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Titolo: Fear Itself 6 (Marvel Miniserie 124)
Editore: Panini Comics – Marvel Italia
Numero di pagine: 48 (brossurato)
Prezzo: 3,00€
Contiene: Fear Istelf 6, Fear Itself: The Home Front 4-6
Voto: ![[Recensione] Fear Itself 6 [Recensione] Fear Itself 6](http://m2.paperblog.com/i/103/1035958/recensione-fear-itself-6-L-GpXMIa.png)
Sesta e penultima parte del crossover dell’anno della Marvel; questo numero vedrà i Vendicatori rimasti prepararsi allo scontro finale contro il Serpente (il dio nordico intenzionato a conquistare l’universo protagonista della saga) e sapremo di più sulle condizioni di Thor, caduto nel numero scorso dopo aver sconfitto Hulk Verde e la Cosa, trasformati in araldi del Serpente. Il vero mattatore di quest’albo però è Steve Rogers/Capitan America, caratterizzato molto bene ed in grado, per la prima volta in questa miniserie, di regalare qualche momento emozionante. Considerati gli scorsi cinque numeri, mi aspettavo di peggio, fortunatamente questa volta Matt Fraction è riuscito a tirare fuori dal cappello un ottimo Capitan America in grado di salvare in parte il numero, arricchito, ancora una volta, delle ottime illustrazioni di Stuart Immoten.
Seguono alcune storie brevi tratte da Fear Itself: The Home Front:
Le prime due mostrano le reazioni di Mr. Fear (un nemico dell’Uomo Ragno) e Dust (una X-Men) alla paura dilagante nel mondo in seguito all’avvento del Serpente. La loro particolarità è l’essere lunghe una sola pagina ciascuna, per testi ed illustrazioni di Howard Chaykin. Discrete.
Vi è poi una storia, poco interessante, incentrata su Blue Marvel, un supereroe poco conosciuto alle prese con una crisi che vede contrapposti una nave americana e un sommergibile cinese. Testi di Kevin Grievoux e disegni di MC Wyman. Più interessante invece quella dedicata al supereroe indiano Aquila Americana, che mostra la sua tribù preda del razzismo dei bianchi che abitano una cittadina vicino alla loro riserva ma che è, purtroppo, rovinata da un finale demenziale. Simon Spurrier ai testi per matite di Jason Latour.
Chiude una storia comica sui Vendicatori dei Grandi Laghi, con la partecipazione dell’Uomo di Amianto, vecchissimo nemico della Torcia dei Fantastici 4 e comparso per la prima volta nel 1963, a cura di Elliott Kalan e Ty Templeton. L’essere volutamente demenziale la rende quella che ho apprezzato di più tra le storie brevi pubblicate in questo albo, che, comunque, non aggiungono nulla alla storia principale.
In definitiva, un albo che difficilmente verrà ricordato negli anni, stenterei a consigliarlo a chiunque se non fosse per le pesanti ripercussioni che questa storia ha già avuto e, a maggior ragione, avrà dopo il finale sull’universo Marvel che lo rendono un albo da leggere per chiunque segua la Casa delle Idee.
