Se la prima puntata di questa terza stagione è stata completamente basata sulla “nuova vita” di Hannibal, in “Primavera” rivediamo finalmente Will. Dopo un lungo flashback che ci ricorda cosa gli è successo esattamente nel finale della scorsa stagione, lo vediamo in ospedale, malconcio ma vivo.
Ed è qui che rivediamo lei: Abigail! Incredibilmente (per l’appunto) la ragazza è viva. Dice a Will che Hannibal ha voluto lasciarli in vita e che i loro tagli sono stati fatti apposta perchè lui vuole essere trovato, vuole ricongiungersi alle due persone con le quali voleva scappare per crearsi un “nuovo mondo”.
Ma da dove iniziare a cercare? Fortunatamente (per così dire) Will non ha perso il suo collegamento emotivo con Hannibal e, attraverso un incubo, ricorda che l’uomo gli aveva parlato della Cappella Palatina di Palermo come luogo del suo palazzo mentale, dove si sentiva al sicuro.
E da lì, Will ed Abigail iniziano le loro ricerche. Ci arrivano un po’ prima che Hannibal piazzi davanti all’altare quel che resta del corpo di Antony, ma quando succede Will viene subito intercettato da Rinaldo Pazzi (interpretato in modo straordinario da Fortunato Cerlino, nientedimeno che Don Pietro Savastano in “Gomorra“, per me è stata una gioia vederlo in una produzione estera così importante e famosa), un commissario che ha avuto già a che fare con Hannibal quando era solo “un giovane lituano” amante dell’arte, il famoso Mostro di Firenze.
[Saprete di chi parliamo ma, per un po’ di cronaca, il Mostro di Firenze è l’autore (o gli autori, su questo c’è ancora incertezza) di diversi duplici omicidi (coppie) avvenuti negli anni ’70. Senza entrare nei dettagli, nella realtà, erano crimini efferati che prevedevano l’asportazione di alcune parti del corpo femminile (che non starò qui a dire perchè già Hannibal è sufficiente da questo punto di vista). Questo serial killer non si dilettava nella riproduzione di quadri con le sue vittime, quindi ciò che viene detto nella serie non è corretto, ma è semplicemente stato ispirato dal caso reale del 1968.]
Insomma, scopriamo che Hannibal ha già ucciso in Italia ma, in passato, ricreava opere d’arte con le sue vittime (come la “Primavera” del Botticelli, da cui deriva il titolo dell’episodio). Il commissario Pazzi andò vicino al catturarlo ma, nella fretta delle indagini (ah, questi italiani!), fecero un disastro e se lo lasciarono scappare. Il commissario sa chi è Will e sa che può utilizzarlo per catturare Hannibal una volta per tutte.
Dopo la loro chiacchierata, Will torna alla Cappella perchè è lì che riesce a sentire Hannibal. Che ironia, proprio una chiesa. Con la sua solita tenica “al contrario”, riesce a capire esattamente cosa ha fatto al povero Antony quando lo ha tagliuzzato come un gambo di sedano e ricomposto a forma di cuore. E’ una lettera d’amore (come dice Pazzi), una lettera d’amore su un cuore spezzato, una lettera diretta proprio a Will. E infatti Hannibal è là, nascosto. E Will lo sa.
Un’altra terribile verità si affaccia verso la fine dell’episodio: Abigail non è viva. Per tutta la durata della puntata Will ha parlato con lei, hanno discusso di Hannibal, della loro vita e del loro destino, ma Will stava parlando con se stesso, perchè Abigail è morta per mano di Hannibal, così come abbiamo visto all’inizio dell’episodio. E quindi giungiamo ad una conclusione: Hannibal non voleva che loro sopravvivessero. Sicuramente non voleva che Abigail sopravvivesse, ma per quanto riguarda Will? Hannibal lo ha davvero richiamato a Palermo perchè sapeva di avergli parlato della Cappella Palatina? Lo ha attirato lì per ucciderlo definitivamente? Ma se lo vuole morto perchè non si è assicurato che lo fosse, nell’ultimo episodio della terza stagione?
Lasciando questi interrogativi per le prossime puntate, un incontro tra Will e Hannibal lo abbiamo quasi avuto. Sì, perchè nei sotterranei della chiesa Will lo cerca perchè sa che si nasconde lì. Quando pensa di averlo trovato, anche se non lo riesce a vedere, dice “io ti perdono”, esattamente come aveva fatto Hannibal con lui.
La puntata termina così, lasciandoci a bocca asciutta. E’ successo tutto e niente. Pensavamo di aver ritrovato Abigail e invece era solo l’immaginazione di Will che la voleva ancora con sè. Abbiamo incontrato un uomo che sa’ di Hannibal e, per questo, non deve essere convinto della sua brutalità. Quello che, come sempre, non riusciamo a capire è da che parte sta Will. Può essere stato manipolato a tal punto da non capire più cos’è giusto e cos’è sbagliato? Da voler restare al fianco di Hannibal?
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