Immaginate un luogo immerso nel verde, ville sontuose protette da piante secolari, un caldo avvolgente tipico dei paesi del sud e una cittadina cosiddetta all’antica, si insomma poco incline al cambiamento, di quelle che ogni anno commemorano le pagine della propria storia con una bella saga in costume che prevede una ricostruzione degli eventi tra le poche rovine rimaste, una tortura mortale soprattutto per i poveri adolescenti che sognano – ovviamente – solo la fuga anche se, alla fine, non si sa come, ma rimarranno inchiodati tutta la vita in quel luogo noioso mettendo su famiglia con la reginetta del ballo del liceo.
Siamo a Gatlin, Carolina del Sud, e l’eroe del nostro racconto si chiama Ethan Wate un ragazzo che per sopravvivere alla comunità locale si rifugia nei libri e nei sogni al punto d’innamorarsi dell’eroina partorita dalle sue fantasie notturne, peccato che Mademoiselle un giorno si presenti in carne e ossa a scuola, abbia un nome –Lisa- e sia schernita da tutti perché diversa. La splendida fanciulla, infatti, è una delle Beautiful Creatures attorno a cui ruota la nostra storia.

Dopo i sexy-vampiri vegetariani per amore e gli zombie che emozionandosi tornano senzienti e profumati ora è giunto il momento anche per maghi e streghe di esplorare su grande schermo i sentimenti inter-specie. Il risultato è davvero godibile anche perché alle spalle vi è il primo libro di una saga che ha già stregato orde di lettori nei vari continenti (“La Sedicesima Luna” di Kami Garcia e Margaret Stohl) quindi la solidità dell’intreccio era sin dall’inizio più che garantita.

Il risultato è una versione pulp dei classici (scorreranno nella vostra mente le migliori tragedie shakespeariane accanto a diverse figure femminili della letteratura di un paio di secoli fa) il che conferisce a questa pellicola una precisa e distinta identità, cosa che potrebbe rivelarsi il suo punto di forza o di oblio. Il nostro voto finale è 6+: recitazione, ricostruzione e gusto retrò senza rinunciare alle mode del momento ci piacciono, ci spiace un pochino che il lato sarcastico sia rimasto embrionale e rimane oscuro il motivo per cui un cast di questa portata si sia prestato ad una simile prova, ma chissà… forse il pubblico riuscirà a svelarci questo mistero


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