Magazine Cultura

[Recensione] Extraunione e la società degli uomini morti di Michele Raniero

Creato il 27 maggio 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Extraunione e la società degli uomini morti di Michele RanieroTitolo: Extraunione e la società degli uomini morti
Autore: Michele Raniero
Editore: Il Ciliegio Edizioni
ISBN: 9788888996875
Numero pagine: 228
Prezzo: € 16
Genere: Fantascienza
Data di uscita: 27 maggio

Voto:

[Recensione] Extraunione e la società degli uomini morti di Michele Raniero

Trama: Unione rischia di essere definitivamente distrutta dall’attacco di una potenza straniera che ha tessuto il suo piano di conquista alla ricerca di vendetta. Forse un’ultima speranza alberga in un altro continente sottomesso, quell’Extraunione comandata dalla Società degli Uomini Morti, un’organizzazione clandestina nata nell’odio, che agogna la libertà perduta, che lotta per la rinascita. Met Roustin, in una corsa contro il tempo, dovrà cercare di unire quei due mondi che, a causa dello strano disegno del Destino, sono entrambi suoi, prima che l’intero pianeta paghi le colpe di un solo uomo.

Recensione: Parto con un’osservazione riguardante il genere del romanzo: viene presentato come distopia, ma in realtà mi riesce difficile considerarlo tale. I personaggi parlano delle angherie dei soldati, delle difficili condizioni di vita, ma l’atmosfera non è soffocante e disturbante come invece dovrebbe essere in un romanzo di questo genere. Ne “Il viaggio dell’eroe” di Vogler si parla di un passaggio dal mondo ordinario al mondo straordinario, passaggio che avviene dopo la presentazione del primo. Be’, in un distopico secondo me è una fase essenziale, visto che senza una presentazione approfondita è difficile comprendere le ragioni che spingono i protagonisti a opporsi alla società. In questo caso il passaggio è troppo rapido, a parer mio; avrei quindi preferito qualche approfondimento in più.

La prima parte del romanzo è appunto quella più superficiale: i due protagonisti si ritrovano a compiere azioni piuttosto significative senza molti ripensamenti, la madre di Met è un personaggio quasi inesistente, i due si comportano come se non avessero alcun motivo per vivere. Li ho trovati poco credibili per questo motivo. Di positivo, invece, per quanto riguarda i personaggi in generale, bisogna dire che l’autore si è sforzato molto nel far parlare ognuno in modo diverso. Ogni individuo ha un suo modo di parlare, tra tutti spicca Sam che ripete “amico” fino allo sfinimento, e perfino il protagonista gli fa notare che non l’ha mai chiamato per nome neppure una volta in tutto il romanzo, quel dialogo mi ha fatto sorridere, visto che alla lunga era impossibile non notare il modo di parlare di Sam.

Veniamo allo stile: mi chiedo se sia stato effettuato un editing del testo, perché ci sono tutte le d eufoniche e quintali di avverbi, questi sono i primi due problemi che saltano all’occhio. King dice che gli avverbi sono per gli scrittori pigri, e durante la lettura l’ho pensato spesso anch’io. Per esempio, gli occhi di un personaggio vengono definiti “eccessivamente intensi”, ma che vuol dire? Cosa dovrei immaginarmi? E questo è solo uno dei tanti esempi, purtroppo ci sono davvero troppi avverbi.

Un altro problema stilistico riguarda le descrizioni, sia delle persone che dei macchinari: nel primo caso vengono citate quasi sempre due caratteristiche (età e capelli), nel secondo ogni volta che compare un nuovo marchingegno ci viene spiegato il funzionamento in maniera dettagliata; se da una parte ciò dimostra l’impegno dell’autore nel creare un mondo verosimile fin nei minimi dettagli, dall’altra le descrizioni di questo tipo rallentano la narrazione.

La cura di Raniero emerge anche in altri casi: consiglio di fare un salto sullo splendido sito dedicato alla serie (www.extraunione.it), inoltre si può notare molta attenzione anche per quanto riguarda il mondo in cui si muovono i personaggi.

Il potenziale c’è, decisamente, e secondo me con l’aiuto di un buon editing sarebbe emerso ancora di più senza troppi problemi. Quando uscirà il secondo episodio della serie lo leggerò, sia perché voglio sapere come proseguirà la storia, sia perché credo che l’autore abbia un ampio margine di miglioramento.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :