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Recensione: IL CLUB DEI SUICIDI di Albert Borris

Creato il 14 luglio 2011 da Tricheco
Recensione: IL CLUB DEI SUICIDI di Albert BorrisOwen ha tentato sette volte di uccidersi, Audrey ci ha provato tirandosi una padellata in fronte, Jin-Ae ha unghie affilate per ferirsi e Frank vuole solo stare meglio. Sono i Suicide Dogs e sono legati da un patto di morte. I quattro giovanissimi aspiranti suicidi si conoscono online e decidono di attraversare l’America in uno strampalato pellegrinaggio on the road che li porterà sulle tombe dei loro idoli, da Hemingway a Kurt Cobain. Ultima fermata la Death Valley, un degno scenario per onorare il loro estremo drammatico giuramento. Durante il percorso però i ragazzi condivideranno non solo le avventure di viaggio ma anche segreti inconfessabili e desideri mai realizzati. Il loro legame crescerà e si rafforzerà a ogni chilometro. Fino a far nascere sentimenti che metteranno in discussione la loro scelta.

Recensione: IL CLUB DEI SUICIDI di Albert Borris
L'AUTORE: Albert Borris vive nel New Jersey, è un affermato Teen Counselor e ama il trekking estremo. Ha seguito le tracce del leopardo delle nevi sull'Himalaya e ha girato l'Islanda a piedi, ma definisce il suo lavoro quotidiano, che ama immensamente, come la più entusiasmante avventure della sua vita.
Parere Personale:


Il libro Il Club dei Suicidi primo romanzo dell'autore Albert Borris parla di un viaggio on the road compiuto da quattro ragazzi determinati all'apparenza a compiere l'atto estremo del suicidio. Le due caratteristiche che accomunano Owen, Jin-Ae, Frank e Audrey sono la solitudine interiore più che esteriore e l'incapacità di essere compresi (il non sentirsi compresi e accettati dalla persone che dovrebbero essere i pilastri principali durante la crescita, la famiglia e in particolare i genitori). 
I quattro ragazzi sono in viaggio per gli States e hanno in programma di compiere una sorta di Tour degli omicidi più famosi e di visitare le loro tombe. La tappa finale è la Death Valley, luogo dove tutto finirà.
Gli occhi attraverso i quali conosciamo la storia sono quelli di Owen che ci racconterà anche come si sono conosciuti e come hanno architettato il tutto. Owen è un ragazzo profondamente segnato da una terribile tragedia , il lutto per la perdita di suo fratello Forrest e la sua incapacità di vedere e accettare quello che realmente è successo...
Insomma leggendo questo libro il lettore ha come la possibilità di viaggiare anche esso con i quattro protagonisti alla scoperta di se stessi e della potente forza dell'amore e dell'amicizia. Amore e amicizia saranno poi i due sentimenti che porteranno all'inaspettata decisione finale del gruppetto...
Albert Borris riesce con il suo stile fresco e spontaneo, come quello dei ragazzi,  a far meglio entrare il lettore nel mondo popolato di fantasmi, cose non dette o affrontate , tristezze e delusioni di Owen, Frank, Jin-Ae e Audrey, i giovani protagonisti del romanzo.


Consigliato? Si! Per tutti coloro che amano le storie forti...


Stelline: @@@@

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