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[Recensione] Il traditore di Kerry – Lynn Flewelling

Creato il 18 settembre 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Il traditore di Kerry – Lynn FlewellingTitolo: Il traditore di Kerry
Autore: Lynn Flewelling
Editore: Editrice NORD
Traduttore: Annarita Guarnieri
ISBN: 978-8842911067
Num. Pagine: 640
Prezzo: Non pervenuto
Voto: [Recensione] Il traditore di Kerry – Lynn Flewelling

Trama:
Con L’arciere di Kerry l’autrice ha inaugurato la saga di Alec, un ragazzo che, ingiustamente incarcerato, in cella conosce Seregil di Rhíminee e, quando questi decide di evadere, lo segue senza immaginare neanche lontanamente dove lo condurrà quella fuga. Perché Seregil non è mai esattamente ciò che sembra: è ladro, aristocratico, guerriero, negromante, spia, ha un nome diverso per ogni occasione e cambia aspetto, età, perfino sesso (apparentemente) grazie ad abili mascheramenti. Già perché Seregil è il migliore agente di un regno lontano coinvolto in un oscuro intrigo capace di far tremare troni ed eserciti.

Recensione:
Terzo e ultimo capitolo (edito in Italia), la recensione al primo libro QUI, e quella del secondo QUI.
Ne Il traditore di Kerry è un po’ come ritornare agli albori: niente più guerre universali per la lotta alla sopravvivenza del continente bensì di nuovo ventri di palazzi, città da scoprire, amicizie da stringere e nemici da affrontare. I nostri due eroi, Alec e Seregil, si vedono costretti a tornare nella patria natia di quest’ultimo in veste di accompagnatori di Klia, la figlia della regina di Skala che ha bisogno di stipulare un patto che consenta loro di vincere la guerra contro i Plenimariani che si stanno espandendo sempre più oltre i confini, uccidendo e conquistando, mirando a un vero e proprio impero.
Meta del viaggio è Aurënen, patria di esseri ben differenti dagli esseri umani, che vivono molto più a lungo e che pertanto non hanno una visione dei conflitti simile a quella dei caduchi skalani. Compito dei protagonisti sarà convincere il consiglio ad accettare le proposte della regina avanzate da Klia, ma non sarà così semplice. Nella vicenda infatti si intrecceranno passato e presente, gli errori che portarono Seregil a essere esiliato e la nuova condizione di Talímenios di Alec, nonché la presenza rassicurante di Beka e quella rinnovata di Thero, più nuovi e vecchi conoscenti che si presenteranno a giocare su una scacchiera di intrighi di corte, omicidi e segreti. Profezie e draghi, miti e tradizioni si mescoleranno fino a intessere una trama complessa e appassionante che terrà col fiato sospeso fino all’ultimo.
In questo terzo romanzo vediamo un’ulteriore evoluzione del carattere di Seregil, che si discosta dal suo solito aspetto dinamico, impertinente ed espansivo a beneficio di un’introspezione più marcata che metterà in luce aspetti del suo comportamento e del suo intimo che non erano mai stati affrontati prima. Il rapporto tra lui e Alec, le sue paure e i desideri di essere riammesso nella sua terra, la sua innata capacità di raccogliere informazioni e svelare misteri faranno di lui un consigliere prezioso al fianco di Klia.
Un’opera che mi è piaciuta non solo per il world building curato e sempre perfettamente dipinto con chiarezza e realismo, ma anche per l’affilatezza dei personaggi, le loro scelte e il loro non essere mai in bianco e nero ma sempre pieni di sfumature confuse tra bene e male, rendendoli imprevedibili, arricchendo una storia già di per sé interessante.
Purtroppo tra le pagine erano state gettate anche piccole allusioni future, che però in lingua italiana non sono mai state viste, quindi il finale appare un po’ appeso, dolceamaro anche se soddisfacente.
Che dire?
Se lo trovate, ve lo consiglio!

Un’ultima cosa: è stata organizzata una petizione on-line per raccogliere 5.000 firme per convincere gli editori (anche se ormai la direzione della Nord è della Fanucci, quindi va’ a sapere che accordi sono stati modificati) a ristampare i tre romanzi e tradurre gli altri volumi della saga.
Ora, io non sono esattamente una fan delle petizioni, perché non hanno nessun valore legale che imponga le parti interessate a cedere alla richiesta, ma tant’è, se volete lasciare una firma non vi costerà nulla.


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