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Recensione | Grey’s Anatomy 12×08 “Things we lost in the fire”

Creato il 21 novembre 2015 da Parolepelate

Quando ho spento il pc dopo aver visto la puntata mi sono detta che sarebbe potuta andare peggio essendo un winter finale e conoscendo Shonda. Io immaginavo tragedie apocalittiche e gente in fin di vita e invece tutto sommato fino a Febbraio possiamo vivere tranquilli sapendo che quando Grey’s tornerà saranno ancora tutti sani e salvi. Gli autori hanno deciso di giocare molto sull’aspetto emotivo e psicologico dei personaggi per far saltare i loro e anche i nostri nervi. Vediamo di analizzare le singole situazioni.

La Bailey si trova ad affrontare la sua prima emergenza da capo e se la cava davvero alla grande, perdendo solo una vittima dell’incendio.

Recensione |  Grey’s Anatomy 12×08 “Things we lost in the fire”

Eppure, come sottolinea lei stessa a Webber, riesce a pensare solo a quella. Se non ho versato fiumi di lacrime per i medici l’ho sicuramente fatto per il pompiere morto a causa delle ustioni. La sua costante preoccupazione per i suoi ragazzi nonostante fosse perfettamente consapevole delle proprie condizioni e sapesse di non potercela fare mi hanno davvero toccato. Per non parlare della moglie poi. Vedere quella donna al capezzale dell’amore della sua vita rassicurarlo di aver fatto un buon lavoro e sapere che ha vissuto trent’anni aspettando questo momento è stato davvero straziante. Sarò io che sono fissata, non lo so, eppure mentre guardavo quella donna consolare il marito nei suoi ultimi istanti di vita io ho rivisto Meredith che lascia andare Derek. It’s ok, you go. Parole diverse ma il messaggio è lo stesso: hai fatto il tuo lavoro qui, hai finito, hai dato tutto, ora puoi andare  È impressionante come alla fine Grey’s riesca sempre a smuovere in me qualcosa di profondo. E non importa che sia un personaggio presente dalla prima puntata oppure apparso solo da venti minuti. Io ero lì a tifare per quel pompiere, a sperare che non morisse esattamente come ho fatto con George, Mark e Derek. Questo show ha una capacità di farmi entrare in empatia con ogni singolo personaggio che è davvero fuori dal comune. Forse è perché quei drammi sono così umani, così vicini a noi e trattati in modo così vero che è impossibile rimanere distaccati davanti ad essi.

Fra i pompieri feriti c’è anche il fidanzato della madre di Owen e con l’arrivo della signora Hunt riusciamo a scoprire qualcosa di più sull’origine dell’odio di Owen nei confronti di Riggs. Intuiamo che Nathan fosse uno di famiglia da come lo abbraccia la madre di Hunt e unendo questo alla frase di Meredith (“non mi hai mai detto di avere una sorella”), riusciamo a ricomporre un po’ i pezzi. Mi viene da pensare, come dicevo nella scorsa recensione, che Nathan sia collegato alla morte o a qualcosa di brutto successo ad una persona cara per Owen, a questo punto direi sua sorella di cui forse Riggs era il fidanzato. Quello che mi fa pensare di essere sulla strada giusta è che l’odio fra i due sembra unilaterale. È Owen che odia Nathan, è lui che lo colpisce ed è sempre lui che ne mette costantemente in discussione le capacità come chirurgo. Riggs si limita a fare il proprio lavoro e a difendersi dalle accuse sul lato professionale. Non so cosa sia successo fra i due ma se il rancore di Owen è dovuto solo ad un fatto personale ok, se invece il nuovo cardiochirurgo effettivamente non è un buon medico allora Hunt deve mettere da parte la sua tendenza al silenzio e parlarne con la Bailey.

Recensione |  Grey’s Anatomy 12×08 “Things we lost in the fire”

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Per quanto riguarda Owen e Amelia mi rendo conto sempre di più di quanto sia sbilanciato il loro rapporto. Amelia gli ha raccontato molto di sé, si è aperta con lui, si è confidata, gli ha permesso di starle a fianco e Owen lo ha fatto, si è dimostrato un fidanzato modello. I problemi sorgono quando le parti si invertono. Owen non lascia mai avvicinate davvero Amelia, non le permette di aiutarlo, non si confida con lei e si chiude a riccio ogni volta di più. Allora mi chiedo: che senso ha questo rapporto? Che futuro hanno se queste sono le premesse? Come si può costruire una relazione se mancano dialogo e fiducia? Non basta essere carini e coccolosi nella stanza del medico di guardia se poi non si è uniti nel momento del bisogno, se non si parla.

Questi sono i momenti in cui mi manca Cristina e quelli in cui purtroppo mi rendo conto che gli Omelia non saranno mai i Crowen. Forse da una parte è giusto ma dall’altra penso che si debba arrivare a quel livello di conoscenza, di complicità. Hunt ha bisogno di una relazione così e non so se Amelia sia in grado di sostenerla. Lei è ancora fragile, lo è sempre stata e sicuramente perdere il fratello è stato l’ennesimo duro colpo. La vediamo a fine puntata rifugiarsi nell’alcool e per una persona che ha avuto gravi problemi di dipendenza come lei sappiamo che questo è un chiaro segno di cedimento. Amelia non è Meredith che si scola una bottiglia di tequila e poi la mattina seguente ritorna nell’arena. Qui purtroppo viene fuori uno dei limiti del personaggio di Amelia: La Shepherd non è la Yang. Di Cristina ce n’è una sola ed è giusto che sia così, il problema è che di fatto Amelia ha dovuto prendere il suo posto, il suo ruolo ed è un ruolo che le sta stretto. Ecco perché poi sclera con Meredith davanti alla lealtà della Grey nei confronti di Cristina. È l’ennesima riprova di non essere all’altezza. Owen si confidava con Cristina ma con lei non lo fa e realizzare che anche Meredith preferisce la Yang a lei è troppo. Credo che Mer esageri con Amelia anche perché è stata lei stessa a dirle che è di famiglia e invece ora le ricorda che Cristian è sua sorella, lei è solo la sorella di Derek e lui è morto. È una frase forte, pesante che va ad incrinate ulteriormente il rapporto tra le due. Certo che poi Amelia ci mette del suo dicendo a Meredith che Derek sarebbe nauseato dal suo comportamento. Penso che entrambe stiano avendo un crollo nervoso, dovuto alla ferita che il ritorno di Penny ha riaperto (nel caso si fosse mai chiusa) ma credo fortemente che proprio per questo dovrebbero restare unite. Nessuno meglio di Amelia può capire cosa stia provando Meredith. Loro erano le due persone più vicine a Derek e nessuno sta soffrendo quanto loro. Mi piange il cuore a vederle così e spero che con il tempo possano ritrovarsi.

Recensione |  Grey’s Anatomy 12×08 “Things we lost in the fire”

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Guardando la scena finale ho pensato che Amelia potrebbe anche ritrovarsi molto vicina a Nathan in futuro se lui le dimostrasse compassione e apertura. Il fatto che si siano ritrovati insieme al bar mi dà da pensare dato che quel luogo è sempre stato una tappa fondamentale per le coppie dello show. Dopo la scena in ascensore con Meredith della scorsa settimana mi ero preparata ad un possibile flirt (scusate ma per me è ancora troppo presto usare il termine ship se c’è di mezzo Meredith) Riggs-Grey ma forse non sarà così. Oppure sono io che mi faccio i viaggi mentali e le cose andranno davvero così. Staremo a vedere come proseguirà la situazione.

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Per quanto riguarda i Japril io non so cosa dire, ma tanto non lo sanno nemmeno loro. Sono in una situazione di stallo da cui non accennano ad uscire. Jackson vuole divorziare e poi va a letto con April, April vuole combattere per loro e poi scappa, lui la rincorre mille volte per parlare e quando lei finalmente gli dà l’occasione di farlo lui non dice nulla e si arrabbia perché decide tutto lei. Caro Jackson però, è vero che April fa e disfa tutto da sola però è anche vero che tu sei bello confuso e non sai né cosa vuoi né cosa devi fare. Come se poi non fosse abbastanza Jackson decide di chiedere consiglio a Callie. A Callie? Seriously? Chiedi consigli sulla terapia di coppia ad una che ha divorziato dopo esserci andata? Bravo, mi sembra un’ottima idea. Purtroppo in questo momento Jackson ed April non sono in grado di comunicare, sono proprio su due lunghezze d’onda diverse. Lei in qualche modo è andata avanti mentre lui è ancora fermo al momento in cui April è partita, si sente abbandonato e finche non supererà questa cosa dubito che loro due riusciranno davvero a risolvere i loro problemi.

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Veniamo all’altra coppia: i Jolex. In questa stagione io trovo le loro vicende totalmente assurde. Jo è completamente fuori luogo in ogni situazione, sembra che non sia mai al passo con gli eventi ed inoltre con questa tiritera del nessuno mi ama, nessuno mi capisce, nessuno mi vuole, tutti mi considerano stupida è diventata avvero lagnosa. Basta. Io rivoglio la Jo combattiva delle scorse stagioni, quella disposta a tutto per dimostrare il proprio valore. Adesso sembra una bambina capricciosa che vuole tutto e subito. Vuoi che gli strutturati ti considerino? Bene, allora dimostra quanto vali. Per quanto riguarda il suo rapporto con Alex immaginavo che saremmo arrivati al punto in cui lei non avrebbe più sopportato Meredith. Purtroppo lei non riesce a capire che Alex ora è la persona di Mer, il loro è un rapporto particolare, difficile da accettare per gli esterni ma lei deve riuscire a farlo se vuole stare con lui. Anche Derek lo ha fatto a suo tempo. Ha capito che Cristina avrebbe sempre avuto un posto nel letto di Meredith la mattina e che spesso lei aveva più bisogno di Cristina che di lui. Come quando Meredith è scoppiata a piangere dopo essere andata all’esecuzione del paziente condannato a morte: Derek ha chiamato Cristina e si è fatto da parte. Ecco Jo deve fare lo stesso, Alex la ama ma è anche la persona di Meredith e questo a volte passa in primo piano. Non mi è piaciuta nemmeno la sua reazione alla proposta di matrimonio di Alex perché è vero che forse lui è stato un po’ fuori luogo vista la loro ultima discussione ma è anche vero lei non può pensare che lui lo abbia deciso su due piedi. Alex non è di molte parole, per lui quell’anello vuol dire “io ci sono. Sono qui, tu puoi contare su di me e io voglio contare su di te. Ti amo” e anche se lui non è uno di molte parole glielo dice. E vero che non le fa la classica domanda, le dice solo “yes or no?” ma questa è una proposta totalmente in stile Karev e se Jo non la apprezza forse c’è davvero qualcosa che non va.

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Per quanto riguarda i Maluca devo dire che tutto sommato sono carini anche se mi piacerebbe vederli di più. Nel senso che ora sono arrivati ad un punto in cui stano più o meno insieme perché entrambi provano qualcosa di più dell’attrazione ma noi questo qualcosa non lo abbiamo visto. Non li abbiamo visti interagire, non abbiamo visto crescere il loro rapporto e questo mi dispiace. Spero che avranno un po’ più spazio perché il potenziale c’è ma io non riesco ad affezionarmi ad una coppia se non vedo nascere e crescere il loro sentimento dal principio.

Dulcis in fundo la vera nota positiva dell’episodio: quella meraviglia che è Arizona Robbins. Lei è il raggio di sole di questa puntata, mi ha fatto morire dal ridere e sono contenta di averla finalmente vista volare, anche se si è schiantata. Forse trattandosi di lei e del suo trascorso questi non sono i termini migliori ma dai, ci siamo capiti. Il suo rapporto con Webber è davvero fantastico e sono contenta che lei abbia qualcuno su cui contare. Comunque io l’ho detto e lo ripeto: voglio vederla di più, molto di più. E’ troppo in disparte, come del resto Karev, e questo mi dispiace tantissimo.

Recensione |  Grey’s Anatomy 12×08 “Things we lost in the fire”

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In definitiva direi episodio carino e anche se è mancato il cliffhanger mozzafiato ha offerto tanti spunti su cui riflettere, ma forse questo si è capito visto il mezzo papiro che ho scritto. Ora non ci resta che aspettare fino all’11 febbraio per vedere come andranno le cose.

Voto 7.5/10

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