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RECENSIONE: Il sogno della Bella Addormentata

Da Angivisal84
RECENSIONE: Il sogno della Bella AddormentataTitolo: Il sogno della Bella Addormentata
Autore: Luca Centi
Pagine: 252 p.

Prezzo: € 16,50 versione cartacea
Editore: Piemme (Collana Freeway Fantasy)
Genere: fantasy, sfumature steampunk

Scheda su Anobii: qui
Trama: Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. E molto giovane e molto bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.
Note sull'autore: È nato a L'Aquila nel 1985. Laureato in Culture per la Comunicazione, è un grande appassionato di letteratura storica e fantastica. Il suo romanzo preferito è Il giovane Holden di J. D. Salinger, la sua scrittrice preferita è Anne Rice. È un grande appassionato di anime e manga, nonché di serie televisive americane. Con questo suo primo romanzo, Il silenzio di Lenth, spera di riuscire a creare un mondo e una storia fuori dal comune.


La mia opinione: La protagonista del romanzo è la bella Talia, rimasta orfana di padre e sola al mondo, con l'unica eccezione dei suoi fedeli assistenti: Archie il cocchiere e Vivienne la governante. Sul punto di morte il padre, inventore e creatore di strani marchingegni, ha fatto promettere alla figlia di recuperare sette oggetti da lui stesso creati, i Sette Peccati (concretamente molti sono dei gioielli o oggetti del genere). Questo ultimo desiderio del padre diviene la missione di vita di Talia, degli oggetti non si sa bene quale sia la loro funzione e a cosa servano in particolare. Tutto ciò porterà la protagonista a fare la ladre per recuperare gli oggetti, un tempo appartenuti al padre ora in mano a collezionisti. L'ultimo si troverà a Londra e sarà la sfida più ardua, a Londra farà la conoscenza anche di un uomo di cui si invaghirà, che l'aiuterà nella sua missione (non si capisce perchè un'agente di polizia debba aiutare una ladra, mah misteri della fiction).
Il testo scorre via via molto velocemente, e tutto il romanzo è abbastanza breve. Non ci si sofferma però mai in modo approfondito, e tutto sembra scorrere con troppa leggerezza, i capitoli troppo corti a mio modesto parere. Il problema sta però in fondo, non nei capitoli in sè, ma nello stile di scrittura dell'autore. Ad alcuni naturalmente ciò può piacere, ad altri dar fastidio, dipende dai punti di vista. A me all'inizio è piaciuto, ma poi con il passare del tempo e della lettura non mi ha fatto veramente affezionare alla situazione, alla protagonista e non mi ha lasciato granchè.
La stessa protagonista non è caratterizzata fino in fondo, vive solo per la trama del romanzo, non sembra avere una sua esistenza a parte. Così anche il mondo che la circonda e gli altri personaggi. Non ho veramente capito alcuni elementi messi dall'autore come i dirigibili sul cielo di Londa, messi lì così tanto per strizzare l'occhio allo steampunk e magari vendere qualche copia in più del romanzo o come lo stesso titolo del romanzo.
Alla fine mi sono stufata e ho abbandonato la lettura, si mi ha fatto passare la voglia. Tutti parlano di un finale a sorpresa, che vale la pena di leggere il romanzo per arrivare a questo fantomatico finale, io personalmente non ci sono arrivata e non me ne pento. Ancora ora mi chiedo cosa diavolo centri la bella addormentata con questo romanzo, ma forse non avendo letto il finale non lo saprò mai :) Prima o poi continuerò a leggerlo? boh, per ora no di sicuro. Sono letture cosi che ti fanno passare la voglia di leggere, come anche altre che ho letto in questo ultimo periodo che mi hanno fatto passare ogni voglia di leggere. E infatti avrete notato che ho abbandonato un po' il blog, non ci posso fare nulla, mi capitano momenti così, devono passare prima o poi :)
Alla prossima Angela.

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