Recensione | Grey’s Anatomy 12×13 “All Eyez on Me”

Ci sono puntate di Grey’s Anatomy che non capisco subito. Le guardo, ci penso, ci rifletto eppure non riesco a sentire la magia, la scintilla, quel qualcosa che di solito ho con questa serie. Poi però mi arriva l’illuminazione e mi rendo conto che l’episodio in realtà ha qualcosa di più profondo che merita di essere analizzato. Ecco, questa è una di quelle puntate. Quando l’ho vista ho pensato “e quindi? Tutto qui?” salvo poi essere rinsavita e rendermi conto che è successo di tutto fra cui l’ennesimo miracolo della medicina fatto dal nostro Dream Team Questo nome è semplicemente perfetto per loro.. Hanno compiuto qualcosa di eccezionale come se fosse normale, hanno quasi reso ordinario lo straordinario e lo hanno fatto compensandosi a vicenda. Loro non sono solo una squadra, sono una famiglia è in queste occasioni è evidente.

La Torres finalmente è tornata protagonista di uno di quei casi che solo lei riesce a risolvere però il suo comportamento non mi è piaciuto moltissimo. Un medico non dovrebbe mai promettere niente, soprattutto se è un chirurgo e soprattutto se sta cercando
di compiere un miracolo. Come disse Burke a George, l’unico che può fare queste promesse è Dio e Lui non è in sala operatoria. Callie si è sopravvalutata, come spesso fa, e le è andata bene per un pelo. E’ un genio della chirurgia ortopedica e nessuno lo mette in dubbio ma forse un po’ di umiltà non guasterebbe. Come sempre Meredith ha preso le redini della situazione, con discrezione e l’ha guidata attraverso la sua crisi mistica e chirurgica perché ha creduto in lei. Ancora una volta la Grey si è dimostrata una spanna sopra tutti senza però mettersi su un piedistallo.

E’ stata semplicemente spettacolare anche nel finale. E’ scesa dal pulmino e con tutta la naturalezza di questo mondo è

andata a parlare con Thorpe, come se nessuno la stesse guardando. Ma ha ragione lei, come sempre. E’ così che si deve fare. Agire alla luce del sole, davanti a tutti e fingere che nessuno ti stia guardando. Per quanto riguarda Meredith e questo nuovo chirurgo non so esattamente che cosa dire. So che non mi ha dato fastidio vederli insieme, so che mi è piaciuto vedere lei aprirsi ad una nuova possibile conoscenza e so che per una volta non ho pensato che sarebbe terribile vedere Mer con qualcuno di diverso da Derek. Direi che per me è un gran passo avanti. Se ora qualcuno di voi fosse curioso di sapere perché Thorpe si e Riggs no sinceramente non saprei cosa rispondere.

Sarà che adoro i personaggi come Thorpe e che, anche se lo abbiamo visto per poco, questo poco a me è piaciuto.

Tornando a Callie invece la vedo un po’ troppo persa. Purtroppo la sua vita amorosa non è stabile e questo le rende difficile svolgere al meglio il suo lavoro. La Torres non è mai riuscita a scindere questi due aspetti e ha sempre riversato le sue frustrazioni sentimentali nel lavoro. Quante volte l’abbiamo sentita dire che aveva bisogno di rompere qualche osso perché qualcosa nella sua vita non andava? Ecco perché Penny non va bene per Callie. Lei non la sostiene, non l’aiuta, non riesce a darle la tranquillità necessaria per svolgere al meglio i suoi interventi. Se ci riflettete è davvero inammissibile che un chirurgo accetti di fare un’operazione sperimentale senza nemmeno avere un piano B. A Callie servirebbe qualcuno che l’aiutasse a superare le crisi, le servirebbe qualcuno capace di essere un bravo marinaio nelle tempeste. E qui chi ha orecchio per intendere, intenda.

Per quanto riguarda Jackson penso che il fatto di non essersi accorto che quella specializzanda ci stesse provando, perché ci stava provando dai, mi sembra che sia un chiaro segno che non abbia dimenticato April. Mi va bene tutto ma far passare Avery per il ragazzino sprovveduto che non riconosce un flirt proprio no. Io non lo vedo così pronto per andare avanti e secondo me gli serve altro tempo per rimettersi in gioco.

MI sono persa esattamente il momento in cui Jo è tornata normale ma comunque bentornata. Spero solo che non sia un episodio sporadico e che stia davvero risalendo la china del pendio in cui era scivolata. Per una volta ha creduto in se stessa, nelle sue capacità, è tornata ad essere anche simpatica e soprattutto ha evitato la cantilena del “nessuno mi ama, nessuno mi vuole, nessuno mi pensa”. Se le serviva allontanarsi da Seattle per smettere di fare la bambina capricciosa bastava chiedere senza rendersi antipatica ed insopportabile per tutto questo tempo.

Mentre il Dream Team compie meraviglie, gli altri riamasti al GSMH devono occuparsi di un gruppo di cheerleaders e come sempre il caso diventa un aggancio per arrivare ad una riflessione un po’ più profonda. Mi è piaciuta tanto la Edwards in quest’occasione per come è stata in grado di trattare quelle ragazzine; le ha riportate all’ordine e poi ha spiegato loro come essere davvero una squadra. Evidentemente lo stretto contatto con gli strutturati fa bene a questi specializzandi.

In mezzo a tutto questo caos stanno anche iniziando a sorgere i primi problemi per i MaLuca. Non è la prima volta che Maggie dimostra di vivere l’ospedale un po’ come il liceo. Più la guardo e più penso che la Pierce non sia ancora completamente entrata nell’ottica di come si lavora in quel posto. Gli strutturati non vengono giudicati e non si giudicano fra loro, almeno non con cattiveria. Loro sono una famiglia, si vogliono bene e per quanto possano non essere d’accordo con le scelte altrui, saranno sempre pronti a difendersi a vicenda. Maggie però è arrivata da troppo poco per capirlo e questi suoi continui tentennamenti mi fanno intuire che ha ancora parecchia strada da fare. Io capisco il suo discorso, capisco perché abbia paura di essere derisa per la sua storia con una matricola ma concordo con Alex quando le dice che non importa. Perché è così. Non importa a nessuno che uno strutturato stia con una matricola o con uno specializzando. E’ una cosa normale; fa parte da sempre delle dinamiche di quell’ospedale e le cose non cambieranno di certo adesso. O meglio, non importa a nessuno se non alle matricole stesse. Ed è proprio qui che iniziano i problemi. A fine episodio assistiamo ad un ribaltamento di fronti, infatti, se prima era Maggie a non voler uscire allo scoperto ora è Andrew a non volerlo. La cosa è abbastanza evidente dalla sua faccia quando la Pierce lo abbraccia dopo aver pubblicamente dichiarato di uscire con lui. Aprendo una piccola parentesi do ragione ad Arizona perché la scena è stata piuttosto imbarazzante. Bastava tenersi per mano in un corridoio o pranzare insieme per smettere di nascondersi, non serviva di certo il comunicato stampa. In ogni caso quasi nessuno degli specializzandi in realtà è nella posizione di giudicare visto che Ben è sposato con Miranda, che Stephanie usciva con Jackson, che Jo sta con Alex e che Penny più o meno frequenta la Torres eppure sono proprio loro ad accusarsi a vicenda di avere dei privilegi per via delle loro relazioni personali con gli strutturati. Ma anche questo è normale, lo ha fatto Cristina con Meredtih nel primo caso che hanno gestito insieme (quello di Katie Bryce), lo ha fatto Izzzie sia con la Yang che con la Grey, lo hanno fatto tutte le matricole con Lexi e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Anche questa è una dinamica che fa parte dell’ospedale e anche questa non cambierà. Di nuovo mi tornano in mente le parole finali dell’episodio perché non ce ne potrebbero essere più giuste. Sempre collegata a questo tema c’è poi la questione di Warren e della Bailey. Miranda ancora una volta si è dimostrata la migliore; ha saputo essere un grande capo prendendo la giusta decisione nonostante il suo coinvolgimento personale con Ben e ha saputo essere un’ottima moglie mostrando incredulità e ammirazione per ciò che ha fatto il marito perché, oggettivamente, non è proprio cosa da tutti aprire il torace di un uomo con la pinza di un blocco per gli appunti. Aveva proprio ragione Meredith quando ha detto che la Bailey moralmente è al di sopra di tutti loro.

In definitiva direi che è stato un episodio di passaggio, molto medical e poco drama che ha però permesso di vedere progressi nei percorsi individuali dei personaggi l più importante dei quali è stato sicuramente il gesto di Meredith che non è significativo tanto per Thorpe in sé ma perché ci dimostra che la Grey è finalmente pronta ad aprirsi ad un nuovo rapporto, o almeno all’idea di poter conoscere di nuovo qualcuno. E va bene, va benissimo così. Se lo merita. Comunque settimana scorsa abbiamo avuto Riggs e questa Thorpe, ho come l’impressione che presto ci ritroveremo spettatori di un bellissimo triangolo. Voi cosa ne pensate?

Voto 7.5/10

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