Magazine Serie TV

Recensione | How to Get Away with Murder 2×03 “It’s called the octopus”

Creato il 10 ottobre 2015 da Parolepelate

Ok, abbiamo le caramelle frizzanti e una tazza gigante di tea bollente, quindi siamo pronti per analizzare questo terzo episodio. Ho passato una settimana interrogandomi sul significato del titolo, chiedendomi se fosse una sorta di metafora per qualcosa, un indizio su chi ha sparato ad Annalise, e invece salta fuori che è solo il nome di un sex club molto particolare.

Prometto che farò del mio meglio per tenere la recensione pg13, ma la vedo dura con una puntata che parla di sesso in tutte le sue storyline. Ci proverò, ok?

Recensione | How to Get Away with Murder 2×03 “It’s called the octopus”
Cominciamo con la storyline più semplice, cioè i nuovi indizi sul flash forward. Mi sento quasi sicura nell’escludere anche Nate dalla lista dei possibili sospettati di aver sparato ad Annalise.
Dai, è troppo folle l’idea che le abbia sparato, per poi allontanarsi prima che arrivassero i ragazzi e che l’abbia chiamata fingendosi preoccupato per crearsi un alibi, no?
Recensione | How to Get Away with Murder 2×03 “It’s called the octopus”

Anche se… no, no, è fantascienza.

Ci sono novità anche nel caso della stagione: la – credo- segretaria della famiglia Hapstall rilascia una foto compromettente che vede i due fratelli sul punto di baciarsi. A quanto pare l’incesto va di moda quest’autunno, cosa che non fa per niente piacere ad Annalise, perché offre ai due fratelli un movente perfetto per il duplice omicidio. Magari ho visto troppe puntate di Law & Order, ma scommetto che la tizia sta cercando di incastrare i due fratelli per beccarsi in qualche modo tutti i soldi della famiglia.

Di gran lunga più interessante il caso della settimana, in cui un’insospettabile Lena Fosters (interpretata dalla stupenda Sherri Saum) gestisce un sex club molto esclusivo, ed è accusata di aver causato la morte del suo amante durante un gioco erotico finito male. Studio aperto ci farebbe servizi per giorni interi, infamando chiunque abbia passioni sessuali un po’ particolari, mentre Annalise si limita a cercare un modo per difendere la sua cliente, sguinzagliando i fabulous 5 alla ricerca di testimoni in suo favore.

Recensione | How to Get Away with Murder 2×03 “It’s called the octopus”
Alla fine lei è Annalise Keating, non importa quanto la sua vita vada a rotoli, in tribunale comanda ancora lei, quindi vince il caso, ma non prima di aver dato ai suoi ragazzi l’occasione per spettegolare delle passate esperienze sessuali. Mmh, ok? In realtà l’ho trovata una scena un po’ inutile: capisco che l’argomento della puntata era quello, però in teoria avrebbe dovuto riguardare il sesso e i crimini passionali, quindi questo momento è stato molto meh.
Recensione | How to Get Away with Murder 2×03 “It’s called the octopus”

Asher è ancora ricattato dal procuratore Sinclair, con qualcosa di così grave che è costretto a chiedere l’aiuto di suo padre. Posso dirlo? FINALMENTE anche Asher ha una sua trama che non riguardi solo l’essere il giullare di corte, anche se questo pezzettino di storyline c’è costato la sua relazione con Bonnie.

Frank, intanto, fa ancora il prezioso con Laurel, anche se ancora non si capisce da dove salti fuori questa sua decisione. L’ammoreh l’ha cambiato? Ne dubito. E poi ogni volta che Laurel ci prova a conoscerlo meglio, lui la respinge. Ammettilo, Frank, è tutta una tattica per liberarti di lei…

Laurel e Bonnie escono quindi a bere per dimenticare le loro pene d’amore, e Laurel ne approfitta per interrogare Bonnie sul suo bf, ma Bonnie e Frank appartengono al Keating’s club, e lo sappiamo tutti che la prima regola è “Non si parla del Keating’s club”.

Wes ha un ruolo un pochino più importante dello scorso episodio: quando non è occupato a salvare Annalise da un topolino (gli sceneggiatori stanno proprio facendo i salti mortali per farceli shippare, eh), mette su una task force con Levi, che a quanto pare è il fratello adottivo di Rebecca, e Nate, che non si sa bene perché si sia aggiunto, forse per vendicarsi di Annalise, perché vogliono scoprire la verità sulla fine che ha fatto la ragazza.

Nate ce l’ha ancora un po’ con Annalise, quindi la respinge, ma solo per adesso. Non le ha ancora perdonato di averlo incastrato per omicidio, ma poi gli passa.

Recensione | How to Get Away with Murder 2×03 “It’s called the octopus”
Concludiamo con una nota positiva, i Coliver. Il litigio della settimana scorsa è completamente dimenticato e i due sono di nuovo dei piccioncini. C’è stato un momento di tensione quando Connor ammette di essere andato ad un sex party, ma visto che ha fatto il bravo e ha tenuto le mani a posto, la rabbia di Oliver si scioglie in un istante e i due tornano a galleggiare in una nuvola di fluff puccioso.
Recensione | How to Get Away with Murder 2×03 “It’s called the octopus”
Facciamo partire le scommesse, quanto durerà?

Se dovessi dare un voto a questo episodio, credo che sarebbe 3 pancake preparati da Connor su 5; un po’ sottotono rispetto ai due precedenti, ma immagino sia difficile mantenere sempre il livello di qualità a cui HTGAWM ci ha abituati. Nella speranza che si tratti solo di un caso isolato, vi lascio con il promo del prossimo episodio e con un saluto alle nostre affiliate, buona settimana!

Ringraziamo: How to get away with Murder Italia | How to get away with Murder – Italian Fanpage | – Telefilm obsession: the planet of happiness –| Telefilm. ϟ | All you need is Telefilm • | Serie Tv, che passione ღ |DemiMovie | Serial Lovers – Telefilm Page | Serie Tv Mania | »Conrad Ricamora Italia. | Telefilm Italia | Film & Serie TV | Serie tv, la nostra droga | Serie Tv, la nostra passione | And. Yes, I love telefilms and films ∞


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog