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Recensione | Gotham 2×12 “Mr. Freeze”

Creato il 02 marzo 2016 da Parolepelate

Recensione | Gotham 2×12 “Mr. Freeze”

Buonasera amici di Gotham e dintorni (?),

questa pausa è stata luuuuunghissima e devo confessarvi che con quest’episodio non sono ancora riuscita a rientrare in piena atmosfera Batmaniana (?) (NdR. Qualcuno chiami l’Accademia della Crusca per tutti questi nuovi termini che sto coniando, sia mai che li accettino anche a me e finalmente si parlerà di qualcosa che non sia petaloso!).

Comunque, dicevo, ci hanno lasciato con il dubbio su Mr. Freeze fino alla fine della pausa e adesso la nostra attesa viene ripagata, finalmente!

Vediamo nel dettaglio i fatti salienti della puntata.

Recensione | Gotham 2×12 “Mr. Freeze”

L’ho detto e ripetuto probabilmente centinaia di volte, ma, visto che siamo in tema, lo ri-ri-ripeto. Sono cresciuta con la gloriosa serie animata di Batman e lì Mr. Freeze era poco più che un uomo triste intrappolato in un costume-lattina, perciò sono rimasta piuttosto shoccata da questa versione dell’Uomo Ghiaccio, un aitante nerd con la moglie morente. Che cambiamento, ragazzi! Ovviamente, Gotham detiene probabilmente un record, arrivati a questo punto, per la crescente familiarità con cui ci presenta i nuovi personaggi per poi stravolgerne tratti e storia affinché diventi qualcosa sufficiente per poterci immedesimare con quel personaggio, ma allo stesso tempo sufficientemente diverso perché continui ad essere interessante seguirne lo sviluppo. L’episodio di apertura di questa seconda parte della seconda stagione non sarà stato il migliore tra tutti, ma sicuramente la sua storia ha toccato le giuste corde.

Recensione | Gotham 2×12 “Mr. Freeze”

Se siete abbastanza informati sul personaggio di Mr. Freeze, sapete qual è la sua storia: una moglie malata, il congelamento criogenico che non vuole funzionare, uomo brillante, ma disperato che si risolve ad una vita da criminale, non per conquistare il mondo, bensì soltanto per permettere a sua moglie Nora di vivere abbastanza a lungo da essere rianimata (sì, perché in realtà, nel fumetto come nella serie animata, la moglie di Mr. Freeze ci viene già presentata in modalità bastoncino Findus). Il Mr. Freeze “originale” non arriverà mai all’ultima parte del mio elenco e mi scuso per lo spoiler, o forse no, perché se conoscete anche solo qualcosa del mondo di Batman, sapete che le basi sono le stesse in ogni caso. Ho apprezzato il lento regredire di Victor Fries, ma ho soprattutto apprezzato il fatto che Nora ci viene presentata come un personaggio, non soltanto come il mezzo a cui di solito viene ridotta nei fumetti e nei cartoni animati. Abbiamo la possibilità di vivere Nora come una persona a tutti gli effetti, compresa la sua malattia, che è tragica, dolorosa e spaventosa. Nora non è la bella intrappolata in un cubo di ghiaccio; questa Nora è esausta, vive in pigiama e a volte smette improvvisamente di respirare. La sua malattia non è bella e non dovrebbe esserlo. Dovrebbe essere brutale, tanto da indurre un brillante scienziato in un assassino e ladro.

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Allo stesso modo, una pistola criogenica che può congelare le persone all’istante potrebbe ben presto risultare sciocca, ma se ci pensate, il processo non dev’essere stato poi così divertente. La furia criminale di Victor Fries comincia come un test delle varie formule criogeniche con le quali spera di riuscire a salvare sua moglie. Le dice, infatti, che le sta testando su alcuni topi di laboratorio. Sì, degli enormi topi di laboratorio, che hanno anche la brutta abitudine di liquefarsi in una disgustosa poltiglia di grasso e sangue quando la triliardesima formula gli dà lo stesso risultato delle precedenti, costringendolo ad interrompere la sua danza della vittoria prima che il suo fallimento si sparga per l’intero laboratorio. Permettetemi di dirlo, che schifo!

Recensione | Gotham 2×12 “Mr. Freeze”
Recensione | Gotham 2×12 “Mr. Freeze”

Il terribile esodo della mafia di Gotham City alla fine della prima stagione ha lasciato un enorme buco tra le infrastrutture della città, almeno, lo lascia adesso che Pinguino (che si ritrova rinchiuso ad Arkham per l’uccisione di Galavan) non è più in grado di farvi fronte con il suo aplomb d’altri tempi e la sua moderna brutalità. Butch, d’altro canto, è assolutamente spiazzante in questo nuovo ruolo – così come la faccia tosta di Tabby che vorrebbe aiutarlo. Galavan si è mosso troppo velocemente, troppo brutalmente e, infine, troppo impulsivamente per poter credere di mantenere potere e influenza. Il vuoto di potere nel mondo criminale di Gotham non verrà riempito da un nuovo personaggio, da un nuovo criminale in carriera, bensì proprio da coloro ai quali la legge ha negato giustizia e perciò hanno ceduto ai loro demoni (come Nygma) o alla loro vita civile (come Fries). I cattivi dal passato tragico sono sempre stati gli avversari più affascinanti di Batman e la complessità delle loro storie, specialmente quelle di Victori Fries, Edward Nygma, Harvey Dent e Selina Kyle, che sono fatte apposta per essere trasposte in TV, sono state trattate nel modo giusto.

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Fino ad ora, l’introduzione di Victor e Nora Fries e la decisione di fare di loro una sorta di coppia del crimine, funziona e dà a Gotham lo spazio necessario per approfondire questa tragica coppia. Oltretutto, presentandoceli come persone normali, gli scrittori della Serie hanno fatto del loro meglio per ri-affermare il continuo inferno che è la città di Gotham: un posto in cui persino i più grandi eroi mentono e uccidono i loro amici/nemici con il benestare del loro sottobosco psicotico. Non vedo l’ora di vedere Freeze nuovamente in azione.

E ora pronti alla mia consueta (quanto vi è mancata, eh?) Rubrica?

Recensione | Gotham 2×12 “Mr. Freeze”
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The Irrelevant-Not-so-Irrelevant Gotham’s Database

– Nessun piccolo Batman in vista. Magari sta ancora piagnucolando per Silver e Tabitha costrette a fuggire.

– Poiché Tabitha non ha lasciato Gotham, ciò significa che anche Silver è ancora in giro o sua zia l’ha finalmente abbandonata in una scuola in Svizzera?

– Non so se è perfetta o disturbante l’idea di Selina che vede sempre tutto, è ovunque, spia chiunque. Ha problemi di insonnia?

– Vogliamo parlare dell’assortimento di strumenti che Butch adopera per il suo moncherino? Mi dà l’impressione di un Capitano Uncino durante un incubo dovuto all’abuso di sostanze stupefacenti, scritto da Tim Burton che finge di essere David Lynch.

– Sono già stufa della diatriba Jim Gordon contro tutti-quelli-che-in-realtà-sanno-che-ha-per-certo-ucciso-Galavan. È disturbante che Gotham si sia preso così tante liberà nel rendere un personaggio così amato e amabile nei fumetti e trasformarlo in un antipaticone sullo schermo.

– E non è neanche il fatto dell’omicidio che rendere Gordon così antipatico. Il codice del “niente uccisioni” appartiene a Batman. La cazzutaggine di Gordon è… beh, proprio la sua.

– Voglio che Pinguino uccida grottescamente tutti i suoi nemici e viva felice e contento con una bambola che ha le sembianze di sua madre. Chiedo troppo?

E voi, cosa ne pensate del ritorno di Gotham?

Vi è piaciuta la puntata?

P.S. Prima di darvi appuntamento alla settimana prossima, perché non date un’occhiata al promo del tredicesimo episodio, A Dead Man Feels No Cold? ;)

 

 

 

 

Alla prossima! <3"><3"><3"><3"><3

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