Che succede quando una saga cinematografica giunta oramai al quinto capitolo riesce ad entusiasmare milioni di spettatori rendendoli ancora più schiavi di se stessa? Beh si realizza un sesto, un settimo ed un ottavo capitolo!
Questo è in generale il motto della Universal per quanto riguarda la saga action più adrenalinica degli ultimi anni, Fast and Furious è oramai divenuto un appuntamento fisso per tutti coloro che sperano in un'ora e mezza di intrattenimento puro, azione, auto da sballo e testosterone che va a mille.
Fast and Furious 6 o Fast Six, come preferite, prosegue senza intoppi sulle vicende che hanno segnato la saga negli ultimi capitoli, il regista Justin Lin è bravissimo a capire insieme alla Universal che con questo capitolo non si poteva far altro che osare e battere il ferro finchè "bollente".
Chiaramente un film come Fast Six va preso per quello che è, un pop corn movies con un cast amato dai giovani e un quantitativo di azione senza precedenti, difficile infatti non trovare falle colossali nella sceneggiatura oppure scene al limite del "fantascientifico", ma questo è proprio il senso di questa saga e questo sesto capitolo sembra il vero passo successivo di un'evoluzione cinematografica partita già dal lontano 2001.
Il tutto sembra essere impostato come si osservasse un videogame, Fast Six è un livello successivo, ne migliore ne peggiore, ma successivo, i personaggi sono cresciuti col pubblico e si sono fatti apprezzare man mano nel corso del franchise, un importante giochetto che sembra aver funzionato alla grande nel cuore del pubblico.
Ciò che assolutamente non si deve fare con Fast Six è andare a fossilizzarsi su degli standard qualitativi perchè altrimenti si noterebbe una certa banalità nei discorsi, l'assoluta mancanza di realismo e soprattutto una certa discontinuità in una sceneggiatura che cerca si di ricollegarsi ai capitoli precedenti, ma che sembra farlo molto forzatamente.L'amatissimo cast è ciò che rende la saga Fast and Furious un vero e proprio modello generazionale di riferimento, Vin Diesel, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Paul Walker e Tyrese Gibson non vinceranno mai un Oscar, ma riusciranno sempre a dare al pubblico quel senso di appagatezza, ognuno di loro ha qualità diverse, eppure tutti riescono a dare le stesse sensazioni positive.
Il villain di turno è finalmente temibile, il personaggio interpretato da Luke Evans è ciò che questa saga merita, nei precedenti capitoli mai si è avuta quell'impressione di costante pericolo per i protagonisti, con Shaw finalmente si è giunti a questo importante traguardo, ovvero un grande eroe merita un grande villain.
Ottimi gli effetti speciali, tralasciando il fatto che per un action non fantascientifico non ci si aspetti scene a limite del reale, Fast Six sfrutta al meglio il lato visivo regalando in più di un'occasione spettacolo allo stato puro.
Il sonoro ed in generale la colonna sonora sono il vero tallone di Achille, musiche fuori contesto e fuori controllo nei momenti topici del film non fanno altro che rendere quasi impossibile la visione, la scena chiave sulla pista militare ne è la prova lampante, "provare per credere".In conclusione posso affermare che Fast Six è il degno sesto capitolo di una saga lontana dagli standard, una saga che continua a non annoiare nonostante la marea di difetti che la contraddistingue e forse è proprio la sua imperfezione a renderla così tanto amata.
Vi raccomando occhio alla chicca ai titoli di coda........ da urlo.... vale solo lei l'intero prezzo del biglietto....
di Frenck Coppola