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RECENSIONE: il Labirinto di James Dashner

Creato il 02 giugno 2011 da Bookland
Ciao ragazzi!Ecco qui la mia recensione su un libro uscito in tutte le librerie proprio ieri 1 giugno della Fanucci che ringrazio per avermene messa a disposizione una copia da recensire.
RECENSIONE: il Labirinto di James DashnerTitolo: Il labirintoAutore: James DashnerPagine: 384Prezzo: 17,00 euroEditore: FanucciData d’uscita: 1 giugno 2011
Trama
Quando Thomas si sveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono in un modo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra all’inizio del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi chiudersi di notte. Ben presto i ragazzi elaborano  l’organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei consigli e vigono regole rigorose per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore. Il mistero si infittisce un giorno quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna che abbia mai fatto la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo…o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.
The Maze Runner series1. The Maze Runner (il Labirinto)2. The Scorch Trials3.The Death Cure
RECENSIONE: il Labirinto di James Dashner
Mia RecensioneDevo premettere due cose prima di iniziare, non ho letto Hunger Games(quindi questo genere per me é abbastanza nuovo), libro di cui tutti parlano e che ho messo nella lista desideri, e poi mi piacciono molto I telefilm. Capirete perché vi sto anticipando queste cose.
La storia inizia in una scatola buia nella quale viene trasportato un ragazzo, Thomas, che dopo ore interminabili di silenzio e oscurità, si ritrova circondato da face sconosciute che lo trascinano fuori da questo ascensore per presentargli una realtà nuova e terribile con cui il protagonista, come tutti coloro che sono li, deve riuscire ad accettare.Infatti Thomas è in un luogo strano, una Radura al centro esatto di un labirinto e questo posto è abitato da una sessantina di ragazzi, tutti maschi e tra i 13 e i 18 anni che come lui ricordano solo il proprio nome e conoscono le comuni regole civili di vita. I Radurai hanno creato nei due anni di convivenza forzata, una comunità ben salda e organizzata, ognuno ha un proprio compito da svolgere quotidianamente e gli Intendenti, che sono i ragazzi che hanno vissuto piú a lungo nel labirinto,  mantengono salda questa organizzazione. Una delle mansioni piú particolari è affidata alle persone piú veloci che quotidianamente visitano una zona prestabilita del labirinto, che cambia, e riportano questi cambiamenti su delle mappe rientrando ogni sera prima che le gigantesche porte della radura si chiudano lasciando fuori creature pericolose e mortali.Questa rutine va ormai avanti da due anni, ma tutto sta per cambiare perché la Fine è vicina ed inoltre Thomas ha un ruolo fondamentale….Cosa sará questa Fine? Quali sono le speranze dei nostri protagonisti di uscire?chi è realmente Thomas? E soprattutto cosa li aspetterà fuori dal labirinto?
Dopo questa presentazione passo alla mia opinione, prima vi ho anticipato che adoro i telefilm, ebbene il primo libro della serie Maze Runners mi ha molto ricordato Lost che con i naufraghi, i mostri e i presunti esperimenti è assimilabile a questo libro, quindi hai fan di lost occhio a questo libro!!.
La trama è abbastanza semplice, non è l’intreccio al centro dell’azione se non nei punti fondamentali che si snodano per il libro con diversi colpi di scena. Analizzandola nella sua totalità non è molto intricata ed è facilmente seguibile.
Lo stile è davvero particolare e giovanile, le frasi ed i capitoli sono spezzati, brevi e molto incisivi e spesso ti colpiscono come un macigno, in un paio di punti mi sono davvero venuti i brividi; le descrizioni nella loro semplicità sono evocative e ti fanno realmente immaginare i luoghi in cui si svolge l’azione.Il linguaggio usato è di tipo gergale con parole particolari che nel complesso non risultano né ridicole e né forzate, diciamo che si armonizzano bene che la dura situazione in cui i radurai devono convivere.
I personaggi sono caratterizzati in modo veloce perché comunque non ricordano nulla del loro passato, quindi è anche complesso  dare una descrizione e inoltre poiché tutto nella Radura è precisamente organizzato, è ovvio che ci sia una rigida gerarchia che deve essere rispettata. Thomas ad esempio, essendo l’ultimo arrivato è il Fagiolino che non sa nulla del luogo e non ha ancora mansioni.Molto belle sono le sensazioni trasmesse dal protagonista che passa dalla confusione per la situazione nuova, alla disperazione e desiderio di essere altrove dopo che si rende conto del guaio in cui si trova, al desiderio di risolvere il Codice, alla paura e al coraggio nei momenti critici e Sicuramente la caratterizzazione dei personaggi e la loro evoluzione psicologica spiccherà maggiormente nei due libri successivi.
La Cover non mi piace moltissimo( sembra un serial Killer) e secondo me non rispecchia il contenuto a differenza di quella Americana che è piú calzante, peró per quella italiana mi riservo il giudizio finale dopo che vedrò le copertine degli altri due volumi.
È stata una lettura molto interessante che mi ha colpita con i suoi contenuti, dall’ambientazione claustrofobica  alle scene d’azione adrenaliniche a quelle di ragionamento tutto è ben collegato e costruito e l’autore è riuscito a mantenere costante la suspense del fitto mistero che circonda il labirinto fino alla fine.Assegno quindi quattro stelline e aspetto con ansia il secondo libro per sapere come continua.RECENSIONE: il Labirinto di James Dashner

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