Ben ritrovati su Libri del cuore e cuori di libri, amici lettori! Oggi sono qui per proporvi la recensione di un'autopubblicazione, dal titolo Il fiume scorre in te di Bianca Rita Cataldi. Questa volta niente paura, anche se il libro è stato autopubblicato la recensione è - finalmente - positiva. Quindi mettetevi comodi e buona lettura!
TITOLO: Il fiume scorre in teAUTORE: Bianca Rita CataldiCASA EDITRICE: autopubblicato ( pubblicato anche con BookSprint Edizioni)ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012
TRAMA
"A pochi mesi di distanza dal suo trasferimento al nord per motivi di studio, Alessandro scompare.“Tornerò presto, questione di giorni. Tornerò con l’ultimo treno, quello della mezzanotte.” Queste le ultime parole che Alessandro rivolge a Dani, la sua ragazza, durante l’ultima conversazione telefonica tra i due. Poi, più niente. Dani, disperata, si racconta mille scuse per giustificare il comportamento del suo ragazzo e ogni sera si reca in stazione, si siede sul marciapiede e aspetta che passi l’ultimo treno, sperando di veder scendere Alessandro. “Mi aveva detto che sarebbe tornato con l’ultimo treno, quello della mezzanotte”. Passano i giorni, e di Alessandro non c’è traccia. Una notte, però, succede qualcosa d’insolito: Dani è lì, seduta sul marciapiede della stazione come tutte le notti, e l’ultimo treno è già passato da qualche minuto quando, all’improvviso, compare un ragazzo. E, di lì a poco, benché gli orari non prevedano più nessuna corsa fino al mattino successivo, un vecchio treno giunge in stazione, stridendo sui binari. Il giovane sconosciuto sale sul mezzo e, pochi secondi dopo, si sente male. Dani sale in carrozza per soccorrerlo ma, purtroppo, capirà ben presto che il malessere del ragazzo è solo una messinscena, una trappola architettata per farla salire sul treno. Ma chi è questo misterioso estraneo? Che legami ha con Alessandro, e perché sembra conoscere il motivo della sua scomparsa? Molte sono le domande alle quali Dani dovrà rispondere, affrontando le insidie di un pericoloso viaggio nel passato della persona che crede di amare e che non ha mai conosciuto per ciò che è realmente."
La prima cosa a colpirmi di questo libro è stata innanzitutto la copertina, ma devo dire che anche la trama mi aveva intrigato subito. Purtroppo ho lasciato passare parecchio tempo tra l'acquisto di questo ebook e l'occasione che ho avuto per leggerlo, e nel frattempo la mia opinione sulle autopubblicazioni era andata facendosi sempre più diffidente, per cui temevo che anche con questo romanzo avrei avuto dei rimpianti per l'acquisto. Fortunatamente così non è stato!
Partiamo innanzitutto con lo stile: si rivela fin da subito molto ricco e colorato, suggestivo, a volte perfino poetico. Fin dall'inizio ho quindi tirato un sospiro di sollievo, sicura di non aver preso un granchio, perchè ho capito subito che Bianca Rita Cataldi per lo meno sapeva scrivere, prima ancora di verificare se sapesse costruire anche una trama convincente. E' evidente il tempo, l'attenzione e la cura che l'autrice ha messo nella scelta delle parole, delle immagini che la protagonista Dani suggerisce al lettore, la poeticità con la quale sembra guardare a tutte le cose.
Eppure devo dire che, al tempo stesso, questo stile particolare è anche uno degli elementi che in alcuni casi mi hanno dato più fastidio. Visto che può sembrare una contraddizione, cercherò di spiegarmi meglio. Ci sono alcuni passaggi in cui uno stile così forbito risulta eccessivo, inappropriato e troppo pensato, poco spontaneo, fino a diventare ridondante. Bianca Rita Cataldi si sforza di mantenere questo suo particolare modo di scrivere per tutto il romanzo, e questo sicuramente denota un grande impegno da parte sua, come dicevo sopra, ma alla lunga appesantisce la narrazione, soprattutto in quei punti in cui avrei preferito che venisse posta più attenzione alla storia che alle parole. Ecco, questa è un po' la sensazione che ho avuto: anche se, ripeto, lo stile mi è piaciuto molto, ho avuto l'impressione di un qualcosa di troppo forzato, di teso, superfluo. Un po' di poesia va bene e ci sta, ma troppa rischia di far sembrare tutto il romanzo un esercizio di stile.
Ho trovato la trama molto originale e romantica, con momenti di grande intensità e profondità, anche se ho ravvisato anche delle pecche logiche: non vengono date delle spiegazioni davvero esaurienti sul come e su chi consenta a Dani di fare quello che fa. Si accenna alla Coscienza, ma senza dare troppe delucidazioni su questo punto. Il risultato è una storia concreta e viva ma dai contorni un po' sbiaditi, lasciati fuori dalla lente dell'osservatore.Non mancano i momenti divertenti nè quelli che fanno prendere pieghe impreviste alla storia. Viaggiare nel passato di Alessandro per Dani sarà un'esperienza che non potrà fare a meno di cambiare il suo modo di vedere le cose, la porterà a conoscere aspetti del ragazzo che ama di cui lei nemmeno sospettava l'esistenza, e forse la porterà a rimettere in discussione tutto. Ho particolarmente apprezzato il modo in cui evolve e cambia il rapporto di Dani con determinati elementi del passato di Alessandro, ma oggi va così, non mi sento di fare spoiler, quindi non dico niente!
Il finale, infine, è in parte scontato e in parte no, ma personalmente sono rimasta soddisfatta, anche se avrei preferito avere la certezza matematica di quello che l'autrice invece lascia solo intendere, senza dirlo esplicitamente.
E per questa volta è tutto, vi aspetto alla prossima recensione! E se volete lasciare un commento, sappiate che sono i benvenuti!