra scrittrice nipponica preferita e dall'altro per scoprire come alcune vicende del suo passato (si pensi all'acquisto di una pietra di giada), sono descritte in alcuni suoi romanzi, è un libro che esprime in maniera molto semplice il concetto e la filosofia di vita della scrittrice, in alcuni passi mi ha fatto riflettere e credo per alcuni sarà molto più di un libro, sicuramente una guida per la vita.


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