Ringraziamo RossoChina per averci dato la possibilità di ospitare l’intervista ad Ambra Sama, autrice di libri per i più piccoli che vedono come protagonista Ruty, la piccola talpa che assieme ai suoi amici vuole insegnare ai bambini il valore della natura, degli animali, della sensibilità verso l’ambiente e verso ciò che li circonda.
Recensione:
Disegni graziosi e colori sgrargianti e sfumati: ecco la prima cosa che colpisce sfogliando i libri che raccontano le storie di Ruty. Tratti puliti e personaggi adorabili popolano queste pagine, che con le loro voci ci raccontano di un mondo urbanizzato che ha dimenticato il valore dell’ambiente, della natura e della sensibilità verso il futuro di chi ancora deve viverlo.
Pone l’attenzione su un aspetto della vita dei bambini cui molti tendono non prestare attenzione: l’alimentazione. Nella società urbanizzata e nelle realtà cittadine di oggi, si cresce con cibi precotti, verdure congelate o inscatolate, vengono servite pronte (e inevitabilmente povere degli originali principi nutritivi) senza che i piccoli colgano appieno quanto possa significare ciò che mangiano, quanto sia davvero importante conoscere da dove proviene ciò di cui si nutrono e il modo in cui viene coltivato, l’impatto che questo ha sull’ambiente e anche il dare per scontati molti valori che invece dovrebbero imprare a fare propri.
Le parole dei dolci personaggi di questo libretto vogliono essere un invito ad ascoltare più ciò che si ha intorno, a rispettare la natura, a imparare a porre domande, invita insomma a essere responsabili verso un mondo di cui riusciremmo a capie il linguaggio, se soltanto ci impegnassimo un pochino di più.
INTERVISTA AD AMBRA SAMA PER “LE STORIE DI RUTY”
A CURA DI ROSSOCHINA.IT
1) Che bambina era Ambra? Qual è la sua storia?
Sono nata in un casolare di campagna dove la natura e gli animali sono stati i miei compagni di gioco. Penso che i miei primi sei anni di vita siano stati il periodo più bello della mia esistenza per i profumi, i colori, le immagini di una vita semplice, intensa e genuina.
2) Come nasce l’idea della collana Le Storie di Ruty e chi ti ha ispirato questo progetto?
Ho sempre desiderato trasmettere ai bambini quei valori profondi che danno un senso all’esistenza e che diventano una straordinaria bussola nel mare a volte burrascoso e tempestoso della vita. L’occasione è nata a seguito di un’esperienza di grande connessione con la Natura e con persone che hanno come “missione nella vita” il vivere e il trasmettere l’Amore per la Terra e per il Creato.
3) Quale obiettivo di sei posta? Qual è la funzione di questo libro illustrato?
Questo libro ha lo scopo di trasmettere messaggi di Luce e di Speranza concreti e tangibili. Ripropone valori antichi e a volte dimenticati come il senso della famiglia, della solidarietà, del sentirsi parte di una grande famiglia che vuole realizzare il Bene Comune. Vuole risvegliare nell’uomo il rispetto per l’ambiente, l’apprezzamento per i cibi semplici e genuini e la gioia nel focalizzare la mente sulle soluzioni e sulla realizzazione di progetti utili per il mondo.
4) L’argomento dell’alimentazione è un punto fermo nel libro Le Storie di Ruty ed è il principale argomento trattato nel tuo primo libro: Io sono un chicco di riso. Manca, secondo te, oggi, una sorta di educazione alimentare (dalla scuola, dai genitori, dai media)?
Ruty, protagonista della storia, rappresenta l’essere che vive nella terra, che si nutre di essa. La terra è la sua casa che le offre cibo e protezione. Ruty ama la terra ed è in perfetta connessione con essa e con gli esseri che la abitano. Questo è l’atteggiamento che si auspica diventi parte dell’uomo. Mancando l’amore e l’unità con la Terra, automaticamente non si producono e non si riconoscono i cibi sani, vitali, semplici e forti che la terra dona all’uomo. Queste nostre ultime generazioni stanno nutrendo il corpo con grandi quantità di cibi alterati, devitalizzati e manipolati e il corpo lancia messaggi di sofferenza attraverso sintomi e malattie mai apparse prima d’ora. In realtà vi è molta informazione sul mondo dei cibi sani e biologici, ma non è così visibile e appariscente. Ognuno di noi per potervi accedere deve impegnarsi e cercarla nei canali e ambienti giusti. Il potere dell’informazione mediatica forte e visibile è in mano a coloro che gestiscono anche i grossi profitti legati al mondo della produzione e dell’industria. Finché il mondo dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’industria non si convertirà alla diffusione di produzioni utili per la salute dei consumatori, perché mai questi signori dovrebbero pubblicizzare ciò che non è frutto dei loro investimenti?
5) Le Storie di Ruty ha molto forte al suo interno una componente educativa. Non solo libro sapientemente illustrato, ma anche formativo. Si è perso qualcosa, secondo te, dai “vecchi” genitori a quelli di oggi?
Un tempo, presso alcuni popoli antichi, gli anziani rappresentavano le radici della società e della famiglia. La loro funzione all’interno del gruppo era non solo importante ma fondamentale, perché incarnavano conoscenza, esperienza e saggezza. I giovani sentivano e vivevano questo rapporto con grande rispetto, gratitudine e ascolto, perché da esso si sentivano nutriti e rassicurati.
Oggi sono cambiate sia le dinamiche sociali e familiari, sia i modelli di riferimento all’interno della famiglia, ma questo non significa che non si possa, grazie all’impegno, alla vicinanza, al dialogo e al rispetto reciproco, creare rapporti di condivisione e di crescita per ogni componente della famiglia.
In questa epoca, dove i messaggi sono tanti e confusi e dove il malessere dilaga, la famiglia assume un ruolo fondamentale nella vita di un giovane. Se i componenti della famiglia moderna hanno perso di autorevolezza e di autoreferenzialità rispetto ai tempi passati, oggi possono riconquistare un ruolo importante grazie al dialogo, all’ascolto e con dei buoni esempi di vita. Condividere è la parola chiave di questa epoca, che significa entrare nel vivere e nel sentire dell’altro senza giudizi e pregiudizi per capire, amare, accettare; dove ognuno può sentirsi arricchito e nutrito.
6) Una caratteristica del libro Le Storie di Ruty è che, alla fine della storia, sono presenti delle tavole didattiche, dove il bambino può imparare divertendosi. Quali sono i danni causati sui bambini, secondo te, dei giocattoli moderni?
Il bambino si diverte quando crea, quando è coinvolto, quando si sente vivo e protagonista e quando usa la sua immaginazione per costruire e realizzare ciò che desidera. Il gioco dovrebbe essere un’occasione per far emergere i talenti e le caratteristiche di ogni bambino, affinché egli possa riconoscerli e realizzarli. Il gioco non è un’occasione per “parcheggiare” i figli, bensì un momento di crescita, di vita, di conoscenza, di gioia da condividere.
Molti giochi moderni sono immessi sul mercato con il solo scopo di creare profitto. Il focus delle aziende non è sul “bene dei bambini”, ma sul “come vendere di più e meglio”. Essendo giochi aridi e poveri di sostanza, vengono presto abbandonati dal bambino che continuerà a essere stimolato dall’immissione sul mercato di altri giochi sempre molto attraenti ma vuoti di contenuti. Nel nostro mondo si vive in un contesto dove vige una legge esasperata di un mercato che produce oggetti inutili e abitua il bambino a volere sempre di più, sentendosi perennemente insoddisfatto. Si innesca così un processo di “ingurgitamento vorace” che lascia un senso di vuoto insaziabile. Il bambino ha bisogno di muoversi e di giocare con elementi vivi come la terra, l’acqua, il legno, gli animali, le pietre e con tutto ciò che ha un’anima e che ha in sé contenuti intelligenti e interessanti. Il bambino vuole “cose” con le quali dialogare, anche se il colloquio è spesso silenzioso ma intenso. Il bambino non va lasciato solo davanti a scatole parlanti o in compagnia di giochi vuoti e artificiali, bensì va alimentato con idee intelligenti per stimolare la sua intelligenza, nutrito con sani contenuti per stimolare la sua ricchezza interiore e avvolto in una coperta di Amore e Rispetto perché possa crescere forte e sicuro.
7) Le illustrazioni presenti nel volume sono di ottima qualità e molto curate. Com’è nata la collaborazione con Monica Pierazzi Mitri?
Quando ho scritto questo libro ho cercato su internet, dentro le gallerie di tanti illustratori, un tratto, un colore e un’immagine che potessero essere in sintonia con ciò che sentivo e pensavo. Quando ho visto alcune illustrazioni realizzate da Monica Pierazzi, ho sentito che Lei sarebbe stata la persona giusta per dare forma e colore alla storia di Ruty. Abbiamo parlato a lungo assieme, ci siamo confrontate, abbiamo condiviso sensazioni e idee e, infine, il progetto ha preso colore e forma. Monica si è perfettamente sintonizzata con il messaggio contenuto nel testo rendendolo vivo e dinamico.
8) Il volume è stato stampato su carta riciclata al 100%. Qual è la tua posizione verso un argomento così caro come il rispetto per la natura?
Il rispetto per la Natura è il tema fondamentale nelle “Storie di Ruty” e quindi mi è sembrato giusto dare un segno di coerenza con questa visione, anche attraverso la scelta della carta per la realizzazione del libro. Penso che siano importanti le tante piccole scelte quotidiane che dimostrano quanto abbiamo a cuore la terra che ci ospita.
9) Gli e-book negli ultimi anni stanno spopolando anche in Italia e Le Storie di Ruty è da poco disponibile anche in questo nuovo formato. Cosa ti aspetti dalla versione digitale del libro?
Spero in una rapida divulgazione dei messaggi contenuti nel libro. Credo che tante persone desiderino una vita a misura d’uomo dove i valori e i cibi sani siano alla base della vita e che ancor più lo desiderino per i loro figli e per le generazioni future.
10) Il volume è stato totalmente autoprodotto da te. Hai deciso, quindi, di non dipendere da nessun editore e di finanziare di tasca tua l’intero progetto, come ormai fanno i moltissimi autori che decidono di appoggiarsi al self-publishing. Come mai questa decisione? Riponi poca fiducia nell’editoria tradizionale?
Nella mia mente vi era un’immagine precisa del libro e sentivo che, se non avessi seguito la preparazione del testo dall’inizio alla fine in tutte le sue fasi, difficilmente si sarebbe realizzata così come la desideravo. Amerei molto proseguire in autonomia per poter creare il filo diretto con il lettore e sentirmi un tutt’uno con i colori e le immagini dei testi, curando quindi tutto il processo di creazione e realizzazione del progetto.
11) Prima di Le Storie di Ruty hai scritto e pubblicato un altro libro: Io sono un chicco di riso. Qual è il tema di questo volume?
È un libro che descrive le qualità dei Cereali interi non raffinati e in particolare racconta “i messaggi” contenuti dentro un chicco di Riso integro. Scritto con un linguaggio molto semplice, è un testo rivolto a tutti. Attraverso la storia di un chicco di riso, il lettore scopre come questo piccolo seme, espressione del microcosmo, nasconda i segreti del macrocosmo.
12) Come ti sei trovata con Rosso China? Come sei arrivata a loro e com’è iniziata questa collaborazione?
Sono arrivata a Rosso China grazie a una carissima amica che è stata anche colei che mi ha incoraggiato a scrivere questa favola per bambini e che ringrazio di cuore. Il rapporto con Rosso China è appena iniziato e quindi, avendo solo dialogato su come pubblicizzare e diffondere il testo, posso solo dire che sono rimasta favorevolmente sorpresa per la gentilezza e la disponibilità che ho incontrato e anche per l’onestà con cui si affrontano i progetti di lavoro. Spero di cuore che questa collaborazione possa sempre più crescere e svilupparsi.
I libri di Ambra Sama possono acquistarsi sul suo blog “La Scuola nel Bosco”, sia in formato cartaceo che in e-book.