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[Recensione] Hannibal – Thomas Harris #3

Creato il 10 settembre 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Hannibal – Thomas Harris #3Titolo: Hannibal

Autore: Thomas Harris

Serie: Hannibal #3

Editore: Mondadori

ISBN: 978-8804486893

Voto:

[Recensione] Hannibal – Thomas Harris #3

Trama:Clarice Starling, 7 anni dopo la vicenda Lecter (Silenzio degli innocenti), viene messa sotto accusa dagli organi interni dell’FBI per un intervento troppo energico durante una sparatoria. In questo delicato frangente riceve un messaggio da parte del latitante Lecter, che la incoraggia a tenere duro.

Lecter, sparito da anni, vive relativamente tranquillo a Firenze. E’ ricercato dall’FBI ma soprattutto da una delle sue vittime, il sadico Mason Vergier, costretto da anni su un letto e orrendamente sfigurato da Lecter stesso.

Turbata dal richiamo di Lecter, Clarice decide di salvarlo dalla terribile morte a cui Lecter pare essere predestinato. Che folle storia sta per iniziare? Clarice dovrà stare molto attenta…

Recensione: Questo è, in definitiva, il mio libro preferito della saga dedicata al dottor Lecter. E’ la storia che avrei voluto leggere fin dall’inizio, quella che fa impallidire e sembrare raffazzonati (cosa che sono) i due episodi precedenti. C’è da dire che, senza gli episodi precedenti (o quanto meno “Il silenzio degli innocenti”), questo libro non sarebbe stato uguale.

Con uno stile più adatto al termine scrittore e non al mestierante dello scribacchino che aveva tenuto in precedenza, Harris ha cucito il futuro di Clarice Starling. Sono passati molti anni dalla fuga di Hannibal dal manicomio criminale, un periodo nel quale il dottore si è rifiugiato dapprima in Brasile dove si è fatto asportare il sesto dito della mano sinistra, e poi a Firenze, dove ha assunto le sembianze del professor Fell, esperto studioso medievalista.

Proprio a Firenze è dedicata una corposa parte del romanzo, dimostrando una minuzia certosina nel ricostruirla (e che sinceramente non mi aspettavo) che vede come controparte a Lecter l’ispettore Rinaldo Pazzi (sì, quei Pazzi). Il personaggio di Hannibal viene finalmente dipinto e rivelato nella sua interezza: l’intelligenza, la furbizia, la crudeltà, l’incredibile gusto per le raffinatezze artistiche, musicali e culinarie. Un genio del male per la quale è impossibile non tifare. Un sociopatico puro di incredibili capacità.

Sul suolo americano invece Starling ha vita grama. Un funzionario del dipartimento di Giustizia, Paul Krendler, è ben deciso a farla fuori in ogni moldo possibile. Il funzionario è difatti corrotto da Mason Verger, prima e ultima vittima di Lecter a essere ancora in vita. Verger si rivela essere il vero criminale: disposto a pagare milioni perché Hannibal gli venga consegnato per poterlo dare in pasto ai maiali sardi (unica nota negativa: fa sembrare i sardi dei pecorai) appositamente allevati allo scopo. Ben presto ci si ritrova a pregare che Hannibal uccida Verger, il quale ha passatempi come la pedofilia e l’assassinio di gente africana.

Ci si ritrova dunque al momento in cui Paul Krendler riesce a estromettere Starling, che per la prima volta nella sua vita si ritrova a dover scegliere da che parte stare: al suo posto, nella legge che la vuole fuori o al fianco di Hannibal, rapito da Verger?

Non spoilererò il finale, ma ha un che di grandioso. Nonostante si intuisca in precedenza come va a finire, è bello vedere come il canone stilistico del genere poliziesco sia stato scardinato, facendo giungere a un’incredibile svolta.


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