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Recensione | Helix 2×01-02 “San José” – “Reunion”

Creato il 26 gennaio 2015 da Parolepelate

Recensione | Helix 2×01-02 “San José” – “Reunion”

Do you know the way to San José?
“Beh in realtà non saprei, è che il GPS nella giungla non prende e sinceramente avevo cambiato gestore telefonico ma mi avevano promesso che avrebbe preso ovunque”.

Scherzi a parte, torna virulentemente Helix, lasciandoci un po’ interdetti e un po’ confusi, anche con un po’ di mal di mare, visti gli spostamenti di tipo ambientale ma anche quelli sull’asse temporale.

Eravamo usciti dai freddi ghiacci alla caccia dell’ILARIA corporation ed eravamo rimasti a Parigi dove si cercava di capire quali fossero i versi scopi degli “occhi argentati”, dove avevamo anche visto una Julia pienamente presa dalla causa (o almeno così sembrava) e senza un dito. Avevamo inoltre lasciato Sarah-Sapientina incinta e guarita post contagio, e nel frattempo anche Peter Farragut si era ripreso alla grande, mentre Alan aveva fatto esplodere quella che sembrava la sede centrale dei suddetti occhi argentati e si era dileguato.

Gli altri? Danni collaterali o per ora persi per strada. Fin qui tutto bene…più o meno.

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“Io e le mie ossessioni”

Ma adesso?

Ci ritroviamo a 15 mesi di distanza sulla fantomatica isola di St.Germain dove guardacaso sembra sia partita (o stia per partire) una possibile epidemia. Nemmeno a dirlo, come Don Matteo sta alla scena di un crimine, arriva il CDC pronto a mandare i suoi, nella fattispecie Sapientina, Peter e un nuovo entrato, tale Dr. Sommer (già visto in Private Practice, se ve lo state chiedendo – e anche piuttosto belloccio aggiungerei. Se poi quando avete sentito che è texano avete pensato che “dal Texas vengono solo tori e checche” (cit) avete la mia stima).

Nemmeno il tempo di far quindi l’abitudine all’ambiente selvaggio che, di colpo, il counter dei giorni ci porta avanti di 30 anni e troviamo Julia in perfetta forma (o quasi) sulle tracce anche lei di questo nuovo virus, chiamato TXM-7.

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Ora, se sono passati trent’anni e il virus non è stato debellato, la cosa è preoccupante, soprattutto perché anche gli occhi argentati sembrano non esserne totalmente immuni. C’è dunque da pensare che la cosa sia sfuggita di mano all’ILARIA, o  che ci sia qualcun altro pronto ad infettare l’umanità? Probabile. Fatto sta che a posteri dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale, vedersi un telefilm del genere ti inquieta non poco. Creeepy.

Julia ad ogni modo subisce una sorta di sequestro lampo, e tuttavia il suo aguzzino di turno (non così feroce) sembra aspettarla da tempo, e vediamo come presto diventerà per lei come una sorta di alleato/guida. Per noi il mistero si infittisce sempre più ma andiamo coi piedi di piombo.

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Tornando al presente invece, dopo una disavventura “appuntita” a discapito di Sapientina, ci ritroviamo catapultati direttamente dentro The Following, con tanto di mega comunità di seguaci di una non meglio identificata setta che, vivendo in isolamento nella giungla, tutelano loro stessi e le loro idee, ancora non chiarissime ma di estrema comunanza e racchiuse in diversi voti di segretezza e di complicità.

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Ora, oltre a The Following, se si parla di comunità autonome del genere in mezzo alla natura dove siamo tutti fratelli e sorelle, a me viene personalmente in mente quanto segue…

…e, se non fossi stata abbastanza “seria”, non posso non far a meno di ridere nel riconoscere in Brother Michael, capo della setta, l’imbranato e patinato Harker di Dracula Morto e Contento.

Insomma, con questi presupposti, questa setta sì, nasconde qualcosa, è evidente, ma per ora fanno un pochino ridere, o per lo meno, rientrano nei cliché telefilmici d’annata. Sia mai che dopo il bagno di sangue, Brother Michael si sia un po’ alterato….ma non tergiversiamo oltre.

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Gli unici momenti WOW che (a mio parere) ci danno speranza di veder sviluppato qualcosa di serio una volta seminato l’inizio di stagione, sono i seguenti:

  • ALAN aka brother Jerome.
    Avrai la barba e un aspetto vagamente più maschio, è vero, eppure sei stato sgamato alla prima occhiata da Sapientina. Nonostante tutto, l’alone che lo avvolge e questo suo lato un po’ killer un po’ vendicatore ce lo rende quasi più simpatico e meno pedante della prima stagione. Quali altri segreti avrà scoperto e non vuole dire?
    Per ora sappiamo solo che è ricercato a livello internazionale e che, ovviamente, il CDC non è più cosa sua, almeno in via ufficiale.
    Il lupo perde il pelo ma non il vizio, ed ho fiducia di vederlo trafficare ancora nei sotterranei con qualcosa di molto losco e molto virulento.
    Recensione | Helix 2×01-02 “San José” – “Reunion”
  • GRAVIDANZA DA ELEFANTI(?!?!). Forse non lo sapete, o forse sì, fatto sta che in natura uno degli animali con una gravidanza piuttosto lunga è l’Elefante Africano. Dopo di lui, solo Sapientina. Il grande colpo di scena viene servito in una cella angusta di questo comprensorio spoglio abitato dalla setta, e arriva così a viso aperto quando scopriamo che 15 mesi dopo gli ultimi avvenimenti Sapientina è ancora incinta. Ha un figurino da Irina Shayk eppure lei dice di essere ancora incinta, colpa probabilmente della cura e del fatto che gli occhi argentati invecchino molto lentamente, e così il feto che porta in grembo. Alan, che dapprima pensava di averla scampata, adesso invece si ritrova sempre più nella melma e con una preoccupazione in più. Le cose non si mettono mai bene per lui.
  • PUS? VOMITO? Nah, solo bubboni virulenti e sangue giallo canarino. Eh già, se prima il Narvik ci aveva portato gente invasata colante fluidi neri, ora è il giallo a farla da padrone. Le escrescenze e le tumefazioni in viso sono inquietanti, mentre i sintomi richiamano vagamente la precedente epidemia, anche se sappiamo ancora molto poco. C’è ancora tanto da capire per poter giudicare, certo è che in quanto a schifosità e vischiosità della questione, i truccatori si sono impegnati al massimo.

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Quello che è ancora difficile fare è sbilanciarsi e dare un giudizio, soprattutto quando vengono seminati collegamenti ed eventi a cavallo di trent’anni, così come ritrovamenti di ossa diventano messaggi cifrati e l’enigma è stato appena mostrato a chi vorrà accingersi a risolverlo.

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Nota d’onere/onore al Dr. Sommer, che per il bene della scienza (??????) ha preferito non andare oltre alla prima tentazione. Bravo, esigi almeno qualcuna che abbia da una seconda in su, se proprio vogliamo farla esotica la cosa.

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Si lavora e si fatica….

Tornando seri, Helix dunque, come già anticipato, butta lì parecchi punti e spunti da sviluppare, speriamo solo che l’abilità con cui ci si è destreggiati lungo la complicata trama della prima season, continui a darci le soddisfazioni sperate, e dunque, con il fiato sospeso, è d’obbligo dare una sbirciata a quello che sarà il terzo episodio…#WhatTheHelix!!!!

Ringraziamo:  TelefilmSeries.Com | Diario di una fangirl. | Helix Italia | Telefilm Italia


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