Di questo libro mi hanno attratto tante cose, ma purtroppo non è scattata nessuna scintilla. Un bel finale salva il libro, ma uno svolgimento troppo anonimo lo penalizza.
Come al solito sotto trovate la recensione!
| Piemme Freeway | Pagine 249 | Prezzo € 16,50 |
Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. E molto giovane e molto bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.Voto:
R e c e n s i o n e
Non starò qui a dire che la bellissima copertina mi ha tratto in inganno, ormai so com'è la storia. Non vi dirò nemmeno che non impazzisco per gli autori italiani, se no mi prendereste per una mezza matta visto che continuo a leggerli. E che le rivisitazioni delle favole per me sono dei veri e propri specchietti per allodole... è scontato, no? (Altrimenti non avrei letto libri come Cinder o Alice in Zombieland
Sinceramente mi sono fatta corrompere dalla mia compagna di letture che mi ha fatto gli occhi a cuoricino e mi ha ripetuto all'inverosimile "leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo..." Ecco, io l'ho finito, lei no...
E purtroppo lo so cos'è che la frena, perchè è stato l'unico limite che posso imputare a questo libro:la mancanza di emozioni.
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