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[Recensione] Interstate dreams – Neal Barrett Jr.

Creato il 08 giugno 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

Titolo: Interstate dreams
Autore: Neal Barrett Jr.
Traduttore: Sebastiano Pezzani
Editore: Miraviglia editore
ISBN: 9788889993309
Num. Pagine: 287
Prezzo: 18,00€
Voto: [Recensione] Interstate dreams – Neal Barrett Jr.

Trama:
2015 Austin, Texas. Dreamer trentottenne, ex militare dell’aviazione torna da un conflitto nel Sud del Messico con delle pietre preziose e un frammento di acciaio conficcato nel cranio che lo rende invisibile ai sistemi di sicurezza. Il suo unico desiderio è diventare un nero, dedicarsi alla Scopata-In-Corporea con una donna che non ha mai visto e al negozio di strani pesci acquistato con le pietre preziose che ha portato dal Messico. Ma presto Mako Binder, gangster e uomo d’affari, lo ingaggia per un furto al ventiduesimo piano dell’Enchanted Mesa West dove vive Diane una bambina bellissima che parla come nei romanzi rosa. Nel torrido e razzista Texas un turbinio di eventi porta al rapimento di Diane e delle donne di Dreamer. Riuscirà Dreamer a liberarle prima che vengano cedute al Principe arabo Abd-EI-Yusuf? Introduzione di Joe R. Lansdale.

Recensione:
Devo ammettere che la prefazione di Joe Lansdale mi ha fatto tanta tenerezza. Gli autori, famosi o misconosciuti che siano, hanno sempre un ispiratore, un eroe letterario, un modello a cui aspirare e che magari ha segnato qualche tappa importante della loro carriera, se non della loro vita.
Conoscendo Lansdale, non ho potuto fare a meno di incuriosirmi nell’entrare nel mondo del romanzo di Barrett, cercando di capire cosa nella sua scrittura possa essere stato considerato un faro.
Beh, ci sono riuscita (non che fosse difficile, eh).
Interstate dreams è un concentrato di nonsense, un delirio di colori e vicende che si srotolano senza che ce ne rendiamo conto. La trama è lì, sotto i nostri occhi, ma viene percepita in maniera sotterranea perché la coscienza è occupata a tradurre il personaggio di Dreamer, fuori di testa e con un gran cuore, che si impelaga in situazioni assurde e tragicomiche grazie alle sue capacità che vanno e vengono come pare a loro.
È un protagonista stravagante, inconfondibile, accompagnato da spalle di tutto rispetto che si incastrano e si avvicendano sullo sfondo di una storia al cardiopalma fatta di rapimenti, tradimenti, soldi, malavita, bambine che parlano come negli harmony, bianchi che vorrebbero essere neri, avvocatesse pronte a tutto per denaro.
Lo stile – neanche a dirlo – è assolutamente inconfondibile. Un miscuglio di numerose figure retoriche, visioni irreali e concrete che si mischiano, il pezzo di metallo della testa di Dreamer gli regala visioni a singhiozzo e tavolozze di colori che puzzano, sogni in cui entra in mistica intesa sessuale con corpi sconosciuti e l’amore della sua vita mai visto prima, che gli rivela sottoforma di un angelo che fa un lavoro molto particolare.
Un romanzo incredibile, altalenante, fulminante, imprevedibile nel senso che le virate della trama sono brusche, pazzesche, colpi di testa che tengono col fiato sospeso e fanno ridere (provate poi a ridere senza fiato), in cui ogni sana regola della narrativa è sovvertita e si gioca non solo sull’improvvisazione, ma anche sull’ispirazione pura.
Il punteggio che ho dato è a diplomatica metà tra minimo e massimo perché Interstate dreams non è un libro che può piacere a tutti. È un libro atipico, originale nel più piccolo dettaglio, scorretto, scurrile, con personaggi pazzeschi per cui alla fin fine si prova un affetto un po’ malato, ma perfettamente nel contesto.
Se amate i romanzi originali, questo è ciò che fa per voi.


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