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Recensione di una sera a Parigi di Nicolas Barreau

Da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Scrivere una recensione sull’ultimo libro di Nicolas Barreau non è impresa facile, ma per vostra fortuna sono un suo grande lettore e credo di dover esprimere un ampio riconoscimento al giovane Nicolas per aver creato un “opera letteraria” migliore della precedente, secondo un mio modesto parere credo sia la migliore in assoluto, dal suo primo libro “gli ingredienti segreti dell’amore” ne ha fatto di strada, una sera a Parigi non è un romanzetto di poche pagine, con una serie di dolci e bellissime lettere d’amore, è un opera unica, ed anche se del suo primo libro è in programmazione la creazione di un film, modestamente opterei per un film del suo ultimo scritto…
La trama ruota attorno al Cinema Paradis, di Alain Bonnard, appassionato di film e dove è solito trascorrere il suo tempo. E’ il suo piccolo mondo, situato in una strada secondaria di Parigi, nei pressi di rue Bonaparte, poco distante dalla riva della Senna. Alain Bonnard è un nostalgico appassionato di film del passato. Nel suo cinema, il secondo spettacolo del mercoledì è dedicato a “Les amours au Paradis”, una rassegna cinematografica che si propone di riscoprire i migliori film d’amore del passato. E’ una sera speciale, al Cinéma Paradis. Si respira un’atmosfera magica e l’ambiente, come dice il poster pubblicitario, è in grado di regalare sogni. Un nutrito gruppo di clienti abituali, ogni mercoledì sera, si reca al cinema e si abbandona sulle morbide poltroncine. Ma una sera, la persona che sogna più di tutti è proprio Alain. Il proprietario del cinema è rimasto rapito dalla bellezza di una ragazza, la dolce e misteriosa Mélanie, e dal suo cappotto rosso. Una sera al termine della proiezione del film Mélanie è invitata a Cena da Alain, una cena che gli cambierà la vità, successivamente comincerà una ricerca disperata ed una serie di situazioni divertenti per la ricerca della misteriosa ragazza con il cappotto rosso, scomparsa senza spiegazione, nello stesso tempo Alain dovrà occuparsi del suo Cinema Paradis occupato per le riprese di un film dal titolo “sognando Parigi” e coinvolto in una serie di situazioni curiose con il regista, l’attrice fino alla scoperta delle loro vite private. Senza rendersene in realtà l’arrivo dell’attrice Solène Avril è collegata alla scomparsa di Mèlanie, non svelo il finale tutto da leggere.
Punti di forza: durante la lettura emergono numerosi riferimenti a film francesi e internazionali famosi, non solo vengono riportati come Cyrano de Bergerac, appuntamento a quattro, ma nello stesso tempo il protagonista Alain Bonnard si ritrova a vivere situazioni simili dei film citati dall’autore, come quando si trova in un condominio alla ricerca della misteriosa Mélanie e bussa alla porta di un appartamento abitato da un gatto ma criticato dalle lamentele del vicino Giapponese Nakamura perché la proprietaria fa sempre tardi la notte e turba il suo sonno notturno, in questa vicenda per chi non l’avessi visto mi ha ricordato il film del 1961 Colazione da Tiffany (breakfast of Tiffany) oppure un altro riferimento al famoso film di nome film nuovo cinema paradiso del 1988, l’inseguimento nella seconda parte del libro a Montmartre simile alla scena del favoloso mondo di Emèlie, quando quest’ultima deve dare un appuntamento al collezionista di fototessere Nino, e altri riferimenti ancora.
Il titolo originale del libro è “Les Amour au Paradis”, con riferimento al film nuovo cinema paradiso nonché nome del cinema d’essai ereditato dallo zio di Alain, alla fine del libro compare una lista dei film citati nel romanzo, ciò di cui sono rimasto stupito è l’iniziativa dello scrittore di creare un romanzo che parla di cinema, e poi immette il protagonista in situazioni simili alle scene dei film da lui citati e nello stesso tempo crea un romanzo d’amore con riferimento a vari film romantici, in cui il cinema è il protagonista vero e proprio del romanzo, tutto ruota attorno ad esso, fino alla soluzione del giallo nascosto tra le pagine del libro, ovviamente non svelo per chi deve leggerlo. L’autore nel creare questo libro non solo ha dovuto svolgere un attività di ricerca nei confronti dei vari film romantici, ma nello stesso tempo ha dovuto creare una storia e situazioni per coordinare la trama principale, con i personaggi e i vari riferimenti, questo secondo è il suo più grande merito da dovergli riconoscere.
Punti a sfavore: Da premettere che io sono un grande ammiratore di Nicolas Barreau, ho letto tutti i suoi libri, nei primi due non vi ho trovato nulla di così innovativo rispetto all’ultimo, credo che in un certo vi sono dei riferimenti nei confronti dei libri precedenti, per questo lo scrittore appare un poco retorico, nulla di nuovo e scontato, per esempio la donna misteriosa del Romanzo una sera a Parigi, cioè Mélanie adora i ponti, nel suo primo libro gli ingredienti segreti dell’amore si riferisce a questi ultimi come i preferiti per gli innamorati, un altro collegamento è con il cappotto rosso, le donne nei suoi romanzi hanno spesso questa caratteristica, altra coincidenze le lettere d’amore, elemento centrale nei suoi due primi libri (gli ingredienti segreti dell’amore e con te fino alla fine del mondo), anche nell’ultimo libro trovai all’inizio una lettera d’amore di Mélanie per Alain con il timore di trovarne altre ed essere retorico, ma non fu così…
Conclusioni finali: Una sera a Parigi, è un libro piacevole che consiglio a tutti per una lettura, tranquilla, serena e riposante, nulla d’impegnativo, dovete essere amanti del genere romantico oppure meglio lasciare perdere, chiudo questa recensione con questa frase a mio avviso è sicuramente tra le più belle di Nicolas Barreau:
“aspettavo solo te!! Un attimo dopo eravamo abbracciati e ci tenevamo stretti, un po’ piangendo e un po’ ridendo, e le nostre bocche si trovarono senza bisogno di parole. Ci baciammo, i minuti diventarono anni e gli anni un pezzetto d’eternità. Ci baciammo sotto un lampione, luna tre le lune. Ci baciammo su uno dei ponti più belli di Parigi e in quel momento fu solo. Volammo via, sempre più lontano, e la città si trasformò in una stella tra le stelle.”
Recensione di una sera a Parigi di Nicolas Barreau


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