I L B A M B I N O
| Elliot, 2009 | pag. 360 | € 17,50 |
Robert Stern all'apparenza è un uomo felice. E un avvocato di successo, ha una villa lussuosa a Berlino e una vita di cui è l'unico padrone. Eppure tutto questo nasconde a malapena un tremendo segreto che riguarda il suo passato e continua a tormentarlo: la morte del suo unico figlio a pochi giorni dalla nascita. E adesso che Stern ha acconsentito a un insolito incontro notturno appena fuori città con un'infermiera, Carina, con la quale ha avuto una breve relazione, il suo passato si ripresenta inaspettato nelle vesti di un bambino di dieci anni, Simon Sachs, che ha bisogno del suo aiuto. Infatti il bambino, un malato terminale seguito dai servizi sociali, è convinto di essere stato un assassino nella sua precedente vita. Simon, in seguito a una seduta di regressione presso uno psichiatra, è perseguitato da terribili incubi che sembrano diventare reali e che sono collegati a sparizioni misteriose rimaste irrisolte. Quando Stern e Carina, guidati dal piccolo, scoprono dei resti umani nello scantinato di una fabbrica dismessa, capiscono però che non si tratta solo di una fantasia macabra originata da un serio disturbo psicologico...Voto: - - -
Paragonato agli altri libri di Fitzek
un romanzo appena sufficiente.
R e c e n s i o n e
Dopo due piccoli capolavori come Il Ladro di Anime e La Terapia, era inevitabile che arrivasse la delusione. EIl Bambino a conti fatti lo è stata. Una piccola e cocente delusione che non mi aspettavo e che ci ho messo un po' a metabolizzare, non per niente ho rimandato all'inverosimile questa recensione a discapito del libro stesso: purtroppo più tempo faccio passare, più i pregi sfumano e i difetti emergono in tutta la loro dirompente veridicità. Ma adesso è tempo di toglierci i sassolini dalle scarpe.
Questa volta l'autore tedesco, nonostante abbia ideato un plot molto intrigante - un bambino malato di cancro che afferma di essere l'incarnazione di un serial killer morto anni prima e un avvocato che tenta di scoprire la verità a costo di rimetterci prima la reputazione e in seguito anche la vita - non ha saputo mantenere accesa la suspense. E 360 pagine senza suspense non sono poche ve l'assicuro.
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