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Recensione "Easy" di Tammara Webber

Da Glinda
Avevo promesso che oggi avrei pubblicato la recensione di Easy e, nonostante la grande mole di lavoro che sto affrontando per l'uscita di Shades of Life, cerco sempre di mantenere le mie promesse.  Easy era un libro da me molto atteso e so che molte di voi lo hanno adorato. Non voglio offendere i vostri gusti, dunque, dicendo che a me non è piaciuto particolarmente. Sopportate questa blogger brontolona, d'accordo?
Data di pubblicazione: 14 marzo 2013 
Traduzione: Marianna Cozzi 
Autrice: Tammara Webber  Editore: Leggereditore 
Prezzo: 12.00 €   
Titolo: Easy   Pagine: 384
Il mio voto:   


Quando Jacqueline segue il fidanzato di lunga data al college di sua scelta, l’ultima cosa che si aspetta è di venire lasciata all’inizio del secondo anno, e di ritrovarsi single a frequentare un’università statale invece di un conservatorio di musica, ignorata da quelli che credeva essere suoi amici.
Una sera, un membro della confraternita del suo ex la aggredisce, ma un misterioso sconosciuto si trova proprio al posto giusto nel momento giusto.Jacqueline vorrebbe solo dimenticare quella notte, ma il suo salvatore, Lucas, si siede il giorno dopo nell’ultima fila della classe di economia, e quando non è impegnato a disegnare la rapisce in un gioco di sguardi.
Attratta da Lucas ma spaventata dalle proprie paure, Jacqueline non sa se può fidarsi di lui: vuole solo proteggerla e incoraggiarla? Lucas sembra nascondere molti segreti... eppure solo insieme potranno combattere il dolore e il senso di colpa, affrontare la verità e sperimentare l’inatteso potere dell’amore.



La mia recensione



Ormai è chiaro che il nuovo trend letterario è il contemporary romance new adult, e io non potrei che essere ben felice della cosa. In effetti è il genere che più preferisco e sono molti i titoli che spiccano appartenenti ad esso (Pushing the limits - Wait for you - Dare you to - Beautiful e Walking Disaster), ma devo dire che Easy non può essere annoverato tra i migliori romanzi di questo tipo che io abbia letto.  E' importante sottolineare che il genere New Adult è spesso visto come una variante del genere erotico con protagonisti un po' più giovani. Niente di più errato. Questo è infatti un genere che come tema principale non ha il sesso, bensì la vita di giovani adulti che si apprestano a vivere esperienze nuove, a volte dolorose e a volte romantiche. Non sempre nei new adult è presente la sensualità spinta, anzi in molti casi è vero il contrario: c'è molto amore e poco sesso, mescolato a temi importanti e spinosi e alla crescita interiore dei personaggi. Ora, Easy rientra perfettamente in questo genere ma, a differenza degli altri romanzi che ho letto, il carico emozionale in esso contenuto non mi ha coinvolto. Leggendolo mi sentivo come se alla trama mancasse una spinta, sia in quanto a romance che in quanto a misteri e drammi esistenziali, per intenderci.  A perplimermi inoltre è stata la discutibile traduzione fatta dalla Leggereditore, che con errori madornali e travisamenti, vari ha continuato a distrarmi dalla lettura.
Il romanzo è narrato in prima persona e al passato storico dal punto di vista di Jacqueline che dopo aver scelto di rinunciare ai propri sogni per seguire il fidanzato, viene abbandonata da quest'ultimo e si ritrova al secondo anno in un'università che non la soddisfa
. Jacqueline avrebbe sempre voluto studiare musica, ma è invece costretta a frequentare tediosi corsi di economia e continuare a scontrarsi con la realtà della rottura con quello che pensava sarebbe stato l'uomo della sua vita.
In un primo momento ho sviluppato una particolare empatia con la protagonista: è simpatica, sagace e decisamente poco sfortunata. Come si può non essere solidale con lei? 

Be', la risposta è semplice. Nel momento in cui qualcuno a lei ben noto ha provato a violentarla e lei ha deciso di non denunciare il fatto, la mia stima per lei è morta
Non perché mi riesce difficile credere che qualcuno in stato di shock possa decidere di non denunciare un atto simile, ma perché né il suo salvatore (che poi si rivela essere un vero e proprio cavaliere che lotta contro la violenza sulle donne) né lei, rinsaviscono prendendo la decisione giusta. Nemmeno quando la tentata violenza si ripete più e più volte. 
Nonostante queste terribili esperienze, destabilizzanti e atroci, Jacqueline riesce a distrarsi abbastanza facilmente in effetti, prendendosi una cotta madornale per Lucas, un bad boy (per niente bad boy) con cui decide di giocare per togliersi l'ex fidanzato dalla testa. E come se non bastasse subisce anche il fascino del suo perbenissimo tutor di economia, Landon, con cui ha un interessante rapporto epistolare.
Quasi che un tentato stupro non sia devastante. Vi chiedete dove sia la coerenza in tutto questo? Anche io. Uno dei punti positivi di Easy è Lucas. Lui è un personaggio interessante, ha un certo spessore e una cifra morale non indifferente, ed è facile innamorarsi di lui. In effetti, se non fosse stato per il suo fascino, il romanzo l'avrei decisamente abbandonato senza troppe cerimonie. Ma Lucas sa farsi amare, non c'è che dire. I suoi segreti, il suo passato doloroso, i suoi modi di fare, conquistano al primo colpo. Peccato però che l'autrice abbia approfondito poco il suo personaggio. Il libro narrato dal suo punto di vista sarebbe stato decisamente più interessante e sono certa che sono in molte a pensarla come me.
Vedere invece l'innamoramento attraverso gli occhi di Jaqueline è non è stata un'esperienza abbastanza coinvolgente. Avviene tutto con una facilità disarmante. Anche la scoperta più sconcertante non è in grado di sconcertare Jacqueline, che è stata caratterizzata come un personaggio un tantino glaciale
Insomma, vi sembra normale che un lettore debba domandarsi: "ma è innamorata o no di Lucas?". Be', la mia risposta è no, non è normale. In un romance i sentimenti devono essere forti, imperanti, palpabili. Quelli di Lucas per lei vibravano attraverso le pagine. I suoi per lui e per gli altri personaggi invece... no.  Niente in Jacqueline è degno di nota, molto invece è degno di biasimo. La scelta di tacere sulla tentata violenza sessuale (con conseguenze terribili per altre ragazze), prima di ogni cosa. 
Easy aveva il potenziale per essere un romanzo indimenticabile. Ma temo che l'autrice non abbia giocato bene le sue carte. La narrazione è buona (nonostante la pessima, pessima traduzione), ma è come se la trama fosse stata diluita. Ciò che mi ha lasciato insoddisfatta è la bassa presenza di sentimenti.  Dopo la rottura di una relazione come quella che legava Jacqueline e il suo ragazzo, ci si aspetterebbe di leggere disperazione. Dopo una tentata violenza sessuale, si penserebbe che la protagonista sia sotto shock, terrorizzata, distrutta. In particolare quando la tentata violenza viene ripetuta. Ma non è ciò che ho trovato in Easy. Non nascondo che la reazione di Jacqueline, invece, mi ha atterrito. Ho letto molti libri che trattano un simile argomento (primo tra tutti Wait for you), e in nessuno di questi la protagonista reagisce come se ciò che le è appena accatudo è da considerarsi alla stregua di un tacco rotto. Lo so, forse sembrerà esagerato il mio paragone, perché in effetti, a parole, Jacqueline sembra turbata e ferita. Ma i suoi gesti dicono ben altro: si rifugia nelle braccia di un ragazzo sconosciuto e cerca addirittura l'intimità con lui. Subito dopo un tentato stupro. Ora. So che si tratta di un romanzo e sono la prima a dire che i libri non rispecchiano la realtà, ma la coerenza comunque non mi dispiace. In particolare quando si tratta temi così delicati.   A grandi linee Easy è un libro carino, che brilla in alcuni momenti grazie al misterioso e affascinante Lucas, ma che non è in grado di segnare il lettore come altri romanzi dello stesso genere.
 
Verdetto: un protagonista maschile memorabile, per un libro che non brilla come ci si aspetterebbe

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