Titolo: Gabbiani
Autore: Sara Monetta
Editore: Liant
Prezzo: € 1,90
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Voto:
Trama:
Gabbiani è una storia dal forte valore sociale. Racconta la vita di Milo, “bambino di strada”, della sua esigenza di fuggire dalle costrizioni subite e il suo non voler essere fagocitato in un’esistenza ingiusta, vissuta in una città pervasa da delinquenza e mafia. Pur essendo frutto di fantasia la scrittrice ha descritto una realtà tristemente esistente, raccontando la voglia di reagire della popolazione, attraverso anche cooperative sociali e la chiesa. Reagire perché “siamo tutti un po’ gabbiani: abbiamo grandi ali per volare lontano, ma restiamo poi fermi a terra non appena si alza il vento”.
Recensione:
Temi scottanti come quello della criminalità, in particolar modo giovanile, sono al giorno d’oggi tristemente noti ma nello stesso tempo messi in ombra: si tratta di un sistema complesso che si aggancia a una rete sconosciuta e letale di malavita, un’organizzazione che non ammette falle o sgarri, pena la morte.
Questo racconto affronta l’argomento da un punto di vista diverso: si parla di una città che potrebbe essere una qualsiasi, mancano i riferimenti spaziali e temporali per cui il lettore non ha difficoltà a immaginare una realtà propria, che purtroppo quasi tutti conoscono. L’unico elemento paesaggistico è rappresentato dal mare; ma l’idea che dà è quella di grigiore e sporcizia, lontanissima da spiagge assolate ed estati colorate.
Il protagonista è un ragazzo di strada che non ha mai vissuto al di fuori di quell’ambiente che l’ha adottato: il giro di elemosine, furti e spaccio in cui vede coinvolti altri bambini è la sola direzione che intravede per il suo futuro, fino a quando incontra una spigliata ragazzina che lo invita a seguirla al catechismo. Entra in gioco il colore, un rosa che sembra voler invadere ogni parola, e per il giovane si presenta per la prima volta un’alternativa: è la figura del sacerdote, un ex ragazzo di strada che raccontandogli la sua personale esperienza gli offre una via d’uscita.
Sarà però necessario un evento tragico, uno degli scontri tra clan che decimano vite senza tenerne conto, perché il ragazzo scelga di rischiare tutto per staccarsi dall’ambiente e dare una svolta al proprio futuro come mai aveva pensato di poter fare.
L’andamento della storia è pacato anche nelle sequenze più concitate, senza nulla togliere all’intensità della narrazione; i toni sono irreali, sempre volti verso il fiabesco, in cui solo la fantasia e l’immaginazione riescono a permettere un barlume di evasione, una pausa per non pensare, una sosta in mezzo alla vita caotica e sempre sul filo del rasoio che si conduce crescendo in mezzo a una strada.
Nel complesso una lettura breve ma eloquente, con solo qualche marginale imperfezione nell’editing, che tiene avvinti fino alle ultime parole lasciando libero il lettore di spiccare il volo insieme al giovane protagonista verso un futuro che promette di essere finalmente migliore.