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Recensione - Half Bad di Sally Green

Creato il 16 maggio 2014 da Cristina
Finalmente la recensione di un libro che molti di voi ormai conosceranno! Half Bad, half bad qui, half bad lì. Continuavo a vedere Half Bad ovunque, uscita sulla bocca di tutti (non ditemi che non vi ci siete mai imbattuti che non ci credo) pubblicazione in contemporanea con altri paesi, autrice esordiente già entrata a far parte nel guinness della più tradotta. Non volevo farmi corrompere ma poi ho visto e toccato il libro dal vivo ed è stato finalmente amore a prima vista. Non ho più saputo resistere.Beh forse sono partita con un po' troppa aspettativa. Non fraintendetemi, la storia è fantastica e tra alti e bassi il libro mi è piaciuto.
Recensione - Half Bad di Sally Green
Titolo: Half Bad (Half life #1)
Autore: Sally Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 390
Prezzo: 15,00
Data pubblicazione: 19 Marzo 2014
Trama:La magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso. Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia. La stessa guerra che divide il mondo della magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera. Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso. Età di lettura: da 13 anni.
Recensione - Half Bad di Sally GreenL'ambientazione è quella di una Londra del futuro, dove vivono e convivono malamente gli Incanti divisi tra bianchi e neri, dove il bianco sta per buono e il nero per cattivo. Stiamo parlando di maghi che vivono di nascosto tra la gente, i Profani. I maghi giovani si chiamano Crisalidi e diventeranno "Incanti" solo al raggiungimento dei 17 anni attraverso la cerimonia del dono, una cerimonia dove ci sarà l'obbligo di bere del sangue da un familiare ricevendo così i tre doni che caratterizzeranno il loro futuro potere. Nathan, il protagonista, non è né Bianco né Nero. È un mezzo codice, nato da un amore proibito tra un incanto bianco e un incanto nero. Suo padre è il "cattivo" più temuto e ricercato dai Cacciatori, che hanno lo scopo di sterminare gli Incanti Neri. Nathan è l'unico mezzo codice esistente e per questo temuto e odiato da molti, soprattutto dalla sorellastra Jessica, una bianca pura che diventerà presto cacciatrice. Al suo fianco c'è pero anche la figura di Aaran, fratello maggiore protettivo, fedele, amico e compagno. Un rapporto forte in netto contrasto con tutte le cattiverie che è obbligato a subire il protagonista da parte delle persone, dei familiari e del Consiglio.Con una trama descritta così è difficile non immaginarsi il famosissimo "Harry Potter". Qui i "maghi" sono chiamati Incanti, il padre cattivo di Nathan ricorda molto Voldemort, gli umani sono chiamati Profani invece che Babbani e i cattivi sono perseguitati dai Cacciatori, invece degli Auror. Invece del fratello cattivo e dei genitori babbani abbiamo una sorella senza scrupoli chiamata Jessica, e invece di Ron ed Hermione ci sono i due fratellastri del protagonista a stargli vicino. Ma le somiglianze finiscono qui. Nathan... seppur non abbia nessun segno sulla fronte a distinguerlo, certo è già anche lui una celebrità a causa del suo aspetto diverso dai comuni bianchi. Celebrità in senso cattivo, perché visto come un pericolo, un pericolo che si aggrava con il passare degli anni e il compimento dei suoi 17 anni. E' proprio la paura e la mania per il controllo di una società creata sulle proprie convinzioni il Consiglio restringerà anno dopo anno la libertà del protagonista fino a rinchiuderlo in una gabbia, una gabbia da cui Nathan cercherà di sfuggire a tutti i costi per poter ricevere i suoi tre doni, altrimenti morirà. Nonostante la somiglianza con una storia così famosa, mi è piaciuta molto la trama con tutti i suoi bizzarri avvenimenti e soprattutto mi è piaciuto come è stato trattato l'argomento degli Incanti Bianchi che si credono buoni ma che in realtà compiono continuamente azioni brutali e dittatoriali portando a chiederci chi sia il buono e chi il cattivo. Che il bianco rappresenti sempre la bontà e il nero l'oscurità? E' quello che succede continuamente nella nostra società, maghi o meno, il pregiudizio e il quasi obbligo di catalogare le cose per come devono essere viste. Nathan è grigio, non è cattivo, ma le continue cattiverie che subisce lo fanno crescere e maturare tanto da non sapere più se voler essere Bianco come gli altri, o Nero come lo stimato padre che non ha mai incontrato.La narrazione è molto inusuale, si fanno continui salti tra prima e seconda persona, dove chi racconta si rivolge al lettore direttamente con quel "tu". Vicinanza che si percepisce, ma con cui inizialmente sono entrata difficilmente in contatto. Devo essere sincera, sono partita molto confusa, dovevo ancora rapportarmi sull'intero quadro e su ciò che stava succedendo che mi vedevo la narrazione saltellare tra passato e presente, prima e seconda persona. Una volta addentrati nella storia e capito un po' l'intero quadro è più facile immedesimarsi e patire insieme al protagonista le sue ingiustizie, soffrendo a pelle tutte le cattiverie, ed è proprio su questo che è centrato l'intero volume: i continui soprusi che è obbligato a patire Nathan. Deriso da una sorella cattiva che dovrebbe essere Bianca, incolpato della morte della stessa madre e avere un padre che conoscono tutti come il più temuto, ma che lui personalmente non ha mai incontrato. Perché no, il padre non si è mai fatto vedere, lasciando il figlio in custodia alla nonna. Perché? Una domanda a cui ancora non è stata data risposta, lasciandoci pieni di aspettativa e punti interrogativi sul come verranno sviluppati i seguiti del libro, infatti ho trovato questo primo volume quasi come un'introduzione a qualcosa di molto più grande che dovrà avvenire. Si parla di maghi, ma la magia è lasciata molto in secondo piano, fa qualche comparsa qua e là con delle pozioni o porte magiche, la storia si rivela Nathan stesso, insieme alla sua crescita.Ho iniziato la lettura del libro immaginandomi scontri, magie, cattivi perfidi e bianchi buoni. Ma la realtà nella lettura si è prospettata ben diversa. Seppur l'inizio incuriosisca molto il lettore arrivati ad un certo punto è stato come affrontare lo stesso argomento in diverse sfaccettature. Dolore, dolore, dolore, crescita, sviluppo e poi bam. Mi dispiace lettore non ti rivelo nulla.Dall'inizio alla fine non sono riuscita ad immaginarmi: come andrà a finire la storia? Dov'è che vogliamo arrivare? Dove ci sta portando il protagonista?E così è finito. Confusione e... un grande cosa succederà? Nutro grandissima fiducia nei seguiti, sono sicura che l'autrice saprà rispondere alle mie domande.

Recensione - Half Bad di Sally Green

Voto: 3/5

La serie:
1. Half Bad (Half life #1) - 2014 Italia2. Half Wild (Half life #2) - Attualmente inedito in Italia3. Untitled (Half life #3) - Attualmente inedito in Italia

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