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Recensione: "Il Ritornante. La Città Inferiore"

Creato il 25 agosto 2014 da Ilary
Il Ritornante. La Città Inferiore Lorenzo Manara Titolo: Il Ritornante. La Città Inferiore Autore: Lorenzo Manara Editore: autopubblicato Pagine: 380 Prezzo: 0,99 € ebook
Citta Industriale, 1889. Mi restano tredici giorni di vita. Il marchio con cui sono stato maledetto si dissolve rapidamente e la sua scomparsa significa morte. C'è un solo modo per mantenerlo integro e riavviare il conto alla rovescia: uccidere. Potrei andare avanti così per l'eternità. Immortale? No, sono solo un ritornante.

Recensione
A metà tra l'urban fantasy e il distopico, Il Ritornante. La Città Inferiore, è il primo romanzo dell'omonima serie di Lorenzo Manara, che vede protagonista appunto un "ritornante", ovvero un individuo che ha la capacità di rigenerarsi dopo ferite mortali e continuare a vivere in eterno a patto che uccida qualcuno ogni tredici giorni. Il romanzo si apre con un capitolo ambientato nel passato, più precisamente nella Repubblica Fiorentina del 1515, nel quale facciamo la conoscenza del giovane Giovanni de' Medici e del suo maestro e amico Jacopo Salviati che, impegnati in una caccia al cinghiale, restano gravemente feriti e quasi moribondi vengono portati in un monastero dove vengono curati e riportati alla vita dai monaci grazie a un misterioso cubo nero. Giovanni e Jacopo ritornano in vita ma, come ho detto prima, essere dei "ritornanti" significa dover pagare pegno per restare vivi, uccidendo ogni tredici giorni. Dopo questo primo capitolo si fa un notevole balzo temporale e si viene trasportati avanti nel 1889 in una immaginaria Città Industriale dove conosciamo il principale protagonista del romanzo, Nero de' Medici, aspirante giornalista squattrinato sempre a caccia di qualche notizia sensazionale con cui dare la svolta definitiva alla sua vita. E la svolta per Nero arriverà sì, ma non certo nel modo in cui avrebbe voluto: dopo una serie di circostanze che non vi racconto per non rovinarvi la lettura, Nero diventa un ritornante e da quel momento niente sarà più come prima per lui... Il romanzo racconta le due storie di Giovanni e di Nero, del loro essere ritornanti, anche se la parte dedicata a Nero è decisamente più cospicua rispetto a quella dedicata a Giovanni del quale si parla solo nel capitolo iniziale di ogni sezione in cui è suddiviso il libro. Nero e Giovanni hanno molto in comune, non solo il cognome e quindi un legame forse familiare o forse di altro tipo (io ho la mia teoria a riguardo) ma anche il destino e in parte il carattere: entrambi, dopo essere diventati ritornanti, cambiano profondamente, da giovani uomini che cercano il loro posto nel mondo diventano degli assassini per necessità, cercano di sfruttare al meglio questa nuova possibilità che la vita ha offerto loro, però questo cambiamento fa emergere il loro lato più oscuro. Sono due bei personaggi Giovanni e Nero, molto ben caratterizzati, in particolar modo Nero anche perchè è quello più presente, mentre su Giovanni le informazioni sono centellinate; ho apprezzato molto l'idea dell'autore di prendere un personaggio storico realmente esistito come Giovanni de' Medici, poi passato alla storia come il famoso Giovanni dalle Bande Nere e ideare per lui una storia alternativa. Una trovata originale che mi è piaciuta molto. Sempre parlando di Giovanni, spero che nel secondo volume della serie scopriremo qualcosa di più a suo riguardo, soprattutto per il fatto che l'ultimo capitolo nel quale è protagonista proprio lui, si chiude con un cliffhanger pazzesco che ovviamente mette una curiosità incredibile e fa venire immediatamente voglia di leggere il seguito. Finora ho avuto solo parole di elogio per Il Ritornante. La Città Inferiore e ne avrò ancora, tranquilli, però ammetto che non è stato subito amore con questo libro, non ci siamo presi per niente all'inizio; in effetti, dopo il primo capitolo con protagonista Giovanni, che mi aveva appassionata e incuriosita, ritrovarmi subito dopo in un'altra epoca e con un altro personaggio mi ha spiazzata e frastornata, ma non solo. I primi capitoli di Nero proprio non riuscivano a coinvolgermi, non riuscivo a figurarmi l'ambientazione con questa fantomatica Città Industriale divisa in distretti e governata da bande rivali tra loro e la lettura era lenta e poco avvincente. Poi, la trama ha cominciato a svilupparsi e la storia a farsi più incalzante, sono riuscita  a "entrare" nel romanzo, a conoscerne meglio i personaggi, a visualizzare la Città Industriale con la sua atmosfera cupa e opprimente, molto ben descritta tra l'altro, e ho cominciato a divorare le pagine e ad apprezzare notevolmente la fantasia dell'autore e l'originalità della trama. Insomma, dopo un inizio che mi ha fatto temere il peggio, mi sono dovuta ricredere e non posso che parlare bene di questo libro. Sono davvero rimasta colpita dall'intreccio costruito da Lorenzo Manara, dalla trama ricca e dai personaggi ben costruiti e, anche se mi ci è voluto un po' per coglierne la bellezza, anche dall'ambientazione del romanzo che è vivida e realistica, tanto che sembra davvero di percorrere i vicoli della Città Industriale, di perdersi nei suoi quartieri malfamati e di respirare lo smog e la polvere che pervade la città. Per non parlare poi della trovata geniale delle bande criminali che cercano di prendere il potere e affermare la loro supremazia sulla città, una su tutte che poi è anche quella che più stuzzica la curiosità del lettore, quella degli Artisti, comandata dal folle e sanguinario Rembrandt e che vede tra le sue file l'altrettanto pazzo e violento Canova, uno scultore che ha un metodo, come dire, "particolare" per risolvere i problemi. C'è da dire che questo primo libro della serie risente un po' del fatto di essere appunto il primo libro e quindi di essere in sostanza molto introduttivo, cioè più che altro ci fa conoscere i personaggi e l'ambiente in cui si muovono e solo verso la fine gli eventi si fanno più serrati, ma è comunque un romanzo che vale la pena di leggere. Oltre a una buona trama, questo libro ha anche una buona scrittura, scorrevole, descrittiva e introspettiva al punto giusto, senza refusi o errorri e se consideriamo che questo è un romanzo d'esordio, non è poco, anzi. Concludendo, se siete lettori che apprezzate i libri ricchi di avventura, suspense e mistero, e se volete un romanzo davvero originale non posso che consigliarvi la lettura de Il Ritornante. La Città Inferiore e per quanto mi riguarda, credo proprio che leggerò anche il secondo della serie perchè sono troppo curiosa di sapere come proseguiranno le storie di Giovanni e di Nero.
Il mio voto:

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