Torna l'appuntamento su FrenckCinema legato alla recensione del film della settimana, questa sera vi parlerò di Hansel & Gretel: Cacciatori di Streghe, un nuovo e molto particolare adattamento cinematografico della classica fiaba dei fratelli Grimm.
Hansel & Gretel: Cacciatori di Streghe si basa sull'ipotetico proseguio della storia dei due fratellini sfuggiti alla casa di marzapane egli nel tempo sono divenuti abili e spietati cacciatori di streghe, diretto da Tommy Wirkola, il cast è composto da Gemma Arterton, Jeremy Renner, Famke Janssen e Peter Stormare.
In un periodo in cui Hollywood prende spesso spunto dal mondo delle favole per dare nuova linfa al mercato cinematografico, Hansel & Gretel risulta il naturale esempio di come lo stesso sistema sceneggiativo sia sempre più privo di idee originali.
Come già accaduto in passato per gli adattamenti di Biancaneve, Cappuccetto Rosso e La Bella e la Bestia, questo nuovo progetto cerca in tutti i modi di distanziarsi dal materiale originale e lanciarsi diretto verso il lato dark della storia, con Hansel & Gretel però la trasformazione è molto più oscura e da semplice fiaba per bambini si passa ad un racconto dark che strizza l'occhio al gore.
Il regista Wirkola si è fatto conoscere al grande pubblico per via della sceneggiatura del piccolo cult horror di chiaro stampo indipendente Dead Snow, uno zombie movie molto particolare in cui i nazisti morti tornavano in vita in una location molto artica, chiaramente non ci vuole tanto per capire da dove nasce l'idea di cospargere di sangue un classico per bambini come Hansel & Gretel.
In Hansel & Gretel, Wirkola limita il materiale originale a pochi e semplici dati fondamentali, ovvero le streghe esistono e come sempre rapiscono i bambini per i loro scopi macabri, a questo ci aggiunge tanta azione, molto gore, una sana vena ironica e due protagonisti cresciutelli e molto eroici, un mix che chiaramente potrebbe far storcere il naso a molti puristi del genere fantasy per famiglie, ma che finisce per trasformare il progetto in un classico pop corn movies.La sceneggiatura ha chiaramente molti punti negativi e questo lo si nota subito con un racconto abbastanza approssimativo degli antefatti, molta è l'azione e questo alla lunga finisce per stancare chi spera di avere anche qualche brivido dovuto all'aspetto terribile delle streghe che in certe occasioni pare abbiano anche studiato qualche arte marziale.
La caratterizzazione dei due protagonisti risulta abbastanza approfondita anche se il regista non sembra aver voluto scavare troppo nella loro mitologia, la scelta degli attori in compenso è estremamente affidabile, Gemma Arterton e Jeremy Renner oltre che un aspetto molto piacevole presentano un tasso qualitativo molto elevato.
Il talento di Gemma Arterton oramai è risaputo, un'artista a tutto tondo che riesce grazie alla sua fisicità ad interpretare ruoli molto eroici, ci si aspetta da un momento all'altro di vederla recitare in un film molto più rivolto alla recitazione che all'azione.
Grande la trasformazione di Jeremy Renner, l'attore che ha sfiorato l'oscar con The Hurt Locker, è passato da grande caratterista a perfetto uomo d'azione, il suo ruolo di Occhio di Falco nell'Universo Cinematografico Marvel ed il successivo The Bourne Legacy lo hanno consacrato come action man a tutti gli effetti, con Hansel & Gretel regala anche una sottile ironia che non storpia affatto.
La stereoscopia (3D) è di buona fattura, per una volta si assiste a buoni effetti speciali in questo caso molto votati verso lo splatter, un aspetto questo che regala molto intrattenimento, non si nota una buona profondità dell'immagine per il semplice motivo che risulta difficile apprezzare i classici panorami da favola, il tutto si riduce a combattimenti corpo a corpo e teste mozzate che volano verso lo schermo.In conclusione posso affermare che Hansel & Gretel è il classico pop corn movie pre-estivo, ci si diverte senza doverlo prendere molto sul serio, la sceneggiatura è quella che è, ma ci si può lavorare su (si parla di un sequel), il duo di attori protagonisti alza di molto l'interesse per una pellicola che altrimenti sarebbe forse passata inosservata.
di Frenck Coppola