Recensione: Il Genio e Il Golem

Il Genio e Il Golem di Helene Wecker

Prezzo di copertina: € 18,00
Prezzo EBook:  € 9,99
Editore: Neri Pozza
Titolo Originale: The Golem and the Jinni

Traduttore: S. Fefè Pagine: 590 Genere: Narrativa Moderna
È un giorno del 1899 quando Otto Rotfield si inoltra nel folto del bosco di Konin, un paesino a sud di Danzica, e varca la soglia della catapecchia di Yehudah Schaalman. Rabbino dall'oscura fama - a Konin si sussurra che sia stato posseduto da un dybbuq, uno spirito maligno che gli avrebbe conferito poteri soprannaturali -, Schaalman è solito ricevere nel cuore della notte la visita di ragazze di campagna alla ricerca di filtri d'amore o di donne sterili che, grazie alle sue arti cabalistiche, restano incinte poco tempo dopo. Figlio di un fabbricante di mobili, trentenne così inetto e arrogante che in meno di cinque anni ha mandato in rovina l'azienda di famiglia, Rotfield non è a caccia di incantesimi o magiche pozioni. Vuole da Schaalman molto di più: un golem che passi per umano, un golem-femmina che gli faccia da moglie docile e ubbidiente e lo accompagni verso la nuova terra promessa: l'America. Disposto, in cambio di denaro, a offrire ogni sorta di servigi, Schaalman si cimenta nel compito e crea dall'argilla una splendida golem, pronta a seguire e proteggere il suo padrone e, insieme, a scatenare la sua potente forza distruttiva. Rotfield si imbarca con la sua creatura sul Baltika, il piroscafo addetto alla rotta Danzica-New York, ma, subito dopo averle dato vita con la formula trascrittagli dal rabbino, per un malore a lungo trascurato muore. Sola, la golem sbarca a New York e si aggira, stordita e totalmente alla deriva, per le strade rumorose della metropoli...





I genii vivono liberi nel deserto assumendo le forme più disparate: se vogliono provare ad essere uno sciacallo basta che pensino a quella forma per diventare uno di loro, cavalcano l'aria, il tempo e lo spazio. La loro debolezza è rappresentata dalla curiosità verso l'uomo che da sempre cerca di intrappolare un genio per poterlo sfruttare come fece Salomone. Dall'altra parte del mondo, in un'età totalemente diversa sulle strade di Danzica si aggira un uomo con una grande cassa pronto per partire per New York con la sua moglie golem ancora addormentata. Ecco l'inizio di un'avventura che non vi aspettereste e che vi saprà conquistare in maniera del tutto devastante: non riuscirete più a smettere di leggere. La storia ruota attorno a due figure non umane: una golem, arrivata direttamente dalla tradizione ebraica e un genio che fa parte delle leggende arabe. Cosa possono avere in comune questi due personaggi? La povera Chava si ritroverà "appena nata" in una città piena di persone con molti desideri e dovrà imparare a contrastare la sua natura che la porta a dover
accontentare ogni richiesta. Ahmad invece lavorerà in una fucina a contatto con i metalli preziosi che da sempre ama e cercherà di ritrovare la strada di casa. Un romanzo intenso che tratta non solo della diversità rappresentata appunto dai protagonisti, ma apre le porte su due culture diverse come quella ebraica e quella araba e il lettore si ritroverà all'improvviso  trasportato in una New York spettacolare al fianco di due personaggi memorabili. L'autrice non solo ha intessuto una trama in maniera magistrale e le più di 500 pagine
scorrono come acqua, ma ha saputo rendere Chava ed Ahmad due persone reali con dei sentimenti ed un cuore puro. Un romanzo meraviglioso, assolutamente consigliato.

Durata della lettura: tre giorni
Bevanda consigliata: tè ai frutti rossi

Età di lettura consigliata: dai 17 anni

“Un golem può amare? E un genio può diventare umano?"
Helene Wecker si è laureata in letteratura inglese al Carleton College in Minnesota. Ha vissuto a lungo a New York, dove ha conseguito un Master in Fiction alla Columbia University. Vive ora a San Francisco con marito e figlia. Il genio e il golem è il suo primo romanzo.

E voi cosa ne pensate? Siete incuriositi?