25 ottobre 2013 • Recensioni Film, Vetrina Cinema •
Il giudizio di Maria Giorgia VitaleSummary:
Recensione Film – Justin e i Cavalieri Valorosi
In un regno con troppe regole, Justin aveva un sogno…
Justin vive in un regno governato da burocrati, dove i cavalieri sono stati costretti all’esilio. Il sogno del ragazzo è diventare un Cavaliere Valoroso, come lo era stato suo nonno, Sir Ronald. Ma suo padre Reginald nonché primo consigliere della Regina, vuole che il figlio diventi un grande avvocato. Dopo aver incontrato la nonna e aver salutato Lara, la ragazza di cui è innamorato, Justin intraprende un viaggio perché vuole realizzare il suo sogno. Nel percorso conosce la caparbia e bella Talia, il bizzarro e bipolare mago Melquiades e l’aitante e furfante Sir Clorex. Dopo un lungo cammino incontra finalmente tre monaci, Blucher, Legantir e Braulio i quali addestreranno il ragazzo mettendolo a dura prova. Justin ha la possibilità di dimostrare ciò che ha appreso raccogliendo la sfida di un ex cavaliere in esilio Sir Heraclio e il suo esercito guidato da Sota che sono tornati in patria minacciando il Regno.
Una sinossi lunga (anche un po’ noiosa) quanto il film. Anche se Justin e i Cavalieri Valorosi dura 96 minuti, questo lasso di tempo sembra dilatato al quadrato. Il regista Manuel Sicilia insieme alla Kandor Graphics ha messo su un grande progetto d’animazione. Oltre 150 professionisti hanno contribuito alla realizzazione del cartone animato la cui produzione è durata quattro anni. Tuttavia, Justin e i Cavalieri Valorosi non ha in sé nulla di originale.
Dalla narrazione all’ambientazione, i rimandi ad altri film d’animazione sono espliciti, si pensi a Ribelle – The brave, Merida e Justin hanno lo stesso colore di capelli, entrambi vanno contro il volere dei propri genitori per rincorrere un sogno ed entrambi sono bramosi di avventure. E anche se i protagonisti non sono felini, c’è un richiamo a Il gatto con gli stivali. Al di là della breve scena del micio intrappolato quasi all’inizio del film, che può essere letta come un omaggio giacché in quello Antonio Banderas prestava la voce al protagonista come in questo per il quale è anche produttore, lo scontro che Justin e Talia hanno contro l’esercito di Sir Heraclio assomiglia tanto a quello della coppia Gatto e Kitty. E se guardiamo un po’ al passato, il personaggio di Sir Clorex non può che richiamare Gaston, l’antagonista in La bella e la bestia, entrambi bellimbusti, arroganti e muscolosi. Eppure lo sceneggiatore è Matthew Jacobs, lo stesso che ha curato il sorprendente film d’animazione Le follie dell’imperatore. Insomma, il film non presenta grinta e vivacità, è un film d’animazione carente di ritmo e spirito, elementi invece che trasudano dal protagonista.
Uno sguardo al cast. Per Justin e i Cavalieri Valorosi, nella versione originale, hanno prestato la voce tanti attori, visto che i personaggi sono tredici. Per citarne qualcuno oltre Antonio Banderas nel ruolo di Sir Clorex, compaiono Freddie Highmore (La bussola d’oro, Arthur e il popolo dei Minimei) che è Justin, Alfred Molina (La pantera rosa, An education) è Reginald e Rupert Everett è il damerino Sota. Per quanto riguarda la colonna sonora curata dal compositore inglese Ilan Eshkeri e dal produttore musicale Stephen McLaughlin (The dreamers, Mr. Holland’s Opus) emerge Heroes, un brano coinvolgente e dall’ambientazione epica, interpretato dalla giovane Rebecca Ferguson, cantante che ha partecipato alla X edizione di X Facton UK.
È un peccato per Justin e i Cavalieri Valorosi perché avrebbe potuto essere un bel film se ci fossero stati degli escamotage ritmici spalmati per gran parte del film.
Di Maria Giorgia Vitale per Oggialcinema.net
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