
Titolo: Il mistero della genesi
Autore: Robert Bauval
Editore: Corbaccio (collana Profezie)
Data uscita: 19 maggio 2011
Pagine: 400
Prezzo: 19,60 euro
È nel Sahara più profondo la soluzione all'enigma delle origini della civiltà egizia? È lì che bisogna andare per trovare le tracce delle conoscenze «soprannaturali» che gli egizi avevano in materia di astronomia e di astrologia? E quello che sostiene Robert Bauval che, sovvertendo le tesi dell’archeologia accademica, trova sorprendenti collegamenti fra gli antichi egizi e una popolazione nera che è vissuta nel Sahara migliaia di anni prima dell'ascesa dei faraoni e che ha edificato dei complessi megalitici misteriosi. La scoperta recente di località come Gilf Kebir, Uwainat e Nabta Playa dimostra, a differenza di quanto Hanno sempre ritenuto gli egittologi «ufficiali», che gli egizi si sono spinti a distanze «impossibili» e hanno intessuto relazioni con regni dell'Africa subsahariana di cui restano tracce nei geroglifici ritrovati nelle piramidi. Ma quale segreto condividevano queste popolazioni e quella egizia? Qual è il significato astronomico dei complessi megalitici e del posizionamento delle piramidi? Quale messaggio hanno voluto trasmettere ai posteri? Unendo storiografia, archeologia, linguistica, archeoastronomia e lo studio dell'allineamento dei grandi edifici egizi, Bauval scrive un capitolo affascinante e assolutamente inedito su una civiltà che ancora conserva molti misteri irrisolti.
RECENSIONE: Un viaggio nel passato dell'Egitto, alla scoperta delle origini dei faraoni



Metti assieme un ingegnere egiziano e un astrofisico americano che ha lavorato con la Nasa: un binomio di scrittori – Robert Bauval e Thomas Brophy – che ha dato alle stampe “Il mistero della Genesi”, sottotitolo: “L’incredibile scoperta delle vere origini dei faraoni” (Corbaccio edizioni, 318 pagine, 19,60 euro). Si tratta di una incredibile storia che punta a ricostruire nei dettagli, e con tanto di immagini e mappe, un tema caro agli scrittori da decenni, vale a dire l’enigma che avvolge l’antica popolazione degli Egiziani, la cui misteriosa storia nasconde aspetti che da secoli appaiono poco chiari. A noi sono arrivate le loro strutture, le Piramidi e la Sfinge, ma poco sappiamo delle loro tecniche di costruzione, che ci sembrano impensabili, visti i tempi e gli strumenti che avevano a disposizione.
C’è dell’altro dietro la storia dell’antico Egitto? C’è qualcosa che va oltre la conoscenza umana? Il libro racconta che l’antico popolo aveva conoscenze in ambito astronomico e astrologico più avanzate di quanto si credesse, anzi di quanto credesse – e crede – la cultura accademica cosiddetta ufficiale.
Ma come i due autori possono arrivare alle loro conclusioni? Attraverso una serie di testimonianze che si trovano nello stesso Egitto, dalle incisioni nelle grotte del deserto, attraverso il calendario circolare che si trova a Nabta Playa.
Per arrivare a dire che gli antichi egizi discendono da un’antica dinastia neroafricana, teoria che è stata per decenni rifiutata dagli archeologi tradizionalisti. Eppure geroglifici, scoperte archeologiche e astronomiche direbbero esattamente il contrario, dando ragione a chi vede dietro l’antico popolo egiziano una conoscenza soprannaturale, che sarebbe alla base degli allineamenti delle strutture megalitiche, piramidi e templi egizi: obiettivo del libro di Bauval e Brophy è dimostrare che le popolazioni nere vivevano nel deserto del Sahara già migliaia di anni prima dell’arrivo al potere dei faraoni.
Ma non solo. Queste popolazioni sarebbero la genesi – di qui il titolo del volume – non soltanto dell’antico e produttivo popolo egiziano, ma dell’intera stirpe umana. Da lì sarebbe dunque partita la storia dell’umanità: una teoria senza dubbio affascinante, riportata in un volume scritto con in maniera fluida e di piacevole lettura. L’aspetto soprannaturale si trova – dicono gli autori – anche nella metodologia che li ha portati a ricostruire le stesse teorie raccolte nel volume: le antiche pietre avrebbero “parlato” ai due autori con un linguaggio universale alla base del quale ci sarebbe lo sviluppo di tutta la popolazione mondiale.
Del resto Robert Bauval ha trascorso gran parte della sua vita in Egitto e nel Medio Oriente, dove ha portato avanti i suoi studi sulla storia delle Piramidi e la relazione che gli antichi edifici avrebbero con l’astronomia. Ha pubblicato, tra gli altri, (sempre per Corbaccio in Italia, anche in edizione “Tea”) “Mistero di Orione”, “Custode della Genesi”, “Talismano”, “L’enigma di Marte”, “Camera segreta”, “Il codice egizio”. In questa affascinante avventura è stato affiancato dalle conoscenze dell’astrofisico Thomas Brophy, che per la Nasa ha lavorato alla spedizione della sonda “Voyager 2”. Anche lui ha pubblicato diversi scritti, sconosciuti in Italia, come “The origin map”. Quest’ultimo vive in California, mentre Bauval abita in Egitto: due estremi del nostro pianeta che si sono affiancati per dare vita a un testo che non ha nulla a che vedere – va detto – con la Genesi dal punto di vista cristiano e cattolico, visto che gli eventi narrati e le teorie avanzate risalgono all’antico popolo egiziano. Punto di forza del volume sono senza dubbio le numerose e dettagliate citazioni e note che si trovano a fondo di ciascuna pagina e che aiutano il lettore a meglio immergersi nel testo e a fondare la propria lettura su informazioni concrete e non campate per aria.





