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Recensione: "Il diario segreto di Marilyn" di J.I Baker

Da Selly82 @SellyMoon

Recensione: 5 agosto 1962. In una delle tante villette di un anonimo sobborgo di Los Angeles giace il corpo immobile di una donna. Riversa a faccia in giù sul letto, la mano aggrappata al telefono, soltanto un lenzuolo a coprirle la schiena, sembra vittima della depressione e di un potente cocktail di barbiturici. Ma quando Ben Fitzgerald, vicecoroner della polizia di Los Angeles, arriva sul posto, capisce che la faccenda è più complicata del previsto. Perché se la chioma bionda, le unghie blu e le braccia irrigidite appartengono a Marilyn Monroe, l'attrice più famosa del mondo, anche la più piccola incongruenza può nascondere verità insospettate. Se la tesi ufficiale è quella del suicidio, dov'è il bicchiere con cui l'attrice avrebbe inghiottito i barbiturici? E perché l'autopsia non rivela segni d'intossicazione? Con l'aiuto di un piccolo diario rosso in cui Marilyn annotava i pensieri più intimi, Ben si addentra in un'indagine che si fa di ora in ora più pericolosa. Chi ha messo a tacere per sempre la diva che sapeva troppo non esiterà a uccidere ancora e Ben sarà costretto a lottare per salvare se stesso e portare alla luce la verità. 

La mia opinione: Il 5 Agosto del 1962 moriva a Los Angeles un mito del cinema:la divina Marilyn Monroe. La sua morte benchè sia stata definita un suicidio (omicidio?), è in realtà avvolta dal mistero. Si è parlato per anni di un diario segreto lasciato dall'attrice, dove scriveva gli intrighi politici raccontati dai suoi amanti, figure politiche molto importanti negli anni 60 ( JFK e Bobby Kennedy).  Il libro di J.I Baker (un romanzo di fantasia e non un saggio), inizia con il ritrovamento del cadavere di Marilyn e si svolge nei 20 giorni successivi. Il personaggio principale è Ben, il vice medico legale che si trova ad indagare sulla morte sospetta dell'attrice, intento a far luce sul mistero che l'avvolge . Tutto scritto in prima persona racconta, tra le altre, uno spaccato della vita degli attori piena d'intrighi, sesso, alcol, droga, e mafia, cosa che mi ha dato leggermente fastidio. Chiamatememi illusa ma nella mia mente le star holliwoodiane non conducevano (e non conducono), una vita così dissoluta.  Il libro si legge molto velocemente ed è difficile staccarsene, la storia è avvincente ed interessante. Non si può definire un thriller e neanche un giallo ma un romanzo di narrativa , con in più un colpo di scena finale.  Consiglio questo romanzo a chi come me ama il mito di Marilyn. Recensione: Recensione:

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