Magazine Cultura
Leggerela trama di questo romanzo, soffermarmi sui colori caldi e avvolgentidella copertina, fantasticare ad occhi aperti sull'esistenza di mondiparalleli al nostro e sulla fragilità dell'amore impossibile tra idue giovani protagonisti, ha suscitato – sin dalla prima volta incui lessi l'originale sinossi di Multiversum - brividi intensi eforti emozioni nel mio cuore di lettore. Intanti anni, non mi è veramente mai capitato di essere a tal puntosuggestionato dalla trama di un romanzo da passare interi pomeriggi eore di lezioni a fantasticare ad occhi aperti sul suo sviluppo esulle caratteristiche dei suoi personaggi ! Giàun mese prima di riceverlo in anteprima dal gentile ufficio stampadella Mondadori, il fluire impazzito di aspettative e sensazioniaveva scritto nella mia testa le pagine di una storia che nonconoscevo , ma che, per qualche misterioso motivo, sentivo vicina almio essere e al mio cuore pulsante. Quasicome se , in una realtà parallela, avessi carpito anch'io i misteridel Multiverso e fatto mia l'originale avventura a cui , da qualchemese a quella parte , la trascinante fantasia di Leonardo Patrignaniavrebbe dato voce e concretezza. L'hocominciato a leggere con la sensazione che , tra quelle pagine, avreitrovato nero su bianco le ipotesi che , nelle settimane precedenti,avevano riacceso i colori della mia immaginazione da troppo temposopita. L'ho cominciato a leggere come se mi fosse stato recapitatoper errore e come se , averlo tra le mani con così ampio anticipo,fosse il regalo più bello per il sopraggiungere imminente dei mieidiciotto anni e la generosa ricompensa per averlo atteso con cosìtanta trepidazione. L'inizioun po' frettoloso del libro , accompagnato da capitoli troppo brevi eda una scrittura troppo semplice e lineare, mi aveva riempito leorecchie e il petto di un suono sordo e tristemente familiare. Ilsuono assordante e amaro di aspettative che si infrangono.Nonche il libro fosse banale o noioso, ma , dopo lunghi giorni di attesacon la sola compagnia della mia fantasia galoppante , avevol'impressioni di non riconoscervi tra le righe il sentimento e lapassione che mi ero augurato. Scorrevatutto troppo velocemente , come un fiume in piena che – spedito –corre senza ostacoli e intralci verso un epilogo già prestabilito.Non riuscivo a sviluppare empatia con i personaggi, non trovavo ilbenché minimo appiglio a cui agganciarmi. Le mie dita scorrevanoinstancabili tra le pagine ; i miei occhi divoravano i capitoli e ilmio cuore rimaneva arido dinanzi al nascere del dolce sentimento traAlex e Jenny. Volevo labirinti di poesia in cui rimanere intrappolato, vibranti aforismi su cui soffermarmi , una scrittura più incisivae una forma di fantasia più dilagante in cui svanire . Volevofortemente che quel “ Buon viaggio...” appuntato dall'autoresulla copertina assieme al suo autografo fosse una promessa per ilfuturo. Volevo perdermi nella voce dei protagonisti. Volevospiccare un balzo e perdermi tra le righe di un'avventura alcardiopalma. Volevo che il mio viaggio nel mondo di Multiversumcominciasse. Nonso quando e come sia accaduto esattamente , ma , se sono qui ascrivere questa ampia premessa, sappiate che la risposta è sì :anch'io ho trovato la mia Chiave ; la mia Cintura di Orione ; il miopersonale portale d'accesso; la mia finestra spalancata su quelloche è il ricco mondo interiore di Leonardo Patrignani.Conil procedere della narrazione, i capitoli si fanno più fitti ; iltono si eleva. I sentimenti diventano più intensi e la voglia dirimanere stupidi davanti al colpo di scena finale più forte. Larealtà, come in un caleidoscopio, si frammenta in schegge aguzze eirregolari ; nuove tonalità la colorano e il calore dell'amore siscontra con nubi grige di tempesta e con la violenza di un destinoineluttabile che, spietato, squarcia il cielo e getta ombre di mortesu strade un tempo familiari. Lascrittura diventa più compatta e ispirata, lasciando finalmenteemergere l'entusiasmo di una fantasia senza freni. Mentre il destinodei protagonisti viene stravolto e disarmanti riferimentiall'attualità si mescolano a un futuro distopico e visionario nellostile di Orwell, Multiversum raggiunge l'obbiettivo verso il qualeavevo nutrito le mie più rosee aspettative. Diventa un videogiocodal ritmo frenetico, un survival horror dai toni apocalittici , undramma intimista e convincente, un'epopea romantica divisa tra latenerezza di un bacio , il calore di un abbraccio e l'ansiaangosciante di una condanna che -silenziosa e fatale – cade dalcielo stellato. Patrignanisorprende, shocca , solleva il malinconico velo dei ricordi e toccail cuore, riuscendo a dare ad una storia già bella di suo il saporeepico di una moderna Odissea. SeOmero avesse letto Marsden e King, giocato a Silent Hill e conosciutole meraviglie della moderna tecnologia, il poema che tutti noiconosciamo avrebbe oggi il ritmo trascinante e sostenuto di questainvidiabile opera prima. Ilmio voto: ★★★★ Ilconsiglio musicale : 30 Seconds to Mars – Kings & Queens
L'intervistaall'autore : qui
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