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Recensione in anteprima: Il sogno dell'incubo di Marta Palazzesi.

Creato il 08 ottobre 2013 da Valentina Seminara @imatimehunter
Blogger mi ha dato alcuni grattacapi -avevo puntato questo post per le sei-, e la connessione oggi non ha aiutato, ma sono finalmente riuscita a postare la mia recensione IN ANTEPRIMA de Il sogno dell'incubo di Marta Palazzesi, una storia che mantiene il mio giudizio altalenante, sebbene stavolta più inclinato verso il positivo. Il libro mi ha convinta, ma quegli approfondimenti in cui speravo, nonostante siano stati presenti e ben forniti, non mi sono sembrati abbastanza. Speravo in qualcosa di più, ma sono comunque rimasta contenta.
Recensione in anteprima: Il sogno dell'incubo di Marta Palazzesi.Il sogno dell’incubo
Marta Palazzesi 

Giunti Y
496 pagineIn uscita domani, 9 Ottobre 201312,00€
Voto: ★ ½
Come vivere sapendo che nell’attimo in cui la persona che ami morirà, proverai il suo dolore? Questa è una delle tante domande che Thea Anderson, giovane cacciatrice di demoni Azura dal carattere focoso, non riesce a smettere di porsi. E gli incubi che tormentano le sue notti, da dove vengono? Chi li insinua nella sua mente? E perché molte persone a lei care si comportano in modo inspiegabile nell’ultimo periodo?
Per trovare le sue risposte, Thea sarà costretta a varcare i confini del Palazzo e ad addentrarsi in un intricato groviglio di verità.
In un rocambolesco viaggio insieme a chi credeva ormai perduto, scoprirà un antico segreto, lotterà contro creature leggendarie e danzerà ancora con la Morte. Ma sarà il suo cuore il nemico più crudele. Potrà l’amore essere più forte dell’orrore?
Nel suggestivo scenario delle campagne rumene, tra folklore, antiche credenze e incontri inaspettati, la caccia continua.
Capita di non ricordare un sogno, ma un Incubo non si dimentica mai.

La mia Recensione            
Sono una persona tollerante -più o meno. Quando lessi Il bacio della morte (qui la mia recensione), avevo solo sentito voci e pareri che segnalavano una qualche somiglianza con un'altra seri urban fantasy. All'epoca -mica tanto epoca, è uscito a gennaio di quest'anno!- ammetto di essere rimasta affascinata dal mondo di Thea, Serena, Damian, dei Cacciatori di demoni e degli Azura, loro nemici mortali e grande minaccia per gli esseri umani. Ma quest'estate ho letto tutti e sei i volumi della serie Vampire Academy, e non appena mi sono accorta di certe uguaglianze il paragone è sorto spontaneo. Ora, non voglio rigirare il dito nella piaga, dato che molte altre blogger lo hanno fatto prima di me, però non si può fare a meno di rimanere un po' stizziti dalla cosa. E dato che la sincerità è una delle virtù più importanti di chi scrive recensioni...
Eppure, come avrete capito, mesi fa ero più che propensa a dare una seconda opportunità alla serie -possibilità che non mi rimangio di certo, ma a cui guardo con una consapevolezza diversa. E dato che ormai ai personaggi mi c'ero affezionata, speravo che Il sogno dell'incubo, con un titolo dal significato ben ripiegato su se stesso e una copertina che supera di gran lunga la prima in bellezza, avrebbe dato alla storia quella scintilla definitiva tale da attivare il colpo di fulmine.
Volete sapere se è successo? Lo scoprirete leggendo qui. Dunque, Thea ne ha passate davvero di cotte e di crude. Ha lottato con gli Azura (demoni malvagi che popolano il Mondo Sotterraneo), ha visto i suoi genitori -padre demone Incubo, madre umana- riavvicinarsi, qualcosa verso cui lei non sa ancora precisamente come comportarsi, è tornata dalla morte grazie all'intervento del cugino della sua migliore amica Serena, Alex, e per questo è in grado di vedere i fantasmi. Per essere più precisi, quello della madre di Serena, Sabina. E ora che Andres, il padre di quest'ultima, è gravemente malato, la tensione è molto alta e Thea deve giostrare al meglio le sue emozioni. Perchè nonostante la punizione per aver provato ad entrare nel Mondo Sotterraneo, al di là degli incubi tremendi che la strappano via da un sogno sereno, del rassegnato isolamento dal resto dei suoi compagni, dall'allontanamento della sua migliore amica e di Cameron, il ragazzo di lei, Thea non riesce a smettere di pensare a Damian, il suo ex compagno di caccia in parte demone e in parte Succubo, nonché l'unico ragazzo di cui si sia mai innamorata. O almeno, ci prova, dirottando i propri pensieri lontano da lui. Ma ogni tentativo pare sbriciolarsi inesorabilmente, specie quando deve impiegare tutte le sue forze altrove.
E' un periodo difficile per Thea. Abbiamo conosciuto la parte di lei più ribelle e incurante delle regole, quella a cui piace divertirsi e che odia sentirsi dire cosa fare o non fare. Adesso, però, nessuno più si preoccupa delle sue azioni, perché oltre al fatto di essere rinchiusa negli Archivi di Palazzo dopo il fallito tentativo di seguire Damian, ci sono problemi ben più urgenti da trattare. Il capo della loro società, nonché padre di Serena, è caduto in coma, e serve qualcuno che lo sostituisca finché non si risvegli, o fino al compimento dei diciannove anni della figlia. Ed è qui che iniziano a delinearsi nuovi personaggi, che quelli vecchi cambiano e che una confusa minaccia prende a profilarsi all'orizzonte. E l'unica che sembra accorgersene è proprio Thea, che tormentata da sogni inquietanti che assumono sempre più le sembianze di incubi, da notti insonni e dalla mancata libertà, vuole a tutti i costi scoprire il perché dietro tutte queste stranezze. Deve destreggiarsi fra gli scatti di rabbia improvvisi di Came, Alex e Vikas, un nuovo e interessante personaggio dagli strani poteri -può creare il fuoco dal nulla, una cosa mai vista fra i demoni; fra la preoccupazione per Serena e la presenza del fantasma della madre di lei, che sembra volerla terrorizzare e mandarle un messaggio allo stesso tempo. E un dolore sordo, pulsante, onnipresente da settimane e adesso più acuto, tangibile, fisicamente massacrante, derivato dal legame fra lei e Damian.
Se ripenso al momento in cui si sono incontrati, mi piace che la diffidenza iniziale di Thea si sia trasformata lentamente, e non all'improvviso, in consapevolezza e affetto e amore, in quel legame che non può essere dissolto. Motivo per cui fin dalle prime pagine ero impaziente di rincrociare la strada di Damian attraverso la mente e il corpo di Thea. Peccato però che questo inaspettato legame non sia stato approfondito come meritava, poteva costituire un potenziale elemento d'attrazione all'interno della storia -così come lo sono i poteri e la loro provenienza nella storia dei demoni, che di per sé mi incuriosiscono molto. Nel frattempo, però, le succedono talmente tante cose e ad un ritmo quasi demoniaco, da distrarmi abbastanza e farmi capire che sotto tutto ciò che stava accadendo dev'esserci per forza qualcuno. Naturalmente, la domanda di routine è chi?, ma è compito dell'autrice saper nascondere bene gli indizi fino alla fine. E' stato così? Si e no. Era intuibile chi stesse lavorando per mettere a soqquadro la serenità del Palazzo -e dell'intera società-, ma non i mezzi tramite i quali avrebbe agito, i complici e le vittime, la mole di poteri coinvolti e le rivelazioni dietro questi. Particolareggiare le descrizioni è sicuramente importante, ma anche approfondire al meglio i contenuti lo è, perché in un contesto come questo certi dettagli assumono un fascino innegabile. C'era molta azione, la dinamicità non mancava, e forse è stato questo tanto, pericolosamente vicino al troppo, a farmi desiderare un'attenzione maggiore al particolare. La stessa Thea ingaggia più battaglie nell'arco di poco tempo -che sia poi nella sua indole è innegabile- ed è sempre ferita, sempre.
Fin dall'inizio, infatti, il ritmo del susseguirsi degli eventi mi ha un po' disorientata. Veloce, leggermente troppo incalzante per essere ancora alle prime pagine, come se non volesse perdere tempo in inutili presentazioni o riassunti di cose già assimilate col volume precedente. Potrebbe anche andare, ma un qualche passo più approfondito che agganciasse gli eventi dei due libri non avrebbe guastato. Comunque, dopo essere entrata facilmente nella lettura, lo stile scorrevole, semplice ma allo stesso tempo completo ed esaustivo dell'autrice mi hanno riportata nel mondo di Thea, in quel Palazzo nascosto nella vegetazione della Romania, fra ombre e luci ingannevoli che non smettono mai di danzare fra i personaggi coinvolti. Punto a favore del romanzo è il fatto che via via che ci si allontana dalla prima parte, giungendo a quella centrale e poi a quella finale, la storia migliora. Non solo perché cambia lo scenario, l'incontro tanto atteso mi ha fatto balzare entusiasta sulla sedia e tutti quegli elementi che continuavano a legare la trilogia a VA andavano affievolendosi. Nonostante alcune vicende e certi colpevoli fossero un po' scontati, ho apprezzato di gran lunga lo sfoggio di poteri diversi che incrociamo lungo il viaggio di Thea, l'evidenziarsi della storia passata di demoni, mezzosangue e Azura, gli intricati e delicati rapporti fra i personaggi che animano il libro, non più così assodati e decisivi -e per questo più reali-, il definirsi di alcuni piccoli aspetti che anticipano l'avvenire del terzo volume. Specie nel finale, che proprio non mi aspettavo. Una bella scossa, con le ultime battute sibilline ad annunciare la fine del volume.
Il libro mi è piaciuto più del primo, ma continua a mancare qualcosa, che mi lascia a metà fra la curiosità e l'incertezza. Magari l'ultimo volume riuscirà a colmare i miei dubbi.

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